Crociere, salpa dal mega hub di Miami la nuova MSC World America. Destinazione: il sole dei Caraibi
Il mondo delle crociere ha una nuova ammiraglia che macina record e curiosità. Si chiama MSC World America ed è salpata dal porto di Miami il 12 aprile per il suo giro inaugurale tra le isole dei Caraibi. Ad accoglierla in banchina c’era il terminal crocieristico più grande e innovativo al mondo e una cerimonia L'articolo Crociere, salpa dal mega hub di Miami la nuova MSC World America. Destinazione: il sole dei Caraibi sembra essere il primo su Dove Viaggi.

Il mondo delle crociere ha una nuova ammiraglia che macina record e curiosità. Si chiama MSC World America ed è salpata dal porto di Miami il 12 aprile per il suo giro inaugurale tra le isole dei Caraibi. Ad accoglierla in banchina c’era il terminal crocieristico più grande e innovativo al mondo e una cerimonia di battesimo che ha visto come madrina l’attrice Drew Barrymore e come co-protagonisti l’attore Orlando Bloom e il comandante italiano Dino Sagani. Noi siamo saliti a bordo, ecco cosa abbiamo visto e provato.
Un terminal crocieristico da record
Inaugurato il 6 aprile nella capitale mondiale delle crociere, il MSC Miami Cruise Terminal (realizzato in vetro e acciaio da Fincantieri Infrastructure) è considerato il più grande e tecnologicamente avanzato hub crocieristico del mondo.
Lungo 623 metri e alto 29, occupa una superficie di oltre 45mila metri quadri ed è disegnato come una nave avveniristica dallo studio americano Arquitectonica (tra le realizzazioni ci sono edifici della città di Seaside, in Florida, utilizzati anche come set del film The Truman Show del 1998).
Tra i sistemi impiegati c’è la tecnologia cross-belt utilizzata negli aeroporti per smistare i bagagli in maniera ottimizzata. I controlli di sicurezza avvengono agilmente grazie agli screen di riconoscimento facciale biometrico.
Oltre a ciò si contano ampie sale riunioni, ariose lounge, giga-schermi e desk per l’accoglienza funzionali e di design.
Le rotte della MSC World America
Fresca di battesimo MSC World America propone crociere di una settimana nei Caraibi con partenza da Miami e scalo sull’isola delle Bahamas Ocean Cay MSC Marine Reserve.
Le tappe, a seconda che si scelgano le rotte orientali o occidentali, includono la Repubblica Dominicana con Puerto Plata, San Juan a Porto Rico, Costa Maya e Cozumel in Messico e Isla de Roatan in Honduras.
Le attrazioni della MSC World America
Il design della nave è un armonioso incontro tra eleganza europea e stile americano con una poppa a forma di Y che si apre sulla World Promenade all’aperto: una passeggiata costellata da bar e negozi che salgono su tre livelli nella World Galleria.
Con 22 ponti e 2.614 cabine, la nave offre spazi per tutte le età ed esigenze: dalla Spa all’area family, passando per i teatri, le piscine e le sale giochi. E persino un resort di lusso come lo MSC Yacht Club, definito “una nave nella nave” con tutti i comfort di fascia alta come il maggiordomo 24 ore, suite più ampie, bar, piscine e ristoranti dedicati.
Il ponte 20
Il concentrato di attrazioni per il divertimento, con un pizzico di adrenalina, è al ponte 20.
Qui, si estende The Harbour, l’area Family Aventura dove trovare una zip line, il percorso con corde e ponti tibetani, un parco acquatico e Cliffhanger, la prima giostra sospesa sull’acqua che dondola come un’altalena a 4 posti 50 m sopra l’oceano.
I brividi sono assicurati anche con Jaw Drop @ The Spiral, uno degli scivoli più lunghi del mare che, entrando dalla “bocca di uno squalo”, permette di scendere a spirale per 11 ponti, atterrando direttamente in Pormenade, di fronte all’oceano. Magari, in tempo per godere della colorata LEGO® Parade, la sfilata dei personaggi che invitano gli appassionati di mattoncini a sbizzarrirsi nella nuovissima LEGO® Family Zone.
E poi ci sono i teatri con spettacoli, live concert e musical come lo show di cantanti, ballerini e musicisti “Dirty Dancing in Concert” sulle orme del film cult.
L’Aura Spa
Per riprendersi dalle “fatiche” del viaggio ci si può sempre ritirare nella quiete della Aura Spa: 1260 mq con saune, hamam, stanza della neve e piscina riscaldata, dove rilassarsi tra una seduta di agupuntura e un massaggio balinese.
E anche l’allenamento vuole la sua parte con MSC Gym by Technogym, una palestra con vista sul mare e sulle piscine del ponte acquatico dotate di attrezzature hi-tech del brand italiano.
Ristoranti e gestione degli sprechi
Dall’unico ristorante Eataly a bordo di una nave alla taverna greca Paxos; passando per il Kaito Teppanyaki, con i posti a ridosso della griglia aperta giapponese, e la steak house all’americana di Butcher’s Cut.
L’offerta alimentare è un viaggio intorno al mondo in 19 ristoranti. A ciò si aggiungono 20 bar, lounge e caffè con miscele di chicchi provenienti da diversi paesi, laboratori del cioccolato a vista, healty juice e gin bar. Praticamente un’offerta a ciclo continuo che offre servizio buffet 20 ore al giorno.
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La domanda sorge spontanea: con numeri di questa portata come si può gestire lo spreco alimentare? “Nel corso degli anni abbiamo ridotto la dimensione dei piatti perché in generale nel mondo, e noi Italiani ne siamo maestri, se qualcosa è incluso nel prezzo la devo consumare per forza!” dichiara Leonardo Massa, Vice presidente Sud Europa per la divisione Crociere del gruppo della famiglia Aponte. “C’erano dunque persone che si riempivano i piatti e non riuscivano a terminarli, poi abbiamo messo del personale a servire e cambiato il ciclo del prodotto. In pratica, a seconda delle nazionalità presenti a bordo, di cui abbiamo uno studio sulle tipologie di consumo, ottimizziamo l’organizzazione alimentare per diminuire gli sprechi”.
Uno sforzo che si nota anche nei pannelli del buffet con la scritta: “Prendi tutto quello che vuoi mangiare, ma mangia tutto ciò che prendi”.
Il mondo delle crociere in numeri
Durante la presentazione della nuova nave, il Vice presidente Sud Europa Leonardo Massa ha anche dipinto un panorama globale del settore, che si dimostra in crescita. “Nel 2000 avevano scelto di fare una crociera nel mondo poco meno di 10 milioni di persone. Nel 2024 sono state oltre 34 milioni. Nello specifico, gli italiani che sono andati in vacanza in crociera nel 2000 erano poco più di 200.000, nel 2024 sono stati oltre un milione e duecentomila. I cantieri hanno già richieste in pancia per costruire nuovi navi fino al 2029 e l’Italia è un’eccellenza mondiale in questa filiera. Insomma, siamo bravi a costruire le navi, siamo posti baricentricamente nel Mediterraneo con decine di porti d’imbarco, e abbiamo una filiera agroalimentare collegata. E un’azienda come la nostra, terzo player al mondo, conta 90 milioni di pasti all’anno e una disponibilità di circa 45.000 camere, con un riempimento medio del 98% su base annua. Sulle nostre navi ci sono poi 120 nazionalità con il 52% di personale femminile”.
La flotta MSC Crociere è composta da 23 navi con marchio MSC e un secondo brand, Explora Journeys che si posiziona nel segmento lusso con 2 navi attive e altre 4 in arrivo.
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Destinazione Ocean Cay: il paradiso recuperato
E fra gli assi nella manica del gruppo c’è Ocean Cay MSC Marine Reserve, ex sito industriale utilizzato per l’estrazione di sabbia e roccia che in decenni aveva azzerato la flora e la fauna di questa isoletta delle Bahamas.
“L’abbiamo presa in gestione per 99 anni – racconta Leonardo Massa – e ripulita di oltre 7.500 tonnellate di materiale ferroso. Il governo delle Bahamas ha creato una riserva naturale marina per evitare la pesca e noi abbiamo piantato oltre 80.000 alberi”. Oggi, quella che era una distesa di sabbia inquinata, è tornata a ripopolarsi di uccelli, tartarughe marine e iguane. Sull’isola non c’è nessun resort o parco acquatico a disposizione dei crocieristi, ma solo chioschi e basse casette dei dipendenti che hanno il compito di tenerla pulita e integra.
Marine Conservation Center
Nel nuovo Marine Conservation Center, poi, in collaborazione con le università di Miami e delle Bahamas, vengono coinvolti anche gli ospiti che imparano i segreti dei coralli minacciati dallo sbiancamento (causato da acque sempre più calde e acide).
Il programma Super Coral Reefs, in particolare, si pone l’obiettivo di selezionare e allevare colonie coralline più resistenti, da deporre poi nelle migliaia di nursery allestite sulle barriere coralline degradate.
Un impegno che vuole proporsi come un “faro” nel settore, alle prese con il percorso di riduzione delle emissioni, proprio come l’icona di Ocean Cay che domina l’isola con le sue bande rosse e bianche.
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