F1, la Ferrari deve decidere quale strada prendere: in Bahrein arriverà il nuovo fondo, ma basterà?
Siamo pronti per vivere il quarto appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2025. Il Circus, infatti, si sposta sul tracciato di Sakhir in vista del Gran Premio del Bahrein, una gara che inizierà a darci un quadro ancor più preciso riguardo i reali valori in pista. Dove si svolsero i test pre-stagionali, infatti, ci attende […]

Siamo pronti per vivere il quarto appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2025. Il Circus, infatti, si sposta sul tracciato di Sakhir in vista del Gran Premio del Bahrein, una gara che inizierà a darci un quadro ancor più preciso riguardo i reali valori in pista. Dove si svolsero i test pre-stagionali, infatti, ci attende un weekend di capitale importanza sotto molti punti di vista.
Inutile girarci attorno, il grande quesito non potrà che essere uno: la Ferrari riuscirà a svoltare dopo questo primo scorcio di campionato? La situazione è allarmante sotto ogni punto di vista. In classifica, dopotutto, Charles Leclerc si trova in sesta posizione con 20 punti, mentre Lewis Hamilton è ottavo con 15. In poche parole, sommando i due ferraristi, si supera di poco il totale di Andrea Kimi Antonelli che viaggia a quota 30 in quinta posizione.
Secondariamente, la grande preoccupazione all’interno della scuderia di Maranello è ben puntata sulla vettura. La SF-25, oggettivamente, non sta rendendo quanto tutti si aspettavano ad inizio anno. Con grande sorpresa la scuderia di Maranello ha scelto di non portare novità sulla complicata pista di Suzuka, per cui quando arriveranno i primi corposi aggiornamenti?
Da un lato i piloti premono per un cambio di passo. Dall’altro il team principal Frederic Vasseur predica calma, puntando l’attenzione sul trovare la soluzione a livello di bilanciamento, piuttosto che portare in pista novità sulla SF-25. Il gap rimane fermo sui 3-4 decimi al giro e la trasferta nipponica ha ulteriormente acuito i dubbi all’interno del team del Cavallino Rampante.
Il bandolo della matassa sembra ben chiaro nella mente dei tecnici emiliani e si tratta del fondo della Ferrari. La macchina ha bisogno di essere alzata per evitare eccessivo consumo come accaduto in Cina nella gara lunga, per cui è qui che si stanno concentrando gli sforzi. Il problema, però, è che questo inghippo non è di facile soluzione. Alzano la vettura si perde parecchio carico aerodinamico e la SF-25 arranca, come si è visto a Suzuka.
Come appare ovvio la monoposto di Leclerc e Hamilton è nata sotto una cattiva stella e, soprattutto, in un corto-circuito tecnico. Avrebbe bisogno di essere aderente alla pista (per i posizionamenti dei carichi 2025) ma non può farlo per non consumare il fondo in maniera eccessiva. Sarebbe fondamentale usare un set-up meno rigido, ma facendo così si rischierebbe di peggiorare la situazione. Il classico “cane che si morde la coda”. A Sakhir arriverà, a quanto pare, un fondo riveduto e corretto in alcuni dettagli.
Non aspettiamoci rivoluzioni clamorose ma, quantomeno, un primo piccolo passo verso la direzione giusta. Non sarebbe un risultato di poco conto, viste le premesse, perchè i primi della classe stanno già scappando e un altro “buco nell’acqua” avvicinerebbe ulteriormente il team Ferrari alla possibilità di pensare già alla vettura 2026. Una eventualità che assomiglierebbe da vicino ad una “resa” del tutto inaccettabile in quel di Maranello. Il tempo non manca alla scuderia emiliana, ma la pressione è immensa. Ottenere risultati, certo, ma in primis non sbagliare nulla, letteralmente, a livello di sviluppi della SF-25.