Disabilità gravi, il presidio sotto la pioggia: "Contributi assistenziali più corposi e rapidi"
Dopo tre ore fuori dalla Regione, l’associazione è stata ricevuta da Giani

Sono stati più di tre ore sotto la sede della Regione, sotto la pioggia battente. Persone con gravi disabilità, in carrozzina, caregiver, amici e parenti, volevano parlare con il governatore Giani in merito alla questione dei contributi e delle finanze legate all’assistenza, che pesano come macigni su una vita già messa a dura prova dalla malattia. "Tre ore aspettando di essere ricevuti, senza un riparo dalla pioggia - racconta Patrizia Pepe, della segreteria dell’associazione Vita indipendente - accerchiati dalla polizia come se fossimo pericolosi, quando in realtà le nostre uniche ’armi’ erano le carrozzine". Un’attesa estenuante, poi risolta in faccia a faccia con il presidente Giani e l’assessora Spinelli. Sul tavolo, tra le criticità del sistema assistenziale, i ritardi nei contributi utili a pagare gli assistenti personali. "Nonostante dal 2012 i costi dell’assistenza siano aumentati di oltre 20%, la Regione ha aumentato il massimale solo da 1.800 a 2.000 euro mensili - spiega ancora Pepe - ma di fatto molti disabili non hanno avuto nessun aumento dell’importo. Fino a febbraio, varie SdS e Zone erogavano il contributo prima della fine del mese di competenza così da consentire di pagare l’assistenza. Ora invece l’utente deve anticipare di tasca propria, per poi ricevere il rimborso. Per moltissimi disabili gravi è impossibile anticipare la retribuzione". Si parla di una spesa media di 2mila, 3mila euro al mese. "Molte persone si sono trovate senza soldi, hanno dovuto chiedere prestiti - continua -. Se non pagati, giustamente, gli assistenti vanno via e molti di noi dipendono da loro". Una situazione invivibile, per cui l’associazione ha avanzato delle richieste precise alla Regione: un adeguamento dell’importo alle necessità di assistenza personale dell’utente e all’aumento, avvenuto in questi anni, del costo dell’assistenza personale; anticipo del contributo entro il giorno 25 del mese di riferimento; inclusione degli accantonamenti della tredicesima e tfr nella rendicontazione; conguaglio della rendicontazione a fine anno; rendicontazione almeno trimestrale entro tempi più lunghi dei 5 giorni richiesti da Firenze. "A fine incontro ci hanno detto che faranno una riunione con tutti i direttori delle Sds - conclude - per discutere della situazione. Staremo a vedere".