"Con Poste un primo rafforzamento di Tim"

Con l’arrivo di Poste come primo azionista di Tim il gruppo di tlc ha fatto un passo nel consolidamento, anche...

Apr 2, 2025 - 07:34
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"Con Poste un primo rafforzamento di Tim"

Con l’arrivo di Poste come primo azionista di Tim il gruppo di tlc ha fatto un passo nel consolidamento, anche se c’è altra strada da percorrere. È il messaggio dell’amministratore delegato del gruppo di tlc, Pietro Labriola, dopo l’operazione che sabato scorso ha portato la società guidata da Matteo Del Fante a salire al 24,8% del capitale con l’acquisto per 684 milioni del 15% da Vivendi che è sceso al 2,5 per cento. "Abbiamo avviato il primo pezzo. Quindi c’è ancora da fare", ha affermato Labriola parlando del nuovo ruolo di Poste Italiane a margine dell’inaugurazione della rete 5G nella metro A di Roma.

A proposito di una integrazione con Iliad, che il mercato scommette possa diventare preda di Tim, il manager si è limitato e rispondere che "in Europa, tutti quanti stanno dibattendo riguardo alla possibilità del consolidamento. Guardate in Francia, si parla di andare da 4 a 3 operatori. Quindi io auspico che a livello europeo il consolidamento venga accelerato". E in Italia l’idea è di scendere a 3 operatori. "Siamo contenti di avere un azionista di riferimento che vede la partecipazione in Tim come una partecipazione strategica e penso che sia importante per la nostra azienda e per il sistema Paese", ha sottolineato Labriola dopo l’intervista di lunedì al Tg1, quando aveva elencato i benefici che si prospettano per le due aziende e i loro clienti cui verranno offerti anche anche servizi finanziari, luce, gas e il cloud alle imprese. Le sinergie sono in prima battuta attese dagli analisti per Poste con l’addio, ormai tracciato, dalla rete di Vodafone.

Nel cda di ieri il tema dell’arrivo del gruppo che ha come azionista di riferimento lo Stato italiano, al posto della società francese della famiglia Bollorè, è stato solo accennato. La riunione, pur essendo la prima dopo la staffetta avvenuta nell’azionariato, è servita per trattare temi più ordinari e ad approvare in particolare i premi per i top manager nel 2025. Il punto dovrà essere votato dall’assemblea fissata per il 24 giugno. Difficile che l’appuntamento venga anticipato anche se Labriola ha osservato che "ci sono dei tempi tecnici per fare tutto". Una proposta se mai verrà fatta arriverà da Poste. Sarà il nuovo socio di riferimento, che punta ad arrivare al closing già a maggio, a chiedere almeno due posti in un consiglio attualmente di nove componenti. M.P.