Cosa ci fa un cigno nero sulle sponde del lago di Lugano? L’allarme dell’esperto: “una specie australiana acquistata e poi abbandonata”

A Porto Ceresio, sulle sponde del lago di Lugano (o Ceresio) in provincia di Varese, è stato avvistato un cigno nero che, con la sua elegante presenza, ha subito attirato l’attenzione di residenti e turisti. Ma dietro la suggestione di un incontro così insolito si nasconde una questione più seria, che riguarda la gestione della...

Mag 14, 2025 - 17:10
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Cosa ci fa un cigno nero sulle sponde del lago di Lugano? L’allarme dell’esperto: “una specie australiana acquistata e poi abbandonata”

A Porto Ceresio, sulle sponde del lago di Lugano (o Ceresio) in provincia di Varese, è stato avvistato un cigno nero che, con la sua elegante presenza, ha subito attirato l’attenzione di residenti e turisti. Ma dietro la suggestione di un incontro così insolito si nasconde una questione più seria, che riguarda la gestione della fauna non autoctona.

Una specie esotica dal continente australiano

Il cigno nero, il cui nome scientifico è Cygnus atratus, è una specie originaria dell’Australia e non è presente naturalmente nei nostri ambienti. Come spiega a Varesenews Milo Manica, presidente del Gruppo Ornitologico Insubrico (GIO), l’esemplare potrebbe essere stato acquistato come animale ornamentale e poi abbandonato irresponsabilmente. Questo comportamento, purtroppo non raro, può avere conseguenze sul lungo periodo.

Impatti sull’ambiente locale

Sebbene il cigno nero non sia considerato una specie invasiva, la sua presenza in natura non è priva di rischi. In particolare, l’esperto sottolinea la necessità di evitare qualsiasi tentativo di favorirne la riproduzione. Anche se non si accoppia con i cigni nostrani, introdurre altri individui per formare una coppia potrebbe innescare meccanismi competitivi con le specie locali o facilitare la trasmissione di malattie.

Non si tratta di un caso isolato

L’episodio di Porto Ceresio si inserisce in un quadro più ampio, che vede un aumento di segnalazioni di specie alloctone nella provincia. Un caso emblematico arriva da Angera, dove è stata documentata la prima nidificazione di oca canadese in Lombardia. Gli esemplari si sono ambientati con successo e hanno già dato vita a cinque pulcini.

Ma non tutto è positivo dato che uno dei genitori ha attaccato un cigno. Sono animali notoriamente aggressivi e potrebbero anche attaccare i visitatori. Anche in questo caso, la raccomandazione è chiara: non fornire cibo agli animali selvatici, per non alterare i loro comportamenti naturali.

E ancora di poco tempo fa è l’episodio di una gru coronata diventata una vera e propria star al lido della Schiranna, a Varese, e che era fuggita da un negozio di animali della città. Dopo essere stata ritratta in lungo e in largo dai varesotti, disturbata dall’arrivo del Lunapark è volata fino a Cocquio Trevisago in un pollaio dove è stata catturata e tristemente riportata nel negozio.

Non sono un’attrazione

La presenza di specie esotiche come il cigno nero può sembrare un’attrazione, ma è importante valutare con attenzione le implicazioni ecologiche. Il messaggio degli esperti è un invito alla responsabilità e alla tutela dell’equilibrio ambientale, che può essere facilmente compromesso da scelte superficiali o emotive.

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