F1 | Ferrari, Briatore assolve Vasseur. E su Hamilton: “Marketing riuscito, per il resto…”

Flavio Briatore show: in una lunga intervista con La Stampa, il supervisore di Alpine commenta la gestione Ferrari di Vasseur, parla di Hamilton e non solo.

Quando Flavio Briatore parla di Ferrari, lo spettacolo è sempre assicurato. L’imprenditore italiano è noto per le sue stoccate – giuste, spesso non eleganti – senza peli sulla lingua.

Tra le sue sparate, c’è quella di due anni, quando difese l’operato di Fred Vasseur (che conosce da anni) e attaccò pesantemente il Cavallino Rampante. “Da quindici anni dicono ‘il prossimo anno’.” Anche questo 2025, partito con le migliori promesse, è destinato ad essere un’altra stagione di tentennamenti, in cui la Rossa vedrà il Mondiale molto da lontano.

In una lunga intervista con La Stampa, il dirigente Alpine ha parlato della gestione Ferrari di Vasseur, della ‘superstar’ Lewis Hamilton. E non solo.

Hamilton, la superstar

Sul sette volte campione del mondo non ha dubbi e lo considera “tra i personaggi più riconoscibili dello show.” E azzarda un paragone: “Gli altri sono campioni, forse lui è l’unica vera star come lo era Senna”.

Poi c’è il giudizio su John Elkann e sul suo colpo del secolo con l’ingaggio del britannico: ha funzionato oppure no? “Dal punto di vista del marketing, benissimo: per tutto l’inverno non si è parlato d’altro”, ha commentato Briatore.

Per quanto riguarda la prestazioni in pista, però, “per il resto è presto per dirlo, anche se nella Sprint in Cina ha fatto una cosa eccezionale. La Ferrari ha due buoni piloti, ma lo erano anche Leclerc e Sainz.”

Su Vasseur e la doppia squalifica

Dopo la disfatta a Shanghai, weekend concluso con la doppia squalifica, Vasseur è finito nell’occhio del ciclone. Le sue dichiarazioni date all’Equipe non sono piaciute a nessuno, e hanno sollevato diversi dubbi sull’andamento di questa Rossa.

Briatore non si sente di accusare il suo vecchio amico, e anzi lo assolve: “Lo conosco bene: brava persona, a Shanghai abbiamo cenato insieme. Gestire la Ferrari non è semplice: ha organizzato il team nel modo giusto e merita di vincere un Mondiale. La squalifica è capitata anche a noi [quella di Gasly, ndr]. Abbiamo fatto una riunione ad hoc perché certe cose non devono accadere”, ha sentenziato.

Crediti immagine di copertina: F1InGenerale

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