Continental ha le gomme sgonfie. E in Germania non è la sola

I 7mila licenziamenti già decisi in Continental non bastano: dovranno essere in totale 10mila entro il 2026. Anche Bosch taglia mentre ZF starebbe valutando la scissione completa della E-Division

Feb 23, 2025 - 20:58
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Continental ha le gomme sgonfie. E in Germania non è la sola

I 7mila licenziamenti già decisi in Continental non bastano: dovranno essere in totale 10mila entro il 2026. Anche Bosch taglia mentre ZF starebbe valutando la scissione completa della E-Division

Il piano di risparmi per 400 milioni di euro che avrebbe dovuto riguardare il biennio 2024 – 2025 annunciato sul finire del 2023 a quanto pare non basta a mettere a posto i conti di Continental, tra i principali produttori mondiali di pneumatici, sistemi di frenata e di controllo di stabilità del veicolo del panorama europeo.

NUOVI TAGLI IN CONTINENTAL

Emblema di una industria automobilistica, quella del Vecchio continente ma in particolar modo tedesca, che ha smesso di correre, il Gruppo di Hannover ha annunciato il taglio di circa 3 mila posti di lavoro nelle attività di Ricerca e Sviluppo della propria divisione attiva nella produzione di componentistica per auto.

TUTTI I NUMERI DELLA CRISI DI CONTINENTAL

L’attuale programma di ristrutturazione avviato sul finire del 2023 prevedeva già l’uscita di 7 mila lavoratori. Con la nuova comunicazione, quindi, che riguarda  il 10% delle posizioni in Ricerca e Sviluppo, i tagli raggiungono quota 10 mila unità che dovranno essere effettuati entro la fine del 2026.

GLI IMPIANTI PENALIZZATI

Da quello che si apprende, 1500 posti saranno tagliati nell’organico tedesco. In Germania, i licenziamenti saranno localizzati soprattutto presso i siti di Babenhausen e Francoforte, dove la forza lavoro subirà una riduzione, rispettivamente, del 12% e del 5%. Medesime misure riguarderanno anche gli impianti di Ingolstadt, Regensburg e Schwalbach.

Secondo alcune voci si avvierebbe persino alla chiusura l’impianto di Norimberga. Coinvolte nella spending review pure le filiali Elekrobit e Continental Engineering Services nelle quali verranno licenziate non meno di 900 persone, di cui 660 soltanto in Germania.

UN SETTORE SENZA ENERGIE

Nel pieno dello scorso autunno un’altra azienda tedesca ben nota agli automobilisti di tutto il mondo, Bosch, attiva nel settore della componentistica, aveva annunciato 5.500 licenziamenti in tutto il mondo. Di questi 3.800 localizzati in Germania.

Nel medesimo periodo anche ZF Friedrichshafen, azienda multinazionale tedesca produttrice di componenti per l’industria dei trasporti principalmente nota anche ai profani per essere stata fondata, nel 1915, da Ferdinand von Zeppelin (ideatore dei dirigibili) ha avviato un periodo ti tagli draconiani per ridurre la propria esposizione debitoria.

Secondo informazioni provenienti da ambienti aziendali e pubblicate dal quotidiano economico tedesco Handelsblatt, ZF – alle prese con la crisi più forte della sua storia ultrasecolare – starebbe valutando la scissione completa della divisione “Electrified Drive Technologies”, nota internamente anche come E-Division.