Christine Lagarde, presidente Bce: “Ci sono le condizioni per la ripresa dell’Eurozona. Crescita modesta nel 2024 ma calo dell’inflazione e credito più accessibile favoriranno la ripresa”
Per la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, nonostante le difficoltà economiche europee e la “crescita modesta” raggiunta nel 2024, “le condizioni per una ripresa restano presenti”. Lo afferma nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo. “Sebbene la produzione si sia stagnata nel quarto trimestre – dice Lagarde – è stata […] L'articolo Christine Lagarde, presidente Bce: “Ci sono le condizioni per la ripresa dell’Eurozona. Crescita modesta nel 2024 ma calo dell’inflazione e credito più accessibile favoriranno la ripresa” proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Per la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, nonostante le difficoltà economiche europee e la “crescita modesta” raggiunta nel 2024, “le condizioni per una ripresa restano presenti”. Lo afferma nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo.
“Sebbene la produzione si sia stagnata nel quarto trimestre – dice Lagarde – è stata comunque dello 0,9% superiore rispetto alla fine del 2023. Le indagini indicano che il settore manifatturiero continua a contrarsi, mentre l’attività nei servizi è in espansione. La fiducia dei consumatori è fragile e, nonostante l’aumento dei redditi reali, le famiglie esitano a spendere di più. Tuttavia, le condizioni per una ripresa restano presenti. Un solido mercato del lavoro e redditi più alti dovrebbero rafforzare la fiducia dei consumatori e consentire un aumento della spesa. Un credito più accessibile dovrebbe sostenere i consumi e gli investimenti nel tempo. Anche le esportazioni dovrebbero favorire la ripresa con la crescita della domanda globale, sebbene ciò dipenda dall’evoluzione delle politiche commerciali internazionali”, anche se questo dipenderà da come evolve la politica commerciale globale.
A gennaio l’inflazione si è attestata al 2,5%, sviluppo in linea con le previsioni, ricorda Lagarde. “L’inflazione di fondo è rimasta al 2,7% negli ultimi mesi, con un andamento stabile sia nei servizi che nei beni. La crescita salariale si sta moderando come previsto, sebbene rimanga elevata, mentre i profitti stanno in parte ammortizzando l’impatto degli aumenti salariali sull’inflazione. L’inflazione dovrebbe tornare al nostro obiettivo del 2% a medio termine nel corso di quest’anno”, ma esistono rischi sia al rialzo che al ribasso, con eventuali frizioni nel commercio globale che “renderebbero più incerto lo scenario inflazionistico” nell’Eurozona.
Questi e altri gli elementi per cui all’ultima riunione di gennaio la Bce ha deciso di ridurre i tassi di riferimento di 25 punti base, spiega la presidente.
“In particolare – aggiunge – il processo disinflazionistico nell’area dell’euro è ben avviato. La maggior parte delle misure di inflazione di fondo suggerisce che l’inflazione si stabilizzerà intorno al nostro obiettivo su base sostenibile. E mentre le condizioni di finanziamento rimangono rigide, i nostri recenti tagli ai tassi stanno gradualmente rendendo il credito meno costoso”.
La Bce è “determinata” a garantire che l’inflazione si stabilizzi in modo sostenibile all’obiettivo del 2% nel medio termine, spiega Lagarde, promettendo di seguire un approccio “basato sui dati, valutando la situazione riunione per riunione, senza impegnarci preventivamente su un percorso specifico dei tassi”.
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