'È una bella nave, ma aspetto la fine del viaggio per giudicare': nell'asta compare una clamorosa 'recensione' sul Titanic
A oltre un secolo dall’affondamento del Titanic, la nave più famosa del mondo continua a far parlare di sé. Questa volta, al centro dell’attenzione c’è una lettera scritta il 10 aprile 1912 da un passeggero di prima classe, il colonnello Gracie, poche ore dopo essere salito a bordo. Nel messaggio scritto, indirizzato a un amico a Londra, si legge una frase che oggi suona profetica e inquietante vista la fine: “È una bella nave, ma aspetterò la fine del mio viaggio prima di esprimere un giudizio sul suo conto”. Quella che poteva sembrare solo una battuta piena di scetticismo, un classico di quando si viaggia, è diventata oggi un documento storico, venduto all’asta per 300.000 sterline, circa 353.000 euro. L’identità dell’acquirente non è stata resa nota, ma invece chi era Gracie, e perché questa frase ha colpito così tanto? Indice Il colonnello Gracie: uno dei sopravvissuti Una lettera da record (e con logo originale) Titanic: tra storia, cinema e collezionismo Il colonnello Gracie: uno dei sopravvissuti Il Colonnello Gracie non era un passeggero qualunque. Nato in Alabama nel 1859, proveniva da una famiglia importante: suo nonno aveva costruito la Gracie Mansion, ancora oggi residenza ufficiale del sindaco di New York. Appassionato di storia militare, Gracie era reduce dalla pubblicazione di un libro sulla battaglia di Chickamauga, combattuta da suo padre durante la Guerra Civile americana. Aveva deciso di fare una breve vacanza in Europa, e per tornare a casa scelse il mezzo più moderno e lussuoso dell’epoca: il Titanic. Il destino volle che il colonnello diventasse uno dei pochi sopravvissuti al naufragio. Dopo essere finito in acqua, riuscì a salire su una zattera rovesciata con altri trenta passeggeri, prima di essere salvato dalla RMS Carpathia, ore dopo la collisione con l’iceberg. Successivamente scrisse un altro libro “The truth about the Titanic” (pubblicato in italiano solo nel 2011), in cui raccontò tutta la dinamica di quelle ore sul Titanic, una delle testimonianze più dettagliate che esistono. Una lettera da record (e con logo originale) La lettera del colonnello Gracie non è solo preziosa per il contenuto, ma anche per la sua forma. Scritta in corsivo su quattro lati, è corredata di un'intestazione originale: il logo della White Star Line e la scritta “A bordo del RMS Titanic”. A renderla ancora più unica è la sua origine diretta: è stata venduta da un pronipote del destinatario, ed è una delle poche lettere note scritta direttamente sul Titanic e spedita durante il viaggio. Titanic: tra storia, cinema e collezionismo Il Titanic negli anni ha continuato ad affascinare, soprattutto grazie al cinema. Il film del 1997 con Kate Winslet e Leonardo DiCaprio ha contribuito ad accrescere il valore di ogni oggetto legato alla nave. Lo dimostra un’altra clamorosa asta avvenuta nel 2024, quando la tavola di legno su cui si salva Rose nella scena finale del film è stata venduta per 718.750 dollari. Un pezzo di finzione cinematografica, certo, ma ormai parte integrante del mito del Titanic. La lettera di Gracie, al contrario, è storia vera. E anche se oggi vale una fortuna, il suo vero peso sta tutto in quella riga scritta con apparente leggerezza. Una frase che, riletta oggi, suona come una terribile premonizione.

A oltre un secolo dall’affondamento del Titanic, la nave più famosa del mondo continua a far parlare di sé. Questa volta, al centro dell’attenzione c’è una lettera scritta il 10 aprile 1912 da un passeggero di prima classe, il colonnello Gracie, poche ore dopo essere salito a bordo.
Nel messaggio scritto, indirizzato a un amico a Londra, si legge una frase che oggi suona profetica e inquietante vista la fine: “È una bella nave, ma aspetterò la fine del mio viaggio prima di esprimere un giudizio sul suo conto”.
Quella che poteva sembrare solo una battuta piena di scetticismo, un classico di quando si viaggia, è diventata oggi un documento storico, venduto all’asta per 300.000 sterline, circa 353.000 euro. L’identità dell’acquirente non è stata resa nota, ma invece chi era Gracie, e perché questa frase ha colpito così tanto?
Indice
Il colonnello Gracie: uno dei sopravvissuti
Il Colonnello Gracie non era un passeggero qualunque. Nato in Alabama nel 1859, proveniva da una famiglia importante: suo nonno aveva costruito la Gracie Mansion, ancora oggi residenza ufficiale del sindaco di New York. Appassionato di storia militare, Gracie era reduce dalla pubblicazione di un libro sulla battaglia di Chickamauga, combattuta da suo padre durante la Guerra Civile americana.
Aveva deciso di fare una breve vacanza in Europa, e per tornare a casa scelse il mezzo più moderno e lussuoso dell’epoca: il Titanic. Il destino volle che il colonnello diventasse uno dei pochi sopravvissuti al naufragio.
Dopo essere finito in acqua, riuscì a salire su una zattera rovesciata con altri trenta passeggeri, prima di essere salvato dalla RMS Carpathia, ore dopo la collisione con l’iceberg.
Successivamente scrisse un altro libro “The truth about the Titanic” (pubblicato in italiano solo nel 2011), in cui raccontò tutta la dinamica di quelle ore sul Titanic, una delle testimonianze più dettagliate che esistono.
Una lettera da record (e con logo originale)
La lettera del colonnello Gracie non è solo preziosa per il contenuto, ma anche per la sua forma. Scritta in corsivo su quattro lati, è corredata di un'intestazione originale: il logo della White Star Line e la scritta “A bordo del RMS Titanic”.
A renderla ancora più unica è la sua origine diretta: è stata venduta da un pronipote del destinatario, ed è una delle poche lettere note scritta direttamente sul Titanic e spedita durante il viaggio.
Titanic: tra storia, cinema e collezionismo
Il Titanic negli anni ha continuato ad affascinare, soprattutto grazie al cinema. Il film del 1997 con Kate Winslet e Leonardo DiCaprio ha contribuito ad accrescere il valore di ogni oggetto legato alla nave.
Lo dimostra un’altra clamorosa asta avvenuta nel 2024, quando la tavola di legno su cui si salva Rose nella scena finale del film è stata venduta per 718.750 dollari. Un pezzo di finzione cinematografica, certo, ma ormai parte integrante del mito del Titanic.
La lettera di Gracie, al contrario, è storia vera. E anche se oggi vale una fortuna, il suo vero peso sta tutto in quella riga scritta con apparente leggerezza. Una frase che, riletta oggi, suona come una terribile premonizione.