Csg, Knds, Leonardo-Rheinmetall. Ecco chi punta a Iveco Defence Vehicles (Exor)

I big della difesa europei puntano Iveco Defence Vehicles (Idv) la divisione dei veicoli militari del gruppo controllato da Exor. Fatti, numeri, indiscrezioni e approfondimenti

Mar 24, 2025 - 15:06
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Csg, Knds, Leonardo-Rheinmetall. Ecco chi punta a Iveco Defence Vehicles (Exor)

I big della difesa europei puntano Iveco Defence Vehicles (Idv) la divisione dei veicoli militari del gruppo controllato da Exor. Fatti, numeri, indiscrezioni e approfondimenti

Iveco sprinta in Borsa per i rinnovati rumors circa l’interesse di Leonardo (e non solo) per Iveco Defence Vehicles (Idv), la divisione dedicata ai veicoli militari del gruppo controllato da Exor.

Secondo Bloomberg Iveco punta a incassare 1,5 miliardi di euro dalla vendita del suo business di difesa, in un periodo in cui la spinta per l’aumento della spesa per la difesa in Europa alimenta l’interesse per gli asset militari. Le azioni Iveco sono salite fino al 3,7% nelle contrattazioni di Milano, dando alla società un valore di mercato di circa 4,5 miliardi di euro, ricorda l’agenzia stampa internazionale.

Il produttore di veicoli pesanti, secondo quanto rilevato dal Corriere della Sera, sarebbe entrata nel radar dei grandi produttori di armamenti europei. Si tratta di Knds, gruppo nato dell’aggregazione di Kmw e Nexter, due dei principali produttori europei di sistemi terrestri militari con sede in Germania e Francia, “che avrebbe fatto un primo sondaggio ma al momento appare politicamente e industrialmente poco praticabile”; del gruppo ceco Csg, già presente in Italia, e della britannica Bae Systems che ha due collaborazioni con Leonardo: entrambi soci del consorzio missilistico Mbda e partner del programma Gcap per i caccia di sesta generazione.

Dopodiché, resta in auge l’opzione Leonardo, già ventilata più volte nei mesi scorsi, che potrebbe intervenire tramite la neonata joint venture con la tedesca Rheinmetall, alla luce della maxi commessa ricevuta dal governo italiano per produrre veicoli militari e alla quale Idv parteciperà con una quota del 12-15%. A febbraio Iveco ha avviato il processo di scorporo di Defence che vede fra gli scenari la quotazione in Borsa e la conclusione dell’operazione entro fine 2025.

Per gli analisti l’opzione Leonardo è “la più credibile”, ma “rimane da superare lo scoglio del prezzo”.

Tutti i dettagli.

LA STRATEGIA DEL CEO DI IVECO

“In considerazione delle diverse tendenze nei mercati dei veicoli commerciali e della difesa e dei requisiti sempre più diversi per il successo a lungo termine di entrambe le attività, il consiglio di amministrazione sta valutando di separare l’attività di difesa del Gruppo Iveco, comprendente i marchi Idv e Astra e le attività correlate, nel corso del 2025 tramite uno spin-off”, aveva dichiarato a febbraio il ceo di Iveco Olof Persson.

I ricavi netti dell’azienda dalle sue operazioni di difesa sono aumentati del 15% lo scorso anno a 1,1 miliardi di euro, spinti da volumi più elevati e da un mix di prodotti migliore, secondo la società.

Uno spin-off normalmente porterebbe a una quotazione in borsa separata, ma gli investitori hanno ipotizzato che Iveco potrebbe invece optare per una vendita dell’unità.

Come ricordava all’epoca Reuters, la divisione Idv è cresciuta nel contesto di una spinta alla spesa militare globale e potrebbe beneficiare di una nuova ondata di attività di M&A previste.

ANCHE KNDA, BAE SYSTEMS E CSG INTERESSATI

In base a quanto scritto dal Corriere la scorsa settimana, a mostrare interesse per l’unità di difesa di Iveco sarebbero stati il gruppo franco-tedesco Knds, l’inglese Bae Systems e il ceco Czechoslovak Group.

Ricordiamo che il primo doveva essere l’alleato di Leonardo nell’alleanza terrestre con l’obiettivo di arrivare a una collaborazione per la fornitura dei carri armati Leopard 2 all’Esercito italiano. Tuttavia lo scorso giugno Leonardo e Knds hanno abbandonato le trattative per formalizzare una partnership “per definire una configurazione comune per il programma Main Battle Tank dell’Esercito Italiano e per sviluppare una più ampia collaborazione industriale”.

Per quanto riguarda il gruppo ceco Csg, come ricordava il quotidiano, è già presente nel nostro paese. Nel dicembre 2023 Csg ha annunciato di aver accettato di acquisire una partecipazione dell’80% nel produttore italiano di fucili sportivi e da caccia di fascia alta Armi Perazzi. Il gruppo ceco comprende anche aziende di attrezzature aerospaziali e ferroviarie e il produttore di camion pesanti Tatra. A fine novembre 2022 Csg aveva rilevato il 70% di Fiocchi Munizioni, storica società di Lecco e tra i più grandi produttori mondiali di munizioni di piccolo calibro.

LEONARDO PRONTO AD ACQUISIRE IVECO DEFENCE VEHICLES CON RHEINMETALL?

Ma tra le ipotesi più accreditate per l’acquisizione di Idv resta Leonardo.

Bloomberg scrive che Leonardo potrebbe fare un’offerta per IDV con Rheinmetall, il colosso tedesco con cui il gruppo guidato da Roberto Cingolani sta collaborando sui veicoli da combattimento terrestri, aggiungendo che Iveco stava anche testando un possibile interesse di private equity.

Leonardo, il cui maggiore azionista è il governo italiano tramite il ministero dell’Economia, ha avuto colloqui saltuari con Iveco per acquistare l’unità dall’anno scorso, ma finora le parti non sono riuscite a concordare un prezzo, hanno riferito le fonti di Bloomberg.

Intanto, proprio Idv sarà fornitore di Leonardo nella produzione dei cingolati dell’Esercito. Lo scorso novembre ha reso noto la sigla di un accordo preliminare con il colosso dell’aerospazio e difesa per la fornitura di componenti funzionali per futuri contratti nell’ambito della joint venture tra Leonardo e Rheinmetall.

Per la società dedicata ai veicoli militari del gruppo controllato dalla famiglia Agnelli si tratterà di una quota compresa tra il 12 e il 15% delle attività totali della joint venture per la produzione di veicoli cingolati da combattimento terrestri per l’esercito italiano che prevede una ripartizione del lavoro al 50% tra Leonardo e Rheinmetall con il 60% svolto in Italia.

D’altronde Leonardo conta già su una collaborazione con l’Iveco tramite la sua controllata Oto Melara, nell’ambito dell’attuale Cio, capofila dell’industria negli armamenti terrestri per lo sviluppo e la produzione di veicoli blindati come il Centauro (I e II) e il supporto ai veicoli.

COSA NE PENSANO GLI ANALISTI

Dal punto di vista industriale, secondo Intermonte ripresa da Radiocor, i nomi citati dal Corriere della Sera “hanno un senso in quanto operanti in campo militare, ma ogni giudizio dovrà tenere conto dell’aspetto politico che in questo momento appare particolarmente delicato, sensibile e non ideale per almeno due player sui tre citati (Knds e Csg)”. Per gli analisti, la Jv tra Leonardo e Rheinmetall è “ancora il player più credibile” a rilevare la divisione Defence.

Anche per Equita l’opzione Leonardo resta “la più probabile in quanto gradita dal governo italiano (non rischiando quindi l’esercizio del golden power) e permettendo di sfruttare sinergie dal punto di vista industriale”. Per il gruppo guidato da Roberto Cingolani, “il deal potrebbe rivelarsi caro, ma lo sforzo finanziario sarebbe condiviso con Rheinmetall e riteniamo sia giustificabile dalle sinergie industriali”, scrive la Sim che conferma raccomandazione Hold e target price a 46,5 euro. Per Iveco “confermiamo che lo spin-off/cessione di IDV rappresenti un catalyst positivo”.

Di certo sull’eventuale operazione avanzata da Leonardo non peserebbe il “golden power” da parte del governo italiano, che potrebbe intervenire nel caso di altri compratori non nazionali.