Città che legge 2025, 900 Comuni in gara per finanziare turismo e cultura
Bando città che legge 2025, selezionati 900 comuni idonei per i finanziamenti, ma verranno premiati solo 36 progetti: cosa succede ora con la fase due del bando

Sono 900 i comuni selezionati dal Centro per il libro e la lettura nell’ambito della nuova edizione della qualifica Città che legge per il triennio 2024/2026. Una qualifica non solo simbolica, ma che apre la strada a concreti finanziamenti pubblici, destinati a rafforzare la promozione di eventi sul mondo del libro e della lettura, come strumenti fondamentali di crescita culturale, coesione sociale e sviluppo urbano.
Con la chiusura ufficiale del Bando, il focus ora si sposta tutto sui progetti esemplari che i comuni qualificati potranno presentare per accedere a una dotazione complessiva di 950mila euro, messa a disposizione dal Cepell – istituto autonomo del Ministero della Cultura – con l’obiettivo di premiare 36 iniziative virtuose su scala nazionale.
L’elenco dei Comuni selezionati
È stato pubblicato l’elenco dei 900 comuni selezionati dal Ministero della Cultura in tutta Italia. Entrare nella lista è una condizione necessaria per accedere ai futuri bandi Città che legge e ad altre iniziative nazionali. L’assegnazione avviene sulla base di requisiti precisi, tra cui:
- la presenza di biblioteche pubbliche attive;
- l’adesione a patti locali per la lettura;
- la partecipazione a iniziative nazionali come Il Maggio dei Libri o Libriamoci;
- la capacità dell’amministrazione comunale di pianificare azioni continuative per la promozione della lettura.
Il principio ispiratore del bando, realizzato in collaborazione con Anci, è chiaro: la lettura è un bene collettivo che va tutelato e promosso attraverso politiche pubbliche integrate, capaci di coinvolgere scuole, enti del terzo settore, istituzioni culturali e biblioteche.
Anche creando eventi che attirano viaggiatori e visitatori provenienti da altre parti del Paese. Non un gesto isolato, quindi, ma un ecosistema culturale locale che rafforzi il legame tra cittadini e territorio, favorendo la cittadinanza attiva, più inclusiva e consapevole.
Cosa succede ora: la fase 2 del bando
Con la pubblicazione dell’elenco ufficiale dei comuni qualificati, si apre la fase operativa del bando. I Comuni interessati sono chiamati a elaborare proposte progettuali capaci di distinguersi per qualità, innovazione e impatto sul territorio. I progetti saranno valutati da una commissione tecnica che premierà le 36 migliori idee.
Le proposte dovranno dimostrare la capacità di attivare circuiti culturali integrati, coinvolgendo attivamente biblioteche, istituti scolastici, associazioni culturali e altri soggetti del territorio.
Al centro ci saranno azioni di promozione della lettura rivolte a tutte le fasce d’età, con una particolare attenzione ai giovani, alle aree perifiche, ai soggetti fragili e alle comunità meno raggiunte dai tradizionali servizi culturali.
I progetti selezionati rappresenteranno delle best practice nazionali nella promozione della lettura, con modelli replicabili in altri contesti. L’obiettivo è creare un archivio virtuoso di esperienze locali da cui trarre ispirazione per costruire una cultura diffusa del libro e della lettura.
In questo senso, il bando si configura come una sfida progettuale per i Comuni, chiamati non solo a proporre iniziative puntuali, ma a delineare strategie coerenti e strutturate, che integrino la lettura nei programmi delle città.
Infatti, uno degli aspetti più significativi dell’iniziativa Città che legge è l’enfasi sulla collaborazione tra soggetti diversi. Non è la singola biblioteca o scuola a fare la differenza, ma la rete territoriale che si crea intorno al libro come strumento di dialogo e partecipazione. La costruzione di un patto locale per la lettura – requisito fondamentale per la qualifica – rappresenta in tal senso un potente volano per rafforzare i legami sociali e culturali di una comunità.