Coolcation, l’inarrestabile ascesa della montagna d’estate
Montagna 2025: che estate sarà? Sicuramente bollente. Le previsioni dicono che anche quest’anno la stagione toccherà temperature molto alte: troppo presto per dirlo con certezza, ma le piattaforme di meteorologia indicano che da luglio ci sarà un picco di caldo, soprattutto in Francia, Germania, Spagna, Portogallo e nella nostra Italia. Una condizione che spingerà molti a organizza- re le vacanze estive, o parte di esse, al fresco, ov- vero in quota, dove almeno la sera restituirà ri- storo all’afa del mattino. Continue reading Coolcation, l’inarrestabile ascesa della montagna d’estate at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


Montagna 2025: che estate sarà? Sicuramente bollente. Le previsioni dicono che anche quest’anno la stagione toccherà temperature molto alte: troppo presto per dirlo con certezza, ma le piattaforme di meteorologia indicano che da luglio ci sarà un picco di caldo, soprattutto in Francia, Germania, Spagna, Portogallo e nella nostra Italia.
Una condizione che spingerà molti a organizza- re le vacanze estive, o parte di esse, al fresco, ov- vero in quota, dove almeno la sera restituirà ri- storo all’afa del mattino. Quindi, sull’onda della coolcation – questo il neologismo che inquadra il fenomeno – le previsioni di affluenza sulle montagne italiane sono anche per quest’anno molto alte.
Stando a uno studio condotto da Compass, se il mare si conferma la meta prediletta con il 48% di preferenze, la montagna si aggiudica un discreto 12%, trainando a sé famiglie, senior, ma anche e soprattutto giovani. Guardando un attimo al passato, l’estate 2024 – secondo una ricerca di Jfc – ha visto circa 6 milioni e 538mila di arrivi nelle aree alpine e appenniniche italiane (+0,8% rispetto all’anno precedente), generando un fatturato complessivo di 5 miliardi e 565 milioni di euro.
I dati per il 2025 sono ancora in elaborazione ma le motivazioni che spingono gli italiani a prediligere questo tipo di vacanza secondo Compass sono sempre le stesse: panorami considerati “rigeneranti, rilassanti, benefici” (19,9%), il “distacco dalla quotidianità e l’allontanamento dalle problematiche” (15,8%). Ma anche, per dirne un’altra, l’opportunità di “non usare l’auto” per qualche giorno. Tendenza confermata in una certa misura anche dal metamotore Skyscanner, secondo cui il 55% dei turisti sceglie la destinazione in base all’appeal della natura e al clima, mentre il 54% considera la cultura locale un fattore determinante.
E su questo le vette italiane hanno molto da offrire. Destinazioni, infatti, molto impegnate sul fronte della destagionaliz- zazione dell’offerta. In tal senso, l’mpegno è stato dichiarato in più occasioni anche da Anef, l’associazione nazionale esercenti funi- viari che rappresenta il 90% del mercato della mobilità su fune, con oltre 1.500 impianti in tutto il Paese, dalle Alpi agli Appennini, e che dagli anni Ottanta conosce bene la sfida dell’adattamento.
«La montagna è un valore trasversale, non è né di destra né di sinistra, ma è una comunità che dobbiamo tutelare e difendere e a cui dobbiamo dare l’opportunità di lavorare», ha affermato la presidente Valeria Ghezzi che a margine di Spazio Montagna, il summit “ministeriale” promosso dai gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia di Camera e Senato, che si è tenuto l’11 e il 12 aprile a La Thuile – Planibel Hotel di Th Group, ha detto: «I nostri impianti permettono di conoscere meraviglie della natura che altrimenti non sarebbe possibile ammirare». Non solo in inverno, ma anche in piena estate, ha sottolineato Ghezzi.
Vediamo allora le principali mete più apprezzate dell’arco alpino e degli Appennini. Partendo dalla Valle d’Aosta, Courmayeur dove i mesi estivi sono particolarmente piacevoli per il relax, l’aria buona, ma anche lo sport. Ed è proprio qui che il 4 il 5 giugno prossimo si terrà il convegno organizzato da Fondazione Montagna Sicura, dedicato alla creazione di uno spazio temporaneo dove raccogliere idee, sperimentazioni, proposte. Un tavolo a cui siederanno i rappresentati delle amministrazioni dei borghi valdostani, delle località dolomitiche, e i “vicini di casa” dell’Alta Savoia e della Svizzera.
Passando al Trentino va citata la Val di Sole, tra i gruppi montuosi dell’Adamello, della Presanella, delle Dolomiti di Brenta e del Monte Cevedale: vera e propria oasi naturale, attraversata dal fiume Noce e con oltre 100 piccoli laghi alpini godibili e altamente “instagrammabili”. Una meta perfetta per una vacanza all’insegna del relax e dello sport. Non da meno Merano e dintorni, in Alto Adige: da qui si parte per esplorare la Val Passiria alla scoperta di Castel San Zeno e Avelengo, ma anche il famoso Lago di Braies, oppure si può optare per le terme cittadine.
In Val Venosta c’è Solda, una località molto frequentata anche d’estate, a circa 1.900 metri d’altitudine. Paesaggi mozzafiato e natura incontaminata caratterizzano questa piccola lo- calità. Qui ci si gode il fresco la sera e di giorno si può optare per uno tra i numerosi percorsi escursionistici intorno al monte Ortles, il più alto delle Alpi Orientali. Non dimentichiamo la Valle Isarco, nel Sud Tirolo, a nord-est di Bolzano, ricca di piccoli e caratteristici borghi di montagna che offrono molti luoghi d’interesse artistico e culturale.
Tra le località montane in cui soggiornare piacevolmente durante l’estate c’è anche la Valtellina, in Lombardia. Una regione alpina ricca di paesaggi montani bellissimi, borghi incantevoli, tesori enogastronomici e terme che si possono scoprire anche a bordo del Trenino Rosso del Bernina, Patrimonio Mondiale Unesco.
Chiudiamo con la regina delle Dolomiti: Cortina d’Ampezzo e Auronzo di Cadore, in provincia di Belluno, noto per le cele- berrime Tre Cime di Lavaredo. Qui qualche dato c’è già, visto anche il grande interesse suscitato dalle non lontane Olimpiadi invernali 2026: «L’ottimo trend registrato per i prossimi mesi conferma quello che da tempo è emerso, ovvero che l’estate sulle Dolomiti vive una nuo- va età dell’oro», ha detto Stefano Pirro, presidente dell’associazione degli albergatori locali. «C’è molta curiosità attorno a Cortina. I turisti vogliono vedere dal vivo i luoghi che tra qual- che mese ospiteranno le gare. Quest’estate – ha concluso – sarà il primo vero banco di prova per ciò che ci attende da novembre in poi».