F1, Gp Miami | Domina Piastri e la McLaren. Ferrari da incubo: scintille Leclerc-Hamilton, il britannico furioso via radio
Quarta vittoria di fila, tre in stagione. Oscar Piastri sorprende sempre di più e dopo Bahrain e Jeddah ha fatto sua anche Miami. L’australiano è riuscito ad anticipare Norris (2°) di 4”6 al traguardo, ed è ora distante da lui di 16 punti in classifica (131-115). Sul podio si è piazzata anche la Mercedes di […] L'articolo F1, Gp Miami | Domina Piastri e la McLaren. Ferrari da incubo: scintille Leclerc-Hamilton, il britannico furioso via radio proviene da Il Fatto Quotidiano.

Quarta vittoria di fila, tre in stagione. Oscar Piastri sorprende sempre di più e dopo Bahrain e Jeddah ha fatto sua anche Miami. L’australiano è riuscito ad anticipare Norris (2°) di 4”6 al traguardo, ed è ora distante da lui di 16 punti in classifica (131-115). Sul podio si è piazzata anche la Mercedes di Russell (3°) davanti alla Red Bull di Verstappen, 4° dopo essere partito dalla pole. Notte fonda per le Ferrari: Leclerc e Hamilton hanno chiuso 7° e 8°, visibilmente nervosi con il team durante il cambio di posizioni. “Se ci crederò fino alla fine? Sì, ce la metterò tutta fino alla fine. Però dobbiamo ovviamente migliorare la macchina perché per adesso non ci siamo”, ha detto sconsolato il monegasco, dopo aver pensato a lungo a che risposta dare su questa stagione. Hanno invece chiuso la top-10 le Williams di Albon (5°) e Sainz (9°), Antonelli (6°) e la Red Bull di Tsunoda (10°).
Quattro sentenze, quelle che ha dato il GP di Miami: una McLaren e un Piastri dominanti, un Verstappen che fin quando ha potuto ha fatto il fenomeno, e una Ferrari dispersa e impegnata a gestire i nervi dei propri piloti. Partendo dai primi due, i numeri sono chiari: la vettura papaya di Oscar ha chiuso a 37 secondi dalla Mercedes di Russell, la prima degli altri, a dimostrazione dello strapotere avuto in questa pista, non un bene per chi sogna un Mondiale combattuto fino all’ultima gara.
Piastri è nettamente superiore a Norris nelle scelte di gara. Lo dimostra il sorpasso dell’australiano su Verstappen, forzato nell’errore in curva 1, mentre Lando lo ha dovuto fare per due volte, costretto a cedere la posizione dopo il primo tentativo d’attacco prima di riuscirci. Oscar sa dunque mantenere il sangue freddo, mentre il britannico, chiuso al via dal pilota olandese della Red Bull (un po’ al limite) ritrovandosi sesto, fa i conti con un’altra delusione. Se per lui non arrivasse il titolo quest’anno, il rischio è di un punto di non ritorno nella carriera, considerando come gli equilibri potrebbero di nuovo cambiare nel 2026 con il nuovo regolamento motori.
Primo dell’altro gruppo è sicuramente un Verstappen in forma stratosferica. Il quarto posto è arrivato solo per la sfortuna di essersi ritrovato dietro a Russell con l’ingresso della prima Virtual (per l’out di Bearman), dopo che Max aveva già inserito le dure e George no. Nella prima fase di gara l’olandese ha dato tutto per resistere al duello contro il duo papaya, finendo per distruggere le gomme, poi nella seconda fase di gara è rimasto dietro a Russell che aveva gomma più fresca. Le difese contro Norris e Piastri, però, sono da antologia della Formula 1, da far vedere nelle scuole per i giovani piloti che vogliono crescere e arrivare in alto, nel Circus che conta.
Se davanti le rivali sorridono, dietro la Ferrari fa i conti con diverse difficoltà, culminate nelle scintille di Leclerc ma soprattutto di Hamilton verso il team. Sin dallo scorso venerdì la macchina non si è mai accesa, tra i continui sottosterzi nel primo settore e un grip mai trovato sulla vettura. Dalla lotta al titolo Costruttori l’anno scorso contro la McLaren ad Abu Dhabi, la Rossa è finita a battagliare contro una Williams in crescita costante, con l’ex Sainz in grado di impensierire i due piloti del Cavallino.
Una gara sofferente come i team radio nervosissimi rivolti dai piloti alla propria squadra per far scambiare le posizioni a Hamilton e Leclerc, con Lewis davanti rispetto a Charles prima che, nel finale, la situazione tornasse come era prima. “Ragazzi, non è un buon gioco di squadra, in Cina sono stato io a dare la posizione”. Subito dopo è toccato a Charles: “Ho bisogno che Lewis vada più veloce perché adesso io sono in aria sporca e sto surriscaldo le gomme”. Tornato di nuovo dietro nel finale, l’inglese si è scagliato ironicamente contro il box quando lo hanno avvertito del ritorno di Sainz: “Devo lasciar passare pure lui?”. Insomma, non ci siamo. Se Vasseur parla di un bilanciamento da trovare e di un potenziale maggiore da estrarre dalle gomme, molti tifosi sperano che gli aggiornamenti in arrivo a Imola facciano il loro effetto, altrimenti, dopo il giro di boa a Barcellona, si inizierà a pensare alla stagione 2026 con l’arrivo del nuovo regolamento motori.
Passo indietro anche per la Mercedes, finita sì sul podio ma altalenante nel passo e dietro alle McLaren e alla Red Bull di Verstappen. La vettura di Brackley ha partito di surriscaldamento per l’aria calda che arrivava dalle vetture più avanti, come la Ferrari. Antonelli è stato sfortunato, ma torna a casa con grandi risultati durante il weekend, come l’essere diventato il più giovane a scattare davanti in una qualifica di F1 (in particolare quella per la Sprint) e il terzo posto nella lotta alla pole di sabato per la gara normale. Un altro piccolo passo in più verso la scalata al successo.
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