Valerio Scanu sulla condanna a Fabri Fibra: “Avrei chiesto più soldi”

Ospite a La volta buona, Valerio Scanu ha parlato per la prima volta della condanna a Fabri Fibra accusato di diffamazione. Valerio Scanu è stato ospite a La volta buona, il programma TV condotto da Caterina Balivo. Qui, ha parlato per la prima volta della condanna a Fabri Fibra per diffamazione e commentato il risarcimento … Continued

Mag 8, 2025 - 11:23
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Valerio Scanu sulla condanna a Fabri Fibra: “Avrei chiesto più soldi”
Valerio Scanu alla 17° edizione ’Tulipani di seta nera 2024’

Ospite a La volta buona, Valerio Scanu ha parlato per la prima volta della condanna a Fabri Fibra accusato di diffamazione.

Valerio Scanu è stato ospite a La volta buona, il programma TV condotto da Caterina Balivo. Qui, ha parlato per la prima volta della condanna a Fabri Fibra per diffamazione e commentato il risarcimento pari a 70 mila euro che il rapper ha dovuto versare a suo favore.

L’antefatto e la querela contro Fabri Fibra

La causa della condanna è una canzone pubblicata da Fabri Fibra nel 2013. Il brano, intitolato “A me di te”, era un’invettiva che il rapper lanciava contro il sistema televisivo italiano. Nel testo, tuttavia, si poteva leggere anche un commento non esplicito sulla canzone di Valerio Scanu vincitrice del Festival di Sanremo.

Si è trattato di un ragazzo di 22 anni che ad un certo punto viene attaccato sui social, non sapevo che fosse stata fatta questa canzone, perché non seguo l’artista, e me ne dicevano d’ogni, ma con cose indicibili. E io dicevo: “Perché mi dicono ste cose?” “, ha esordito il cantante. “Sono andato a fondo ed ho scoperto che era stato scritto questo testo nel quale venivo citato in uno scenario osceno e da lì è partita una causa, prima penale e poi civile“, ha aggiunto.

Valerio Scanu
Valerio Scanu

Il commento di Valerio Scanu sulla condanna a Fabri Fibra

Tuttavia, a distanza di anni, Valerio Scanu continua a ricevere insulti. A tal proposito il cantante ha aperto una parentesi su quanto sia importante che la libertà di espressione non vada a ledere la dignità delle persone. Valerio, infatti, ha aggiunto: “Mi rendo conto che non siamo ancora in un paese civile, perché continuano ad arrivare insulti e io continuerà a querelarvi“.

In merito alla somma di denaro che il rapper ha dovuto versare, l’artista ha commentato: “Sono in una situazione privilegiata, guadagno bene, non ho bisogno di mangiare con questi soldi, non ricordo manco se li ho spesi e come. Non l’ho deciso manco io che fossero 70 mila, io ne avrei richiesti anche di più“.