Elly Schlein boccia il piano di riarmo di von der Leyen: “Non è la strada giusta per l’Ue”

Elly Schlein boccia il piano di riarmo da 800 miliardi di euro annunciato oggi dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Non è la strada che serve all’Europa”, attacca la segretaria del Pd: “All’Unione europea – osserva – serve la difesa comune, non il riarmo nazionale. Sono due cose molto diverse”. “Il piano […]

Mar 4, 2025 - 20:04
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Elly Schlein boccia il piano di riarmo di von der Leyen: “Non è la strada giusta per l’Ue”

Elly Schlein boccia il piano di riarmo da 800 miliardi di euro annunciato oggi dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

“Non è la strada che serve all’Europa”, attacca la segretaria del Pd: “All’Unione europea – osserva – serve la difesa comune, non il riarmo nazionale. Sono due cose molto diverse”.

“Il piano von der Leyen punta sul riarmo e non emerge un indirizzo politico chiaro verso la difesa comune”, prosegue Schlein: “Indica una serie di strumenti che agevolerebbero la spesa nazionale ma senza porre condizioni sui progetti comuni, sull’interoperabilità dei sistemi”.

“Manca ancora la volontà politica dei governi di fare davvero una difesa comune e in questo piano della Commissione mancano gli investimenti europei finanziati dal debito comune, come durante la pandemia”, insiste la leader dem. “Così rischia di diventare il mero riarmo nazionale di 27 Paesi. Noi non ci stiamo”.

“Noi abbiamo un’idea precisa”, aggiunge Schlein: “Quello che serve oggi è un grande piano di investimenti comuni per l’autonomia strategica dell’Ue, che è insieme cooperazione industriale, coesione sociale, transizione ambientale e digitale, sicurezza energetica e anche difesa comune. Anche, ma non solo! Magari cancellando le altre cruciali priorità su cui i governi sono più divisi”.

Secondo la segretaria del Pd, “è irrinunciabile contrastare le diseguaglianze che sono aumentate. Per questo è inaccettabile utilizzare i fondi di coesione per finanziare le spese militari nazionali. È il momento delle scelte e della chiarezza. Abbiamo bisogno di una risposta all’altezza della sfida globale, strategica, economica, politica, al ruolo dell’Europa nel mondo. E questa risposta non è quella presentata oggi. Noi porteremo la nostra posizione già al prossimo vertice dei socialisti e democratici a Bruxelles, in vista del Consiglio straordinario”.