Trabaldo Togna. L’innovazione per i tessuti top sposa la tradizione

CI SONO STORIE CHE PARTONO da lontano, si consolidano al succedersi delle generazioni e rimangono espressione della vocazione del territorio...

Mar 31, 2025 - 06:32
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Trabaldo Togna. L’innovazione per i tessuti top sposa la tradizione

CI SONO STORIE CHE PARTONO da lontano, si consolidano al succedersi delle generazioni e rimangono espressione della vocazione del territorio in cui sbocciano: è il caso di Trabaldo Togna, azienda che ha tuttora la sua sede a Pray, in Val Sessera (Biella), distretto noto fin dall’antichità per essere la ‘culla’ del tessile italiano. Un’azienda, una famiglia: fondata nel 1840, Trabaldo Togna è specializzata nella produzione di tessuti elasticizzati provenienti unicamente da fibre naturali ed è giunta, ora, alla sua sesta generazione. L’origine della famiglia Trabaldo Togna risale al XVIII secolo, momento in cui due famiglie di commercianti del Biellese, Trabaldo e Togna, si uniscono in un solo nucleo. Nel 1840 Quirico Trabaldo Togna importa dall’Inghilterra, attraverso il Belgio, i primi telai meccanici e dà inizio all’avventura dell’azienda di famiglia. Tra l’unità d’Italia e la fine del Diciannovesimo secolo, la seconda generazione della famiglia fa costruire, nell’attuale sede di Pray, lo stabilimento storico dell’azienda.

All’inizio del Novecento, la terza generazione Trabaldo Togna conta quattro stabilimenti e più di tremila dipendenti, imponendosi come una delle maggiori realtà industriali d’Italia nel settore laniero. Nel 1953 nasce il Lanificio F.lli Trabaldo Togna: è l’inizio della storia moderna dell’azienda, che successivamente, negli anni Settanta, trasformerà la propria natura giuridica nell’attuale Spa. Tra gli anni Ottanta e Novanta, in contemporanea con l’affermarsi del prêt-à-porter italiano nel mondo, l’azienda si colloca tra i produttori lanieri di fascia alta e si focalizza sulla produzione di tessuti fini e finissimi. Successivamente, fra il 1995 e il 2010, con la quinta generazione al timone, Trabaldo Togna diventa leader di mercato nella realizzazione dei tessuti elasticizzati provenienti da fibre naturali (il cosiddetto ‘natural stretch’). Nel 2006 il brand marchigiano Sartoria Sant’Andrea – detenuto dall’azienda Saint Andrews – entra a far parte del gruppo: oltre a produrre abiti da uomo, la storica azienda, che ha sede a Fano (Pu) e conta 180 dipendenti (il 90% sono donne), realizza camicie, giacche, cappotti cuciti a mano, maglie di cashmere e seta, sportswear (in laboratori esterni), smoking e tuxedo. Tra i loro clienti anche tante celebrities, da grandi imprenditori a direttori d’orchestra, dai top manager fino alle star di Hollywood.

In netto anticipo rispetto ai tempi, nei primi anni Duemila Trabaldo Togna riserva già una forte attenzione alla sostenibilità: risale ormai a più di vent’anni fa, in effetti, la realizzazione del tessuto innovativo ‘Estrato’, un cashmere ricavato esclusivamente da fibre naturali e privo di elastomeri. Visto il notevole riscontro, ottenuto già all’indomani del lancio, Estrato è stato poi declinato in numerose varianti, sia in base ai livelli di finezza delle lane che lo compongono (da Super 120’s a Super 180’s), sia in base alle diverse esigenze di stile ed eleganza. Nel 2021, ad esempio, l’azienda ha lanciato una linea di tessuti Estrato dedicata specificamente ai Millennials (la generazione dei nati fra i primi anni Ottanta e la metà degli anni Novanta): sono tessuti dall’aspetto sportivo e dinamico, realizzati con filati sostenibili che si contraddistinguono per le alte performance di elasticità e ingualcibilità. Nello stesso anno è stata realizzata anche una lana elastica foderata con membrana antipioggia, trattata con dei minerali che la rendono luminescente al buio. L’intera gamma Estrato è caratterizzata da un minimo comun denominatore, ovvero i tessuti elasticizzati in fibra naturale al 100%, e rappresenta l’identità emblematica dell’azienda. Oggi le lane Super 150’S e Super 180’S sono certificate Rws (Responsible wool standard): questa certificazione, riconosciuta a livello internazionale, conferma la loro provenienza da allevamenti gestiti in maniera responsabile e la sostenibilità dell’intero processo produttivo. L’azienda produce due collezioni all’anno e, per ciascuna collezione, sperimenta nuovi tipi di fibre e di processi di finissaggio, alla ricerca di una performance sempre migliore dei tessuti, che vada di pari passo con la sostenibilità ambientale.

In un mercato globale complesso, che si muove rapidamente e con dinamiche quasi mai prevedibili, la sfida è mantenere una qualità costantemente elevata: non è più sufficiente che il tessuto sia morbido, confortevole o ben fatto. Deve essere ‘performante’, adattarsi a stili di vita dinamici e, fra l’altro, mostrare un’ottima tenuta alle intemperie. Quanto alla filiera, l’azienda si è impegnata, negli anni, a mantenere una produzione interamente ‘made in Biella’: filatura, orditura e tessitura sono interni all’azienda, mentre tintoria e finissaggio sono esternalizzati grazie a collaborazioni con partner locali biellesi. Trabaldo Togna conta, al proprio interno, circa 120 dipendenti e ha chiuso il fatturato 2022 (l’ultimo reso noto) a poco più di 20 milioni di euro: Germania, Giappone e Stati Uniti sono, da sempre, i primi mercati di sbocco del marchio di tessuti, seguiti dall’Italia. "Piuttosto che andare alla ricerca di mercati inediti, mi diverte sviluppare prodotti nuovi per i nostri clienti tradizionali", ha dichiarato l’amministratore delegato Luca Trabaldo Togna (nella foto in alto), per ribadire la volontà, da parte dell’azienda, di continuare a investire su ricerca e sviluppo di materie prime naturali.