F1 | Ecco come Verstappen stava per strappare la pole ad Hamilton
A Shanghai, Max Verstappen sfiora un’incredibile pole per soli 18 millesimi, ma dietro c’è un piccolo errore di Hamilton nell’ultimo settore Hamilton conquista una pole incredibile, ma ciò che lascia davvero sorpresi è la prestazione di Max Verstappen, che riesce a portare la sua Red ... Leggi tutto L'articolo F1 | Ecco come Verstappen stava per strappare la pole ad Hamilton proviene da F1ingenerale.

A Shanghai, Max Verstappen sfiora un’incredibile pole per soli 18 millesimi, ma dietro c’è un piccolo errore di Hamilton nell’ultimo settore
Hamilton conquista una pole incredibile, ma ciò che lascia davvero sorpresi è la prestazione di Max Verstappen, che riesce a portare la sua Red Bull in P2 nonostante abbia dovuto lottare con una vettura meno precisa rispetto alla Ferrari. Hamilton la spunta per soli 18 millesimi, un margine che avrebbe potuto essere leggermente più ampio se non fosse stato per una piccola sbavatura nell’ultimo settore. Lewis detiene il primato nei primi due settori, mentre Verstappen si dimostra più veloce nel terzo, dove riesce a guadagnare quasi un decimo.
La SF-25 ha assecondato lo stile di Hamilton, risultando efficace nel bilanciamento nelle curve che richiedono una buona rotazione, anche grazie a un setup più carico.
Primo settore
Questo feeling ottimale con la monoposto emerge chiaramente già nella lunga e impegnativa curva 1, dove Hamilton riesce a portare più velocità in ingresso rispetto a Verstappen, allargando la traiettoria per poi stringere e prepararsi al meglio per il rettilineo successivo. Max, invece, affronta la curva con un approccio più aggressivo: entra più deciso, lascia completamente il gas e segue una traiettoria più stretta, lottando però con una vettura più scorbutica. Tuttavia, in uscita da curva 3, riesce a tornare sul gas prima di Hamilton. Alla fine del primo settore, nonostante queste differenze di approccio, Hamilton riesce comunque a recuperare terreno grazie a una migliore accelerazione e a una velocità di punta leggermente superiore (283 km/h contro i 281 di Max), chiudendo il settore con un vantaggio di soli 8 millesimi.
Secondo Settore: Hamilton ancora il più veloce
Dopo il breve rettilineo, Hamilton stacca leggermente più forte in curva 6, si allontana maggiormente dal punto di corda, ma ha un’uscita di curva più efficace, che gli consente di affrontare la sequenza di curve 7, 8, 9 e 10 con maggiore velocità rispetto a Verstappen.
In questo tratto, il più veloce del circuito dove conta una buona percorrenza, Hamilton sceglie traiettorie diverse rispetto a Max: sacrifica infatti l’ingresso in curva 8 per prepararsi al meglio alla doppia curva a sinistra che precede il rettilineo. Nella sequenza di curve 9 e 10, Hamilton entra più forte nella prima, ma perde leggermente in ingresso della seconda, mentre Verstappen riesce ad anticipare il ritorno sul gas. Nonostante ciò, Hamilton esce comunque davanti e, ancora una volta, l’erogazione della sua power unit gli consente di aumentare il distacco. Alla fine del secondo settore, il suo vantaggio su Verstappen sale a poco più di un decimo, accumulando complessivamente 120 millesimi nei primi due settori.
Terzo settore: il rischio di Hamilton
Dopo il secondo breve rettilineo, Verstappen frena in modo molto aggressivo in curva 11, recuperando qualche centesimo su Hamilton. Grazie a un’uscita migliore, riesce a tornare prima sul gas e percorre la lunga e impegnativa curva 12 a una velocità superiore. Tuttavia, in fase di trazione, Hamilton riesce nuovamente a fare la differenza, esce meglio dalla curva e si lancia sul rettilineo principale, allungando su Max.
Le velocità massime sul lunghissimo rettilineo sono quasi identiche, con Verstappen che risulta più veloce di appena 1 km/h.
Si arriva così al tornantino lentissimo di curva 14: Hamilton frena più tardi rispetto a Max e, di conseguenza, accelera dopo. Questo gli penalizza la velocità in ingresso all’ultima curva, nettamente inferiore a Verstappen. Verstappen si avvicina sensibilmente e recupera un decimo nell’ultimo tratto, ma ormai il giro è finito e il tempo non basta. Max chiude così secondo, staccato di appena 18 millesimi.
L’incredibile talento di Max non è certo una scoperta di oggi, e il fatto che la Red Bull non sia la miglior macchina è evidente dagli onboard, dove si nota come abbia dovuto lottare con una vettura scorbutica, a coronamento di una prestazione quasi perfetta.
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