Design italiano per il packaging: sempre più QR code e sostenibilità

La metà dei designer in Italia integra il QR code nei propri progetti. Agli albori l'uso di realtà estesa, aumentata o mista, ma è destinato a crescere. Aumenta l'attenzione ai materiali sostenibili: nell’83,2% dei casi viene adottata la carta. Le tecnologie per il packaging in un report L'articolo Design italiano per il packaging: sempre più QR code e sostenibilità proviene da Economyup.

Apr 22, 2025 - 16:01
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Design italiano per il packaging: sempre più QR code e sostenibilità

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Design italiano per il packaging: sempre più QR code e sostenibilità



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La metà dei designer in Italia integra il QR code nei propri progetti. Agli albori l’uso di realtà estesa, aumentata o mista, ma è destinato a crescere. Aumenta l’attenzione ai materiali sostenibili: nell’83,2% dei casi viene adottata la carta. Le tecnologie per il packaging in un report

Pubblicato il 9 apr 2025



QR Code
QR Code


Sta avvenendo una crescente integrazione tra packaging e strumenti digitali. Il QR code è già utilizzato dal 50,5% degli operatori in ambito design e, parallelamente, sta emergendo l’uso della realtà estesa, anche se ancora solo il 6,9% dei designer integra contenuti di realtà aumentata, virtuale o mista nei propri progetti. Ma la percentuale è destinata a triplicare nei prossimi tre anni, arrivando al 21,7%. Sono elementi emersi dal rapporto “Design Economy 2025” di Fondazione Symbola, Deloitte Private, POLI.design, ADI Associazione per il Disegno Industriale in collaborazione con Comieco, AlmaLaurea, CUID, con il patrocinio del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Vediamo cosa dice in particolare la ricerca sulle nuove tecnologie applicate al design per il packaging.

QR code per il packaging: lo integra un designer su due

Come detto, il QR code è già integrato nei prodotti da quasi la metà degli operatori nel settore del design. Il Quick Response code, lo ricordiamo, è un codice a barre bidimensionale che, una volta scansionato con uno smartphone, consente di accedere istantaneamente a un’ampia gamma di contenuti digitali: dal sito ufficiale del prodotto a video, manuali, istruzioni d’uso o promozioni speciali. Applicato al packaging, il QR code trasforma una semplice confezione in un canale di comunicazione interattivo e tracciabile, arricchendo l’esperienza d’acquisto e migliorando il rapporto tra brand e consumatore.

Realtà estesa: il futuro del packaging è immersivo

La realtà estesa (XR) comprende tecnologie come realtà aumentata (AR), realtà virtuale (VR) e realtà mista (MR), capaci di sovrapporre elementi digitali al mondo reale o di creare ambienti completamente immersivi. Per ora solo il 6,9% dei designer integra questi contenuti nei propri progetti, ma il numero è destinato a crescere. Nel packaging, infatti, queste tecnologie permettono di visualizzare prodotti in 3D, simulare il loro utilizzo o raccontarne la storia attraverso esperienze coinvolgenti. Anche se oggi l’adozione è ancora limitata, l’impennata prevista indica una forte spinta verso un futuro in cui ogni confezione potrà diventare una porta d’accesso a mondi digitali.

Packaging e sostenibilità

Per quanto riguarda i materiali utilizzati, emerge una forte preferenza per soluzioni più sostenibili:

  • Carta e materiali a prevalenza di carta sono oggi la scelta dominante, adottati nell’83,2% dei casi, e si prevede che continueranno a esserlo anche nei prossimi anni.
  • Cresce rapidamente l’uso di materiali bio-based (materiali o prodotti polimerici derivati da biomassa vegetale): la quota di utilizzo prevista raddoppierà nei prossimi tre anni, passando dal 17,8% al 38,3%.
  • Invece, l’uso di materiali plastici (14,9%) e vetrosi (13,9%) è in diminuzione e continuerà a calare nel futuro prossimo.

Il quadro generale del design italiano

Secondo il rapporto Design Economy 2025 di Fondazione Symbola e Deloitte Private, il design italiano si conferma leader europeo per fatturato (19,8% del totale UE) e numero di addetti, con una concentrazione di imprese e professionisti soprattutto a Milano, che genera il 18,6% del valore aggiunto nazionale. Nonostante la leadership, l’Italia cresce a un ritmo più lento rispetto a Francia e Germania e le imprese risultano mediamente più piccole e meno produttive.

Sfide e opportunità per il settore

La forte connessione tra design e Made in Italy, particolarmente nei settori dell’arredo, della moda e della meccanica, resta un punto di forza. Tuttavia, la rapida crescita francese e l’efficienza spagnola rappresentano sfide competitive che l’Italia può affrontare solo investendo maggiormente in innovazione tecnologica e crescita dimensionale delle imprese.

La formazione si aggiorna: nasce il designer del futuro

Sul fronte della formazione, il settore è in piena trasformazione: gli istituti italiani che offrono corsi di design sono saliti a 97, con un incremento del 9% di corsi attivati. Emergono nuove figure professionali come il prompt designer, l’experience designer e il material designer, capaci di integrare competenze creative, digitali e tecnologiche, pronte a raccogliere le sfide della sostenibilità e dell’innovazione.

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