
Quando si parla d’estate, la mia mente corre subito a immagini di sole che scalda la pelle, cieli limpidi, e serate lunghe e profumate. La
CARINZIA, regione meridionale dell’
AUSTRIA, è stata una scoperta che non dimenticherò facilmente. Ammetto che, inizialmente, ero incerto se optare per una meta così vicina all’Italia e così poco “chiacchierata” nei racconti estivi dei miei amici. Ma come spesso accade, proprio ciò che non ti aspetti riesce a sorprenderti di più.
Dove si trova La Carinzia si estende al confine con l’Italia e la Slovenia, racchiusa tra le Alpi e punteggiata da oltre
1.200 laghi. Una terra fatta di contrasti: valli verdi come smeraldi, picchi montuosi che sfiorano il cielo e acque così limpide da sembrare specchi. Geograficamente è un anfiteatro naturale, che sembra quasi abbracciarti quando ci entri. Io ci sono arrivato in auto, passando per TARVISIO: un tragitto breve, ma già immersivo, che ti introduce lentamente alla dolcezza di questi paesaggi.
Un clima sorprendente Non so bene cosa mi aspettassi dal punto di vista climatico. Forse temevo giornate fresche, instabili, magari interrotte da piogge improvvise. Invece,
l’estate carinziana è stata una rivelazione. Le temperature oscillavano tra i
22°C e i 28°C durante il giorno, perfette per attività all’aperto. Il calore non era mai eccessivo, grazie a una brezza che scendeva dalle montagne, soprattutto nel tardo pomeriggio. Le notti erano fresche, mai fredde, il che rendeva il sonno incredibilmente rigenerante. Ho dormito con la finestra aperta ogni sera, accarezzato da un’aria pulita e profumata di pini. Una cosa che mi ha colpito è stata la
luce: i giorni sembrano non finire mai. Il sole tramonta tardi, verso le 21, regalando ore preziose di luce dorata che allunga le ombre e accende i colori della natura. Qualche giornata nuvolosa? Sì, c’è stata, e persino un temporale improvviso mentre camminavo nei pressi del LAGO WÖRTHERSEE. Ma la pioggia estiva, qui, è quasi sempre breve. E dopo, l’aria si fa ancora più fresca e trasparente.
Attività che non avrei mai immaginato L’estate in Carinzia non è mai noiosa. E qui, lo ammetto, sono stato spiazzato in positivo: pensavo che avrei camminato molto, certo, ma non mi aspettavo un’offerta così ricca e variegata.
LAGHI BALNEABILI: il protagonista assoluto è l’acqua. Quella dei laghi – e ce ne sono davvero ovunque – è calda, pulita, trasparente. Ho nuotato nel LAGO MILLSTÄTTERSEE e nel LAGO OSSIACHER SEE, due specchi d’acqua incorniciati da boschi e villaggi pittoreschi. La temperatura? Intorno ai
24°C, perfetta per lunghi bagni e sport acquatici.
ESCURSIONI MONTANE: chi ama camminare si sente a casa. Io ho scelto il PARCO NAZIONALE DEGLI ALTI TAURI, un paradiso di sentieri, ruscelli e cascate. La varietà dei percorsi è notevole: si passa da facili camminate in quota a tracciati più impegnativi, come quello che porta alla cima del GROSSGLOCKNER, la vetta più alta d’Austria.
BICI & CICLABILI: mi è bastato noleggiare una e-bike per scoprire una rete di piste ciclabili impeccabili. La CICLABILE DELLA DRAVA, che attraversa paesaggi bucolici e borghi accoglienti, è una delle più affascinanti. Ho incontrato famiglie, anziani, coppie di tutte le età: pedalare qui è alla portata di tutti.
CULTURA E TRADIZIONE: nei giorni in cui cercavo qualcosa di diverso dal contatto con la natura, ho visitato villaggi come Gmünd, con i suoi atelier artistici, e KLAGENFURT, il capoluogo. Il mix tra cultura alpina e influenze mitteleuropee crea un’identità affascinante e autentica. E poi, ogni paese sembra avere la propria sagra estiva, con costumi tradizionali, musica e cibo locale. In uno di questi eventi ho assaggiato per la prima volta i
Kasnudeln, ravioli ripieni di formaggio e menta: una delizia che non dimentico.
BENESSERE E RELAX: dopo una lunga escursione o una giornata sul lago, niente è più rigenerante di una spa. In Carinzia ci sono tantissimi centri termali, ma quello che mi ha colpito di più è stato il
THERME ST. KATHREIN a BAD KLEINKIRCHHEIM: piscine termali, saune, silenzio e la vista sulle montagne. Ho passato lì un intero pomeriggio e ne sono uscito come nuovo.
Qualcosa che non sapevo Forse ciò che più mi ha stupito della Carinzia estiva è il senso di
tranquillità diffusa. Anche nei luoghi più noti, non ho mai avuto l’impressione di affollamento o caos. C’è ordine, ma senza rigidità. L’ambiente è curato, ma senza ostentazione. Le persone, riservate ma disponibili. Mi sono sentito accolto, pur restando sempre “ospite”. Un’altra sorpresa è stata la
presenza della lingua italiana: molti cartelli sono tradotti, e diversi carinziani parlano un po’ d’italiano, specie nelle zone più vicine al confine. Questo ha reso tutto più semplice, ma anche più familiare. In definitiva, quella in Carinzia è stata un’estate piena, intensa, ma mai stancante. Un luogo dove la
natura detta i ritmi, dove ogni giornata può prendere una direzione diversa, e dove il tempo sembra davvero dilatarsi. Sì, forse è proprio questo il ricordo più vivido: la sensazione di
vivere a un ritmo più umano, immerso in una bellezza silenziosa e autentica.
Estate in Carinzia nel mio rifugio al fresco tra laghi e montagne