F1 News Adrien Fourmaux, il primo pilota punito in base alle nuove e severe regole FIA

F1 News – Adrien Fourmaux, pilota del Campionato del Mondo Rally, è diventato il primo a ricevere una sanzione in base alle nuove linee guida della FIA per i commissari sportivi.
Domenica, al termine della power stage del Rally di Svezia, il francese ha pronunciato un’espressione inappropriata durante l’intervista post-stage, trasmessa in diretta.

Di conseguenza, i commissari gli hanno inflitto una multa di 30.000 euro, con 20.000 euro sospesi per un periodo di 12 mesi. Come stabilito dal Codice Sportivo Internazionale (CSI) della FIA, i primi 10.000 euro devono essere pagati entro 48 ore dalla notifica.
Questa sanzione rappresenta il primo caso noto di applicazione delle modifiche al Codice Sportivo Internazionale per il 2025, in particolare della nuova Appendice B.

Secondo il rapporto ufficiale, il pilota della Hyundai ha spiegato di aver usato il termine in maniera colloquiale e descrittiva, per riferirsi a un proprio errore. Ha inoltre espresso rammarico, sottolineando che non era sua intenzione offendere o insultare nessuno.

Nonostante le sue spiegazioni, i commissari hanno ritenuto comunque necessaria una punizione.
Nel rapporto si legge che “i Commissari Sportivi hanno ricordato al pilota e al rappresentante del team la posizione della FIA riguardo non solo al linguaggio inappropriato, ma anche ad abusi verbali e fisici, nonché alla diffusione di dichiarazioni o commenti politici, religiosi o personali, in violazione del principio di neutralità promosso dalla FIA nel suo Statuto“.
Inoltre, la Commissione ha riconosciuto che l’espressione usata è ormai diffusa in ambito colloquiale, ma ha ribadito che ciò non riduce la sua inadeguatezza nel contesto pubblico e nelle trasmissioni in diretta.

Nel determinare la sanzione per Fourmaux, sono stati considerati diversi fattori attenuanti, rilevanti per tutti i piloti che competono nei campionati FIA, inclusa la Formula 1.
Fattori attenuanti valutati dai commissari sportivi nella punizione di Fourmaux:
– È la prima volta che il pilota viene convocato per un’infrazione di questo genere.
– L’inglese non è la sua lingua madre. Il termine usato è considerato colloquiale in alcune culture e non era inteso come offensivo.
– L’espressione era autoreferenziale, riferita alla sua prestazione, e non diretta verso altre persone o entità.
– Non ci sono prove che dimostrino un intento offensivo.
– Il pilota ha subito riconosciuto l’errore e si è scusato con i commissari e la FIA.
– Ha accettato di pubblicare delle scuse ufficiali sui social media, cosa che ha poi effettivamente fatto.
– Ha garantito ai commissari che presterà maggiore attenzione al linguaggio in futuro.

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