Prestiti per dipendenti pubblici e pensionati, come ottenere le offerte dedicate
Le principali soluzioni relative ai prestiti per dipendenti pubblici offerte dall'Inps e da Poste Italiane. Alcune offerte sono disponibili anche per i pensionati del privato

Sono numerose le offerte di prestiti per dipendenti pubblici, ancora al lavoro oppure a riposo, e ciascuna di esse è calibrata sulle specifiche esigenze di chi intende accedervi. Oltre alle agevolazioni previste da banche e finanziarie, è lo stesso Stato a erogare prestiti ai dipendenti pubblici, tramite i servizi dell’Inps.
Tutti i lavoratori e pensionati iscritti a gestioni previdenziali o assistenziali possono accedere a specifiche soluzioni. In questa sede passeremo in rassegna i servizi gestiti dall’Istituto e quelli erogati da Poste Italiane.
Piccolo prestito per iscritti alla Gestione unitaria
L’Inps concede piccoli prestiti a breve termine, nei limiti delle disponibilità finanziarie previste annualmente dal proprio bilancio, funzionali a coprire le esigenze familiari di:
- dipendenti pubblici e pensionati iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito);
- personale di Poste Italiane SpA in servizio iscritto alla Gestione Fondo Credito ex Ipost.
I requisiti:
- almeno un anno di servizio continuativo utile ai fini della pensione;
- retribuzione fissa e continuativa per l’intera durata del contratto;
- titolarità di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, oppure di un contratto di lavoro a tempo determinato non inferiore a 3 anni che permetta la concessione del prestito con durata estinguibile durante la durata del contratto di lavoro.
Possono essere richiesti importi pari a 1, 2, 3 o 4 mensilità nette di stipendio (o di pensione), rimborsabili rispettivamente in:
- 12 rate per i prestiti annuali;
- 24 rate per i prestiti biennali;
- 36 rate per i prestiti triennali;
- 48 rate per i prestiti quadriennali.
La prima rata di ammortamento viene trattenuta a partire dal secondo mese successivo a quello di erogazione della somma.
Sull’importo lordo della prestazione gravano:
- un tasso di interesse nominale annuo in relazione alla Gestione di appartenenza del richiedente;
- un’aliquota per spese di amministrazione dello 0,5%;
- un premio fondo rischi applicato per fasce di età alla scadenza e di durata del prestito, secondo la tabella indicata dall’Inps.
Prestiti pluriennali
I prestiti pluriennali si possono richiedere per esclusivamente per far fonte a documentate necessità personali o familiari, espressamente indicate dall’Inps. Possono richiedere i prestiti pluriennali:
- i dipendenti pubblici e i pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito Gdp);
- il personale di Poste Italiane SpA in servizio iscritto alla Gestione Fondo Credito ex Ipost.
Per quanto riguarda l’importo, la rata mensile non può superare un quinto dello stipendio o della pensione.
Il prestito può avere durata:
- quinquennale, da restituire in 60 rate mensili;
- decennale, da restituire in 120 rate mensili.
Per accedere alla prestazione, i dipendenti in servizio presso amministrazioni statali o enti locali, obbligatoriamente iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, e i dipendenti di Poste Italiane Spa in servizio iscritti alla Gestione Fondo Credito ex Ipost, devono:
- vantare 4 anni di anzianità di servizio utile ai fini pensionistici e quattro anni di contribuzione alla gestione di riferimento;
- essere in servizio con retribuzione fissa e continuativa all’atto di presentazione della domanda;
- essere titolari all’atto della domanda di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o di un contratto di lavoro a tempo determinato non inferiore a tre anni.
Prestito Small
Il prestito Small dell’Inps agli iscritti in servizio alla Gestione Assistenza Magistrale ex Enam consiste nell’erogazione di somme a:
- gli iscritti d’ufficio, come i dipendenti della scuola pubblica;
- gli iscritti a domanda, come gli insegnanti di scuole parificate e gli insegnanti di religione, a condizione che siano decorsi almeno 5 anni continuativi di contribuzione.
Gli iscritti, inoltre, non devono aver già in corso un piccolo prestito erogato dalla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
L’importo del prestito non può superare 2 mensilità nette dello stipendio attuale, comprensive degli assegni continuativi e fissi, escluse le voci variabili.
Il prestito Small è estinguibile in:
- 12 rate mensili consecutive, se la somma del prestito è pari allo stipendio netto di un mese;
- in 24 rate mensili consecutive, se la somma del prestito è pari allo stipendio netto di due mesi.
Non è consentito il cumulo con piccoli prestiti concessi da:
- altri enti;
- altre gestioni Inps, come la Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Prestiti per dipendenti pubblici di Poste Italiane
Per quanto riguarda i prestiti, Poste Italiane mette a disposizione una serie di prodotti ma solo due sono pensati espressamente per i dipendenti pubblici e parastatali – ossia chi lavora in enti che pur svolgono funzioni pubbliche ma sono sono autonomi rispetto all’amministrazione dello Stato.
Le caratteristiche di Quinto BancoPosta Dipendenti Pubblici:
- durata da 36 a 120 mesi;
- importo finanziabile fino ad un massimo di 150.000 euro;
- rimborso tramite trattenuta direttamente dallo stipendio.
Le caratteristiche di Quinto BancoPosta Dipendenti Parapubblici:
- durata da 36 a 120 mesi;
- importo finanziabile fino ad un massimo di 60.000 euro;
- rimborso tramite trattenuta direttamente dallo stipendio.
Cessione del quinto della pensione
La cessione del quinto della pensione è un prestito che il pensionato (sia ex lavoratore pubblico che non) può ottenere da una banca o da un intermediario finanziario, rimborsabile attraverso un addebito automatico mensile che l’Inps effettua sulla sua pensione.
La cessione del quinto può essere chiesta dai titolari di tutte le pensioni, a eccezione di:
- assegni e pensioni sociali;
- invalidità civili;
- assegni mensili per l’assistenza ai pensionati per inabilità;
- assegni di sostegno al reddito (Vocred, Vocoop, Voeso, Cred27, Coop28);
- assegni al nucleo familiare;
- pensioni con contitolarità per la quota parte non di pertinenza del soggetto richiedente la cessione;
- prestazioni di esodo ex art. 4, commi 1-7 ter, legge 28 giugno 2012, n. 92;
- Ape Sociale.
Per ottenere un prestito con cessione del quinto della pensione, il pensionato deve prima richiedere personalmente, presso una qualsiasi sede Inps, la comunicazione di cedibilità della pensione, un documento in cui viene indicato l’importo massimo della rata del prestito.
Tale documento va quindi consegnato alla banca o alla società finanziaria con cui si andrà a stipulare il contratto di finanziamento. La durata del contratto di prestito non può superare 10 anni ed è obbligatoria la copertura assicurativa. La rata dipende dall’importo della pensione.
Fondo Rischi
Il Fondo Rischi dell’Inps consiste in un rimborso della quota capitale dei prestiti erogati ai pensionati da banche e intermediari finanziari convenzionati nel caso in cui:
- tali pensionati siano deceduti prima dell’estinzione del prestito;
- l’assicurazione premorienza sia stata garantita dal Fondo di Previdenza e Credito dell’ex Inpdap (Fondo Rischi);
- i pensionati siano iscritti a una delle gestioni previdenziali dell’ex Inpdap o dell’Inps.
Nel momento in cui si decida di accedere al servizio, banche e intermediari finanziari devono trasmettere online all’Inps, attraverso il portale dedicato le eventuali informazioni relative al decesso del contraente oltre a tutta la documentazione contrattuale. Espletate tutte le verifiche, viene disposta la liquidazione del capitale residuo garantito dal Fondo.