Dacia Spring, la prova de Il Fatto.it – La citycar elettrica che sa uscire dalla città – FOTO
L'utilitaria a elettroni si distingue per le doti di praticità e versatilità, con un listino che parte da poco sotto i 18 mila euro L'articolo Dacia Spring, la prova de Il Fatto.it – La citycar elettrica che sa uscire dalla città – FOTO proviene da Il Fatto Quotidiano.







In questa giornata plumbea di fine febbraio, di “spring” a Milano ci sono solo le Dacia, le citycar elettriche più vendute del segmento, e una delle opzioni più accessibili per chi vuole passare alla mobilità sostenibile. L’abbiamo provata nella versione con batteria più grande 26,8 kWh (230 km nel ciclo misto WLTP e fino a 305 km nel ciclo urbano; 21,3 kWh la batteria più piccola con un’autonomia leggermente ridotta), partendo dalla concessionaria di Viale Certosa fino all’Oasi Bianca Galbusera, una gita fuoriporta che l’ha vista impegnata tra il caos urbano e quiete bucolica.
Nel traffico meneghino, la Spring si muove con agilità felina. I suoi 3,73 metri di lunghezza e il diametro di sterzata ridotto le permettono di infilarsi ovunque, con quella disinvoltura che in una metropoli congestionata fa la differenza. La posizione di guida rialzata migliora la percezione del traffico, il servosterzo elettrico è morbido al punto giusto e ogni manovra si svolge senza sforzo.
Essenziale? Certamente, ma con la funzionalità nel DNA. L’abitacolo è spartano, come ci si aspetta da una Dacia, ma non manca quel tocco di razionalità che rende tutto pratico e immediato. Il climatizzatore manuale è di serie, il sistema Media Nav Live con schermo da 10 pollici (disponibile sulla versione Extreme) è un valido alleato, ma per la navigazione meglio affidarsi allo smartphone, collegabile via USB o Bluetooth. Nulla di superfluo, ma neanche privazioni ingiustificate.
Le dimensioni compatte non penalizzano lo spazio: il bagagliaio parte da 208 litri e raggiunge i 1.004 abbattendo i sedili posteriori, un dato che la pone tra le “best in class”. Ma è su strada che la Spring svela il suo carattere. Il motore elettrico da 65 CV (disponibile anche da 45 CV) ha grinta sufficiente per muoversi agilmente in città e in tangenziale. Da 0 a 100 km/h servono meno di 14 secondi e la velocità massima è di 125 km/h: numeri che non fanno gridare al miracolo ma che, nel contesto giusto, si rivelano più che adeguati. Il consumo? Sul nostro percorso misto abbiamo registrato circa 16,5 kWh/100 km, un dato abbastanza in linea con quello dichiarato dalla casa.
Uscendo dalla città e imboccando la tangenziale, la Spring si difende bene. I sorpassi non sono un problema, la ripresa è sufficiente e anche su strade extraurbane la piccola Dacia si comporta con una sicurezza insospettabile. Il comfort acustico rimane accettabile mentre le sospensioni comunicano con decisione le irregolarità dell’asfalto. Nulla di drammatico, ma non aspettatevi il comfort di una berlina premium.
La Dacia Spring si conferma un punto d’ingresso intelligente nel mondo delle elettriche. Il listino parte da 17.900 euro per la versione Expression con motore da 45 CV, mentre la più potente Extreme da 65 CV arriva a 19.900 euro. Un prezzo competitivo che rafforza l’identità Dacia: non low cost, ma value for money. In un mercato sempre più orientato all’elettrico, con incentivi statali e infrastrutture di ricarica in continua espansione, la Spring ha tutte le carte in regola per mantenere il suo ruolo da protagonista. E per chi la considera solo un mezzo cittadino, occhio: questa piccola elettrica sa anche prendersi le sue libertà fuori dalle mura urbane.
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