Il mese di Maggio si sta rivelando tutt’altro che monotono per quanto riguarda il meteo sull’Italia, in particolare sulle regioni centro-settentrionali, che stanno sperimentando una fase climatica caratterizzata da forti contrasti, continui cambi di scena e condizioni meteo decisamente turbolente. L’atmosfera sulla parte meridionale dell’Europa è rimasta pressoché immutata per oltre una decina di giorni, lasciando spazio a un equilibrio precario che ha favorito la presenza di correnti fresche e la formazione di nuclei instabili su diverse zone del nostro Paese. Il quinto mese dell’anno, che coincide con l’epilogo della stagione di Primavera, si avvicina rapidamente alla soglia dell’Estate, che dal punto di vista astronomico inizierà con il 1° Giugno. Proprio questa transizione tra due stagioni profondamente diverse ha contribuito a rendere il periodo attuale particolarmente soggetto a variazioni climatiche anche brusche. Europa meridionale colpita da continui temporali Nelle ultime settimane, la scena meteorologica è stata dominata da una vasta area depressionaria che ha avvolto l’Europa del Sud, configurando quella che in termini tecnici viene definita una palude barica. Questo tipo di assetto, poco dinamico ma potenzialmente instabile, ha avuto come conseguenza una generale normalizzazione delle temperature, con valori che si sono mantenuti nei pressi della media stagionale oppure leggermente al di sotto. La persistenza di questa situazione ha impedito il pieno ingresso di masse d’aria più miti e ha anzi favorito, in più occasioni, l’afflusso di correnti più fredde dai quadranti settentrionali, con il risultato di accentuare l’instabilità soprattutto nelle zone interne del Paese. Ma ecco che all’orizzonte si profila un cambiamento progressivo, destinato a prendere corpo nella seconda metà di Maggio, quando si prevede un’inversione di tendenza nelle condizioni atmosferiche generali. Instabilità pomeridiana in agguato Nel corso dei prossimi giorni, è atteso un graduale spostamento delle correnti, che da ovest tenderanno a ruotare verso nord, portando con sé aria più fresca che contribuirà ad alimentare fenomeni convettivi durante il pomeriggio, in particolare su Appennino, Alpi e nelle aree interne del Centro-Sud. Questo tipo di evoluzione, tipico della Primavera avanzata, potrebbe provocare brevi ma intensi rovesci temporaleschi, accompagnati localmente da grandine e raffiche di vento, soprattutto tra il tardo pomeriggio e la sera. La persistenza di sacche d’aria fredda in quota agisce come combustibile per l’instabilità, che si manifesterà anche con rapide variazioni di temperatura e cieli variabili nel corso della giornata. L’Anticiclone prova a imporsi: i primi segnali di stabilità Intorno alla metà del mese, comincerà a intravedersi il tentativo di rimonta dell’Anticiclone, che proverà a guadagnare terreno partendo dal bacino del Mediterraneo centrale. Si tratterà di una prima fase di transizione, in cui il campo di Alta Pressione non sarà ancora ben consolidato, ma inizierà a contrastare efficacemente l’azione delle correnti atlantiche e delle residue infiltrazioni più fresche da nord. Durante questa fase intermedia, il meteo resterà variabile, ma si noterà un progressivo miglioramento nelle condizioni atmosferiche generali, specialmente sulle regioni occidentali e sulle isole maggiori, dove il soleggiamento diventerà più duraturo e le temperature massime cominceranno a superare con maggiore frequenza i 25 gradi. Fine di Maggio con tratti quasi estivi Con l’ingresso nell’ultima decade del mese, il quadro meteorologico dovrebbe virare verso una maggiore stabilità, grazie al consolidamento dell’Anticiclone subtropicale, il cui asse tenderà a posizionarsi in modo più saldo sull’Italia e sull’Europa meridionale. In questa nuova configurazione, le perturbazioni atlantiche verranno deviate verso latitudini più settentrionali, riducendo la possibilità di nuovi peggioramenti significativi. Il rinforzo dell’Alta Pressione porterà con sé un aumento delle temperature, con valori che si porteranno gradualmente al di sopra della media climatologica del periodo, soprattutto al Centro-Sud e nelle pianure interne del Nord. Il termometro potrebbe toccare punte prossime ai 30 gradi Celsius, in particolare nelle ore centrali delle giornate più soleggiate. Instabilità residua nelle zone montuose e interne Nonostante il prevalere di condizioni più stabili e soleggiate, l’instabilità pomeridiana potrebbe continuare a interessare le aree montuose, soprattutto durante le ore più calde. Questa dinamica, comune nelle fasi di transizione stagionale, sarà alimentata dall’elevato contrasto termico tra il suolo riscaldato e gli strati d’aria in quota ancora leggermente freschi. Fenomeni localizzati, come rovesci e temporali brevi ma intensi, non sono da escludere tra Alpi, Prealpi, e lungo la dorsale appenninica, specie tra il tardo pomeriggio e le prime ore serali. Tuttavia, si tratterà di eventi sporadici e a carattere locale, che non impediranno la prevalenza di tempo buono e tipicamente pre-estivo sul resto del territorio. Il Mediterraneo si scalda: aumento delle temperature marine Con l’avanzare del mese e l’aumento del soleggiamento, anche le temperature del Mar Mediterraneo iniziano a mostrare un incremento, con valori superficiali che si avvicinano ai 21-22 gradi in diversi tratti costieri dell’Italia meridionale. Questo riscaldamento progressivo dei bacini marittimi contribuirà a creare le condizioni favorevoli per l’instaurarsi di un regime anticiclonico più duraturo e stabile. Il Mediterraneo centrale, e in particolare l’Adriatico e il Tirreno meridionale, mostreranno segnali di maggiore stabilità anche dal punto di vista termico, il che supporterà ulteriormente la formazione di campi di Alta Pressione estesi e resistenti. Giugno: il possibile dominio dell’Anticiclone Con l’avvicinarsi del mese di Giugno, che segnerà l’inizio dell’Estate astronomica, si prospetta un’ulteriore espansione dell’Anticiclone africano verso il bacino del Mediterraneo. Le mappe modellistiche indicano un possibile consolidamento del campo di Alta Pressione subtropicale, che potrebbe favorire una fase calda e stabile proprio nei primi giorni della nuova stagione. Le temperature massime tenderanno a superare agevolmente i 28-30 gradi, soprattutto nelle pianure del Nord, lungo le valli interne del Centro e sulle zone costiere della Sicilia e della Puglia. Anche le minime notturne mostreranno un rialzo, con valori spesso superiori ai 16-18 gradi, in particolare nei centri urbani e lungo le aree costiere. Salutiamo le piogge… Il mese di Maggio 2025, dunque, sarà ricordato per la sua spiccata dinamicità meteo, in cui si alterneranno fasi più perturbate e fresche a momenti di stabilità soleggiata sempre più duratura. L’Italia, in particolare, si troverà al confine tra due mondi atmosferici: da una parte l’Atlantico instabile, che tenterà di mantenere il controllo del comparto climatico, e dall’altra l’Anticiclone subtropicale, pronto a prendersi la scena e a dare il via al lungo periodo estivo. La seconda parte di Maggio potrebbe segnare il vero punto di svolta meteo, con la progressiva scomparsa dell’instabilità diffusa e l’instaurarsi di condizioni tipicamente estive,
sia dal punto di vista termico che sotto il profilo della stabilità atmosferica. In altre parole, l’Estate è ormai alle porte.Dalle piogge eccessive al meteo rovente e siccitoso