Chi guiderà il Polo della subacquea? Fatti e nomi
Dopo l'inaugurazione a fine 2023, il Polo nazionale della dimensione subacquea di La Spezia - centro sotto l’egida della Marina Militare con Leonardo e Fincantieri protagonisti in prima linea - potrebbe essere presto guidato da Giuseppe Giordo, secondo La Stampa. Eppure Giordo uscì da Fincantieri e Leonardo in maniera tumultuosa

Dopo l’inaugurazione a fine 2023, il Polo nazionale della dimensione subacquea di La Spezia – centro sotto l’egida della Marina Militare con Leonardo e Fincantieri protagonisti in prima linea – potrebbe essere presto guidato da Giuseppe Giordo, secondo La Stampa. Eppure Giordo uscì da Fincantieri e Leonardo in maniera tumultuosa
Giuseppe Giordo, ex dg Fincantieri, al timone del Polo della subacquea? È quanto ha ipotizzato oggi La Stampa.
Inaugurato nel dicembre 2023 alla Spezia alla presenza dei ministri Crosetto e Musumeci, il Polo nazionale della dimensione subacquea è il centro sotto l’egida della Marina Militare che mette a disposizione gli spazi del Centro di supporto e sperimentazione navale. Sarà incubatore delle tecnologie per la sicurezza del dominio sottomarino con le sue infrastrutture critiche, dalle dorsali dei dati ai gasdotti.
Un ruolo di primo nel polo subacqueo è ricoperto dai due colossi nazionali della difesa: Fincantieri e Leonardo, in qualità entrambe di capo-filiera del settore underwater. In questo progetto proprio il gruppo cantieristico di Trieste è in prima fila come potenziale “aggregatore” del Polo. Fare sistema in Italia per creare un ecosistema in grado di sfruttare l’economia del subacqueo che secondo l’amministratore delegato di FIncantieri, Pierroberto Folgiero, vale 420 miliardi di giro d’affari tra il 2024 e il 2030.
E allora perché alla guida del polo nazionale della subacquea ci sarà proprio un ex manager delle due partecipate statali, silurato – in tempi diversi – da entrambe?
Tutti i dettagli.
GIUSEPPE GIORDO VERSO LA NOMINA NEL POLO NAZIONALE DELLA SUBACQUEA
Giordo è stato direttore generale della divisioni navi militari di Fincantieri fino al 2022, quando fu indagato per la vicenda legata alla vendita di navi e aerei alla Colombia che aveva coinvolto anche D’Alema e Profumo.
il caso che vede protagonista l’ex premier Massimo D’Alema in qualità di mediatore nella vendita da 4 miliardi di euro di mezzi militari alla Colombia da parte di Fincantieri e Leonardo.
Ora Giuseppe Giordo, incassata da qualche giorno l’archiviazione dell’inchiesta, torna alla carica secondo La Stampa grazie anche ad alcune sponde nella Lega, ha aggiunto il quotidiano del gruppo Gedi.
L’INCHIESTA COLOMBIA GATE
A inizio giugno 2023, su disposizione della Procura di Napoli, la Digos partenopea aveva effettuato una serie di perquisizioni nelle abitazioni e negli uffici romani di Alessandro Profumo (in qualità di amministratore delegato di Leonardo all’epoca dei fatti contestati che risalgono a una data prossima al 27 gennaio 2022), dell’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema, di Giuseppe Giordo, ex direttore del settore Navi di Fincantieri, e di Gherardo Gardo, nella veste di contabile di D’Alema.
Oltre ai quattro citati, nell’inchiesta sulla compravendita di navi e aerei alla Colombia erano indagati anche Umberto Claudio Bonavita, Francesco Amato, Emanuele Caruso e Giancarlo Mazzotta.
L’ipotesi di reato per tutti e gli otto indagati era corruzione internazionale aggravata. La forma aggravata viene contestata gli indagati in quanto il reato sarebbe stato commesso con l’ausilio di un gruppo criminale organizzato attivo in diversi Stati, tra cui Italia, Usa, Colombia e anche in altri.
Come riportato lo scorso febbraio dal quotidiano La Verità, che aveva seguito in maniera dettagliata la vicenda, l’inchiesta è stata archiviata per tutti gli indagati.
L’USCITA DA FINCANTIERI…
Era marzo 2022, prima ancora della realizzazione del polo della subacquea, quando il gruppo della cantieristica navale di Trieste guidato allora dal Giuseppe Bono aveva deciso di sospendere temporaneamente Giuseppe Giordo dall’incarico di responsabile della Divisione Navi Militari.
Su Giordo, entrato in Fincantieri nel 2019 vantando un’esperienza trentennale nel settore della difesa e dell’aeronautica, pesava infatti la vicenda Colombiagate, esplosa nel marzo 2022.
Tuttavia, il 9 maggio 2022, Bono nomina ufficialmente Dario Deste in qualità di Dg del business Navi militari, incarico che ricopre attualmente.
…E L’USCITA DA LEONARDO
In realtà, per il manager trevigiano, quella da Fincantieri non era la prima uscita repentina.
Nel marzo 2015, il cda di Leonardo (all’epoca ancora gruppo Finmeccanica) guidato dall’allora ad Mauro Moretti aveva rinnovato il board di Alenia Aermacchi confermando la successione a Giuseppe Giordo, fino a quel momento ad di Alenia Aermacchi, di Filippo Bagnato.
GIORDO PROTAGONISTA ANCHE DEL VALZER DELLE NOMINE DEI VERTICI DELLE PARTECIPATE DI
Tornando alla primavera del 2022, la vicenda Colombiagate si era colorata di un tempismo amaro visto il giro di nomine per i vertici delle partecipate di Stato.
All’epoca l’allora governo Draghi doveva procedere al rinnovo del vertice di Fincantieri e tra i possibili candidati per l’incarico di amministratore delegato figurava proprio il nome di Giordo. A Giuseppe Bono succederà infatti Pierroberto Folgiero, nominato nel maggio 2022 e attuale ceo del colosso navale.
Ma Giordo era stato già anche protagonista dei totonomine nelle tornate precedenti, quando il suo nome echeggiava per la guida dell’ex Finmeccanica, oggi Leonardo.
Come ricordava nel 2015 The Meditelegraph, Giuseppe Giordo “fu anche candidato alla guida di piazza Monte Grappa, prima che il governo gli preferisse l’ingegnere delle Ferrovie” Mauro Moretti nel 2014.
Dopodiché, ci riprova anche nella tornata successiva. Nel maggio 2019 La Notizia ricostruiva infatti che “nel 2019 in corsa per la carica di numero uno di Leonardo c’è anche Giuseppe Giordo, di recente uscito dal gruppo ceco dell’industria aeronautica Aero Vodochody”.
Niente da fare in ogni occasione.
E ora che nella primavera 2025 si riapre il valzer delle nomine per i nuovi vertici delle società partecipate statali, per Giordo si profila un altro incarico ambito.
In particolare, secondo il quotidiano torinese, aspirerebbe “a entrare nella nuova fondazione che governa il polo della dimensione subacquea”.
L’UNDERWATER FULCRO DEL BUSINESS DI FINCANTIERI
Dimensione subacquea che vede l’ex datore di lavoro di Giordo Fincantieri assolutamente in prima linea.
Fino a poco tempo fa l’underwater sembrava un tema un po’ futuristico, ora è diventato un macro-trend di dominio pubblico ed è chiaro a tutti che la minaccia ormai viaggia sott’acqua” spiegava Pierroberto Folgiero, ad e dg di Fincantieri, in un’intervista di inizio anno al Sole 24 Ore, all’indomani dell’acquisizione della linea di business Underwater Armaments & Systems di Leonardo.
In quell’occasione, il numero di uno Fincantieri aveva illustrato anche il “Polo tecnologico della subacquea” interno al gruppo che coordinerà “organizzativamente tutte le attività collegate all’underwater e dovrà far lavorare insieme le nostre aziende che hanno adiacenze e dovrà essere focalizzato sullo sviluppo del business e dei prodotti” garantendo “nel breve e medio-lungo termine, volumi, ricavi e margini significativi”.
Ma, come già detto, oltre il Polo tecnologico della subacquea, Fincantieri sarà in prima linea anche nel Polo nazionale della subacquea sorto a La Spezia. Quest’ultimo potrebbe quindi essere guidato da un ex manager (la cui dipartita non fu proprio riguardosa) di Fincantieri.