Disgelo Stati Uniti-Cina. Intesa sui dazi a Ginevra: "Allentiamo le tensioni"
Pechino: "Sarà creato un meccanismo di consultazione

"C’è un accordo sui dazi con la Cina". L’annuncio è arrivato ieri dopo due giorni di colloqui in Svizzera a Ginevra. I dettagli saranno diffusi oggi, ma ieri sono state diffuse alcune anticipazioni. Donald Trump aveva promesso 90 accordi in 90 giorni dopo la sospensione dei dazi. Il numero di accordi – se tale sarà l’intesa con la Cina – sale a due in poco più di trenta giorni dopo l’intesa annunciata con il Regno Unito l’8 maggio (i cui dettagli non sono però stati chiariti e in parte sono ancora da discutere). Di strada, insomma, ce n’è ancora da fare.
"Sono lieto di annunciare che abbiamo compiuto progressi sostanziali tra Stati Uniti e Cina negli importantissimi colloqui commerciali", ha dichiarato in una nota il Segretario al Tesoro Scott Bessent (foto), che ha guidato i colloqui a Ginevra. "Forniremo dettagli domani (oggi, ndr), ma i colloqui sono stati produttivi".
Qualche informazione in più l’ha fornita il vicepremier cinese, He Lifeng. Parlando con i giornalisti a Ginevra, He ha affermato che i colloqui a porte chiuse con il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent e il rappresentante per il Commercio, Jamieson Greer, hanno portato a un accordo sulla "istituzione di un meccanismo di consultazione fra Usa e Cina" per allentare le tensioni commerciali. Il rappresentante cinese per il commercio internazionale, Li Chenggang, ha spiegato che il meccanismo consentirà "scambi regolari e irregolari sulle questioni commerciali". Le parole di He Lifeng sono state le prime ufficiali di Pechino sugli incontri del weekend e sono seguite alle dichiarazioni dell’assistente del ministro degli Esteri cinese Miao Deyu che, nel mezzo delle trattative, ha ribadito la posizione ufficiale di Pechino sulle tariffe. L’approccio americano "sacrifica gli interessi legittimi dei Paesi di tutto il mondo a favore degli interessi egemonici", ha detto precisando ancora una volta che la Cina "si oppone all’imposizione dei ‘dazi reciprocì e ha adottato energiche misure legali per contrastarli con fermezza", puntando a tutelare "con fermezza" i propri interessi di sviluppo e favorire "l’equità e la giustizia internazionali, e l’ordine commerciale internazionale".
Convinto che le cose si stiano evolvendo nel senso giusto anche il segretario al Commercio Howard Lutnick, uno dei ‘falchi’ dei dazi fra gli uomini di Trump: "Siamo ottimisti. È molto importante per gli Stati Uniti ed è molto importante per la Cina". Come noto, la guerra commerciale con la Cina aveva portato a un rapido aumento dei dazi da parte americana fino al 145%, bloccando di fatto il commercio con Pechino, escludendo alcuni prodotti tecnologici vitali. La Cina aveva risposto con una stretta sulle terre rare e tariffe del 125% sui prodotti americani. Prima del disgelo svizzero, il presidente americano ha aperto alla possibilità di dazi alla Cina all’80 per cento nel tentativo – secondo indiscrezioni – di facilitare il lavoro di Bessent nel cercare di rilanciare le relazioni commerciali.