Ecco il testo integrale di Balorda Nostalgia di Olly che ha vinto Sanremo 2025
Il 24enne Olly con Balorda Nostalgia ha vinto il Festival di Sanremo 2025. Ecco il testo integrale e la biografia di Olly (Federico Olivieri)

Il 24enne Olly con Balorda Nostalgia ha vinto il Festival di Sanremo 2025. Ecco il testo integrale e la biografia di Olly (Federico Olivieri)
È il 24enne Olly con Balorda Nostalgia a trionfare al Festival di Sanremo 2025. Al secondo posto si è classificato Lucio Corsi con Volevo essere un duro, al terzo Brunori Sas con L’albero delle noci, al quarto Fedez con Battito, al quinto Simone Cristicchi con Quando sarai piccola.
“È una di quelle cose che sembra non sia vero quando capita: sono molto contento, grandi! Grazie al maestro Pallotti alla direzione, all’orchestra, a voi”. Sono le prime parole di Olly dopo la vittoria, che poi si è rivolto a Lucio Corsi, secondo classificato: “Grande Lucio, sei un cantautore potentissimo, e così tutti i membri del cast fantastico di questo festival. Ciao ma’, ciao pa’, è assurdo ma è successo”.
COME E’ NATA BALORDA NOSTALGIA DI OLLY
«Non era nei miei piani tornare a Sanremo, non così presto – aveva detto nei giorni scorsi Olly – Poi è nata questa canzone e ci è venuta la voglia di proporla, perché è sempre la musica che deve comandare nel mio mondo. Con questo brano ci ho fatto a pugni, perché è una storia molto personale. Ho fatto a botte con me stesso per capire cosa volevo raccontare e cosa no. Sarà una canzone da vene sul collo».
LE PAROLE DI OLLY
«Ero scettico all’inizio», ha raccontato nei giorni scorsi, «soprattutto sul ritornello, perché dicendo “ridere, piangere”, poteva essere davvero “sole, cuore, amore, due più due fa quattro”. Però, lo sto capendo negli ultimi anni, nel piangere c’è un po’ di tutto. Soprattutto in amore sto capendo che due più due fa cinque e che nel ridere e nel piangere c’è dentro tutto. Si ride fingendo di ridere. Si piange volendo urlare. Mi piaceva alla fine utilizzare due parole così semplici, tenendo conto che potessero anche essere scambiate per banali. Ma c’è una differenza enorme tra ciò che è semplice e ciò che banale. Potrei raccontarvi che la mia canzone è una metafora. No, è una canzone d’amore. Però ne ho parlato in un modo diverso. E considerato che un tema della mia psicanalisi è quanto io non riesca a provare certe cose, raccontarle in un modo esaustivo mi aiuta. Mi fa pensare: forse lo sto provando, ma lo nascondo a me stesso».
ECCO IL TESTO DI BALORDA NOSTALGIA DI OLLY:
Testo: Federico Olivieri (Olly)
Musica: Federico Olivieri (Olly), Julien Boverod, Pierfrancesco Pasini
E Magari non sarà
Nemmeno questa sera
La sera giusta per tornare insieme
Tornare a stare insieme
Magari non sarà
Nemmeno questa sera
Me l’ha detto la signora, là affacciata al quarto piano
Con la sigaretta in bocca, mentre stendeva il suo bucato
lo le ho risposto che
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Tornare a quando
Ci bastava
Ridere, piangere, fare l’amore
Poi
Stare in silenzio per ore
Fino ad addormentarci sul divano
Con il telecomando in mano
Non so più come fare senza te
Te che mi fai, vivere, e dimenticare,
Tu che mentre cucini ti metti a cantare
E tu chiamala se vuoi la fine
Ma come te lo devo dire
Sta vita non è vita senza te
Ma sai che questa sera
Balorda nostalgia
Mi accendo la tv
Solo per farmi compagnia
Che bella tiritera (insomma)
Ti sembra la maniera
Che vai e mi lasci qua
Ti cerco ancora in casa quando mi prude la schiena
E metto ancora un piatto in più quando apparecchio a cena
So soltanto che vorrei,
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Si Vorrei
Vorrei
Vorrei
Rip. ritornello
Ma chissà perché
Sta vita non è vita senza te
Magari non sarà
Magari è già finita
Però ti voglio bene
Ed è stata tutta vita
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Olly, pseudonimo di Federico Olivieri, è nato a Genova il 5 maggio 2001.
Studia musica e canto sin da piccolo e appena adolescente si iscrive al conservatorio. Nel 2014, quando realizza il suo primo testo.
Tra le influenze più significative del ragazzo figurano Marracash, Wild Bandana, Fugees, T-Pain, Post Malone, Young Thug, Roddy Rich.
All’età di 15 anni, Olly pubblica il suo primo pezzo, brano che introdurrà poi un progetto più grande intitolato Piacere Mixtape, e inizia a farsi conoscere nella scena musicale genovese esibendosi in diversi locali della città.
Nel 2017 si spinge alla ricerca di nuove collaborazioni: con il rapper Matsby, pubblica il primo progetto musicale di sei tracce in free download, dal titolo Namaste EP. Nell’anno successivo, dopo un periodo trascorso in Inghilterra, mette insieme alcuni pezzi sulle note scritte dall’amico e produttore Yanomi e decide di pubblicarli su Spotify.
Nello stesso anno esce il suo primo brano su SoundCloud, Sarah, piattaforma su cui pubblica contenuti senza finalità discografica rivolti alla fan base. Tra questi La Vasistas, Pace e Ollywood’s Bleeding (Post Malone RMX).
Nel 2019 rispolvera Il primo amore, traccia scritta un anno prima e prodotta da Yanomi che esce su YouTube totalizzando oltre 2 milioni di views e successivamente viene rilasciato anche su Spotify. In quella stessa estate, sale sul palco del Goa Boa Festival, importante realtà tra gli eventi musicali a Genova esibendosi per la prima volta davanti a un grande pubblico.
Nel 2020, escono a breve distanza l’una dall’altra Non mi va e Mai e poi mai, traccia che anticipa il suo ultimo lavoro. Il 6 novembre 2020 Olly rilascia su tutti i digital stores il suo primo EP solista dal titolo Io sono, progetto di sette tracce nate dalla stretta intesa musicale con Yanomi e dalla nuova collaborazione con il produttore torinese JVLI.
Dopo alcuni singoli pubblicati nel 2021, la svolta arriva nel 2022. A marzo pubblica il singolo Un’altra volta che esplode presto su TikTok superando i 5 milioni di stream su Spotify. Il brano viene poi seguito dalle collaborazioni in Fidati di me di Mida e SIAMO NOI di Oliver Green con Axos.
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CHI E’ OLLY (estratto di un articolo del quotidiano Domani):
Giovanissimo, classe 2001, Olly sceglie sempre di mostrarsi per come è, eliminando barriere. Salute mentale e difficoltà a relazionarsi con se stessi sono temi ricorrenti per lui. Parte di una generazione che, forse per la prima volta, ha deciso di mostrarsi con tutte le sue fragilità. E di cui fanno parte artisti, come Sangiovanni, che scelgono di fermarsi, quando il dolore prevale.
«Secondo me è fondamentale vivere le difficoltà e i dubbi fino in fondo, – racconta a Domani – tanto che bisogna cercare quando è possibile di approfondire il più possibile le cose. Questo è quello che faccio o comunque che cerco di fare sempre per potermi vivere le cose con maggiore leggerezza. Bisogna farsi tante domande e quando ci sono poche risposte la terapia può aiutare. Nel mio caso per alleggerire cerco sempre di ricordarmi che ho solo 23 anni».
Della sua Balorda nostalgia, Olly racconta che è un modo per chiudere un cerchio, tanti cerchi. «Sono tre anni che non mi fermo. Dal mio primo album a ora ci sono state tante fasi di vita personale, di scrittura. Anche tanti momenti critici. E sul palco di Sanremo porto tutto il raccolto di quello che ho seminato quando mi sono buttato nel mondo del lavoro che ho sempre sognato, con tutte le disillusioni che ne conseguono e con tutte le grandissime soddisfazioni. Non sto portando solo il mio lavoro, ma anche quello di tutte le persone che sono con me. Sono anche compagni di vita. Mi aiutano a tenere la quota “normale” della mia vita. E che credo sia la cosa che se sta iniziando a piacere di me: che sia uno normale».