Come costruire un portafoglio per incertezze a lungo termine e volatilità nel breve
I cambiamenti economici e la politica estera stanno guidando la volatilità del mercato con l’IA che continuerà a guidare gli utili aziendali, ma anche con i mercati privati chiamati a svolgere un ruolo chiave.A cura di Antonio Tognoli, Responsabile Macro Analisi e Comunicazione presso Corporate Family Office SIM

Ci siamo, oggi la BCE con tutta probabilità ridurrà il tasso sui depositi di ulteriori 25 bps, portandolo al 2.5%. Dato il contesto economico relativamente debole, continuiamo ad aspettarci tagli dei tassi da parte della BCE anche nei meeting di aprile, giugno e settembre, che porterebbero il tasso di deposito della BCE a raggiungere l’1,75% entro la fine dell'anno. Da seguire la conferenza stampa che seguirà il meeting, soprattutto per capire se la BCE continuerà a descrivere la politica monetaria come "restrittiva", e/o ci saranno cambiamenti nelle previsioni di inflazione a medio termine.
Vendite al dettaglio dell’Europa YoY di gennaio in uscita oggi alle 11:00 (stima +1.9%, invariato rispetto a dicembre). Richieste di sussidi settimanali alla disoccupazione USA in uscita alle 14:30 (stima 236k contro 242k della scorsa settimana), e costo unitario del lavoro QoQ del 4Q24 (stima +3% contro +0.5% del 3Q24).
Lettura finale del PIL dell’Italia YoY di febbraio rivista al rialzo (+0.6% da +0.5% della lettura flash), ma in forte calo le vendite al dettaglio MoM di gennaio (-0.4% contro +0.3% attese e +0.6% di dicembre). PMI servizi dell’Europa di febbraio leggermente più basso delle attese (50.6 punti contro 50.7 atteso) e in flessione rispetto a gennaio (51.3) e PMI composito in linea (50.2 punti).
Occupati ADP USA di febbraio, pari a 77k, in forte calo sia rispetto alle attese (141k), sia rispetto a dicembre (186k). PMI Servizi USA di febbraio, pari a 51 punti, più alto delle attese (49.7), ma in flessione rispetto ai 52.9 punti di gennaio. Più alto delle attese anche il PMI composito (51.6 punti contro 50.4 atteso e 52.7 di gennaio). In crescita e pari a 53.5 punti l’ISM non manifatturiero di febbraio (52.5 atteso e 52.8 di gennaio)
Come ci aspettavamo, i cambiamenti macro economici e quelli della politica estera stanno guidando la recente volatilità dei mercati. Ciò si aggiunge alle mega forze, cambiamenti strutturali come l'intelligenza artificiale (IA), che stanno plasmando le prospettive e possono portare a risultati diversi nel medio termine. Pensiamo che questo richieda di enfatizzare le visioni tattiche.
Siamo sempre convinti che l'IA continuerà a guidare la forza degli utili aziendali, soprattutto negli Stati Uniti, ma questo scenario sta diventando tuttavia più incerto. Siamo comunque pronti a cambiare direzione e vediamo i mercati privati svolgere un ruolo chiave in tutti gli orizzonti. Vediamo una trasformazione economica guidata da mega forze che potrebbe continuare a cambiare la tendenza a lungo termine. Ciò limita la convinzione nei segnali di valutazione a lungo termine perché è difficile determinare cosa sia una valutazione equa durante una trasformazione economica. Questa incertezza a lungo termine è aggravata quest'anno dall'incertezza politica a breve termine: l'incertezza della politica commerciale è salita al suo massimo in almeno 65 anni, riflettendo i titoli dei dazi statunitensi.
Come risponderanno gli investitori? Sicuramente con la flessibilità e l’agilità, magari assegnando una quota maggiore di rischio di portafoglio alle opinioni tattiche da sei a dodici mesi per smorzare la volatilità di breve periodo. Lo scenario base rimane per il momento ancorato ad utili aziendali statunitensi forti e che si ampliano insieme ai beneficiari dell'IA. Tuttavia, crediamo che gli investitori siano pronti a cambiare direzione, soprattutto si avranno maggiori dettagli sull'implementazione delle politiche commerciali relative ai dazi.
Nel medio termine, crediamo che gli investitori distribuiscano gli investimenti secondo la convinzione che nel lungo periodo le economie subiranno una trasformazione guidata da mega forze come l'intelligenza artificiale. Pensiamo che alcune delle opportunità più interessanti siano nei mercati privati, anche se questi non sono ovviamente immuni dall'incertezza a lungo termine.
Il capitale azionario delle infrastrutture, come le partecipazioni nei data center, si trova all'intersezione di diverse mega forze, tra cui l'attuale boom degli investimenti guidato dall'intelligenza artificiale. I fondi di private equity hanno lottato più che in passato a causa dei tassi di interesse più elevati. Tuttavia, poiché le valutazioni sono diminuite, i fondi attuali o futuri potrebbero trarne vantaggio. I mercati privati sono complessi, con rischi e volatilità elevati e non adatti a tutti gli investitori.
Il tema dell'intelligenza artificiale e i solidi utili ci danno una convinzione tattica maggiore nelle azioni statunitensi. Le valutazioni, soprattutto per la tecnologia, sembrano alte come nella bolla delle dot-com o nel picco degli anni '20 in base ad alcune metriche, come il rapporto ciclicamente corretto tra il prezzo delle azioni e la media decennale degli utili aziendali. Tuttavia, è più difficile sapere quale sia una valutazione ragionevole durante un periodo di trasformazione. Prendiamo la concentrazione nel settore tecnologico, dove le valutazioni tendono a essere più elevate, poiché gli investitori inseguono il tema dell'intelligenza artificiale. Anche una forte crescita degli utili potrebbe sostenere le valutazioni. Lo stiamo vedendo in prima persona: i ricavi di Nvidia per esempio sono aumentati di circa sei volte in soli due anni e la sua valutazione relativa è comunque scesa poiché la crescita degli utili ha superato l'impennata delle azioni.
Sebbene la solidità aziendale statunitense sia il nostro caso di base per ora, abbiamo visto le prospettive evolversi all'improvviso negli ultimi anni. Crediamo quindi che gli investitori siano pronti a cambiare rotta data l'incertezza dovuta alla trasformazione economica e alla politica statunitense attuale. Sebbene alcune delle informazioni in arrivo sulla politica statunitense siano state rumorose, ci aspettiamo che diventino presto un segnale concreto a cui adattarsi.
Come costruire un portafoglio che tenga conto di segnali insolitamente incerti a lungo termine e di un ambiente volatile a breve termine? Le azioni statunitensi sarebbero ancora la più grande allocazione del portafoglio, a nostro avviso. Tuttavia, l'allocazione complessiva alle azioni statunitensi sarebbe inferiore alle esposizioni di riferimento del mercato pubblico per fare spazio ai mercati privati. Tentando di riassumere, il tema dell'intelligenza artificiale e i solidi guadagni crediamo che mantengano tatticamente sovrappesati gli investitori sui titoli azionari statunitensi anche con un'elevata incertezza politica. Nel lungo termine, vediamo opportunità interessanti nei mercati privati che saranno fondamentali per finanziare la trasformazione.