Così 41mila anni fa l’uomo sopravvisse all’inversione dei poli creando una crema solare per proteggersi dalle radiazioni
Quarantunomila anni fa, la Terra è stata investita da un fenomeno cosmico senza precedenti: l’Evento di Laschamps, un’improvvisa inversione dei poli magnetici, ha portato quasi al collasso il campo magnetico terrestre, riducendolo al 10% della sua intensità. Senza questa “bolla” protettiva, il nostro pianeta è rimasto esposto a livelli pericolosissimi di radiazione ultravioletta, con conseguenze...

Quarantunomila anni fa, la Terra è stata investita da un fenomeno cosmico senza precedenti: l’Evento di Laschamps, un’improvvisa inversione dei poli magnetici, ha portato quasi al collasso il campo magnetico terrestre, riducendolo al 10% della sua intensità. Senza questa “bolla” protettiva, il nostro pianeta è rimasto esposto a livelli pericolosissimi di radiazione ultravioletta, con conseguenze potenzialmente catastrofiche per ogni forma di vita in superficie. Ma mentre molte specie lottavano per la sopravvivenza, Homo sapiens ha dimostrato una straordinaria capacità di adattamento.
L’ocra come filtro solare naturale e i rifugi sotterranei
Per affrontare le radiazioni, i nostri antenati hanno iniziato a sfruttare l’ocra, un pigmento naturale ricco di ossido di ferro, utilizzandolo non solo per scopi rituali o decorativi, ma come vera e propria protezione solare. Studi recenti dimostrano che, applicata sulla pelle, l’ocra riesce a schermare efficacemente dai raggi UV. Ma questa non fu l’unica strategia adottata. Homo sapiens ha anche cominciato a confezionare indumenti protettivi, usando aghi e strumenti in osso per creare abiti che offrivano una copertura completa, e ha trovato rifugio in grotte e caverne, dove le radiazioni solari non potevano raggiungerli.
Queste scelte ingegnose hanno fatto la differenza, segnando un punto di svolta evolutivo che avrebbe cambiato il destino dell’umanità.
Neanderthal più vulnerabili
I Neanderthal, cugini stretti dell’uomo moderno, non sembrano aver adottato le stesse soluzioni protettive. Le prove archeologiche mostrano una scarsità di ocra nei loro insediamenti e nessun segno evidente dell’uso di abbigliamento strutturato. Questo li ha probabilmente resi molto più vulnerabili all’aumento delle radiazioni solari. A differenza di Homo sapiens, non hanno saputo adattarsi rapidamente ai cambiamenti ambientali imposti dal collasso del campo magnetico.
Questa differenza di approccio potrebbe essere stata uno dei fattori decisivi che ha portato all’estinzione dei Neanderthal, avvenuta circa 40.000 anni fa, mentre Homo sapiens continuava a prosperare e a diffondersi in nuovi territori.
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Fonte: University of Michigan
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