Detrazioni IRPEF, le novità nella dichiarazione dei redditi 2025

Agevolazioni edilizie in dieci quote, Bonus Mobili, franchigia sopra i 50mila euro: le modifiche alle detrazioni IRPEF nei modelli Redditi PF e 730/2025.

Mar 20, 2025 - 14:25
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Detrazioni IRPEF, le novità nella dichiarazione dei redditi 2025

Nella dichiarazione dei redditi 2025 debuttano diverse novità in materia di detrazioni fiscali, che riguardano in particolare i bonus edilizi ma non solo.

Tutte le agevolazioni IRPEF relative ai lavori edilizi possono diventano spalmabili in dieci quote annuali, compreso il Superbonus. C’è anche la possibilità di esercitare questa opzione in relazione alle spese sostenute per lavori ammessi al Superbonus nel 2023. E debutta il nuovo paletto sulle detrazioni IRPEF per chi ha reddito superiori ai 50mila euro.

Attenzione: non rientrano invece nella dichiarazione di quest’anno le novità di Riforma Irpef previste dall’ultima manovra economica, con i tetti alle detrazioni per i redditi sopra i 75mila e 100mila euro: sono misure in vigore dall’anno fiscale 2025, che riguarderanno quindi la dichiarazione dell’anno prossimo.

Superbonus al 70% in dieci quote annuali

Partiamo dal Superbonus che per le spese riferite al 2024 scende al 70% e viene ripartito in dieci quote annuali di pari importo. Nel Modello Redditi PF queste spese di valorizzano nel Quadro RP, righi da 61 a 66, nel Modello 730 si segnano nel Quadro E, righi 61 e 62. I contribuenti che hanno sostenuto spese ammesse al Superbonus nel 2023, possono scegliere di passare dalla ripartizione in dieci quote annuali.

Per esercitare questa opzione, che è irrevocabile, i contribuenti devono presentare una dichiarazione integrativa entro il 31 ottobre di quest’anno. L’opzione va segnalata anche nel modello dichiarativo 2025, barrando la colonna 7A dei righi da RP 61 a RP 66 nel Modello Redditi PF, e dei righi E61 ed E62 del 730/2025.

Sismabonus e Bonus barriere architettoniche

La ripartizione in dieci quote annuali per le detrazioni è estesa, sempre in relazione alle spese 2024, agli interventi rientranti nel Sismabonus o finalizzate all’eliminazione delle barriere architettoniche. Queste spese si indicano nei righi da RP41 a RP49 del Modello Redditi PF e da E41 a E43 del Modello 730.

Il Sismabonus è un’agevolazione al 50%, che sale al 70% se i lavori determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore e all’80% se invece il miglioramento è di due classi di rischio. Se l’intervento è condominiale si applicano le aliquote del 75 e 85% rispettivamente per uno o due classi di rischio. Il tetto di spesa è sempre pari a 96mila euro, con le maggiorazioni previste nel caso di interventi nelle zone colpite da eventi sismici. Restano le norme specifiche per le zone ad alta pericolosità, per le quali in alcuni casi continua a spettare la detrazione al 110%.

L’abbattimento delle barriere architettoniche è un tipo di intervento che ricade nel bonus ristrutturazione edilizie, con detrazione però più conveniente, pari al 75%. Per le spese 2024 è intervenuta una stretta, che limita il beneficio fiscale a interventi su edifici già esistenti relativi a scale, rampe, ascensori, servo-scala e piattaforme elevatrici. Si può continuare ad applicare la detrazione per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari, in via ordinaria abolita dal 29 dicembre 2023, se entro questa data era già stato presentato il titolo abilitativo oppure, dove non necessario, erano già iniziati i lavori o c’era un contratto vincolante in tal senso fra le parti.

Bonus Mobili

C’è un’altra novità relativa alle detrazioni edilizie, che riguarda il Bonus Mobili. Il tetto di spesa scende a 5mila euro, resta invece la tradizionale aliquota agevolativa del 50%. Viene indicato nel rigo RP 57 del Modello Redditi oppure E57 del Modello 730.

Bonus edilizi esclusi da franchigia

Per i contribuenti che dichiarano un reddito superiore a 50mila euro interviene una modifica introdotta dalla Legge di Bilancio 2024, che cui le detrazioni sono ridotte di 260 euro. Questa sorta di franchigia non riguarda però le detrazioni edilizie. Si applica esclusivamente alle detrazioni al 19%, comprese nel Tuir, testo unico imposte sui redditi, oppure in qualsiasi altra disposizione fiscale, alle erogazioni liberali in favore dei partiti politici e ai premi di assicurazione per rischio eventi calamitosi.

Sono escluse anche le spese sanitarie, che possono essere quindi detratte senza applicare la franchigia.

NB: non è ancora recepita in dichiarazione dei redditi 2025 la riforme delle detrazioni fiscali introdotte dall’ultima Legge di Bilancio, che contiene un’ulteriore stretta redditi alti (sopra i 75mila euro) e che confluirà nelle dichiarazioni del prossimo anno.