ChatGPT dice che un papà ha ucciso i suoi figli, ma non è vero: OpenAI denunciata

Un uomo norvegese ha dichiarato di essere rimasto inorridito nello scoprire che ChatGPT aveva falsamente affermato che lui aveva ucciso i suoi stessi figli. Secondo una denuncia presentata giovedì dal gruppo europeo per i diritti digitali Noyb, Arve Hjalmar Holmen ha deciso di vedere quali informazioni ChatGPT avrebbe fornito cercando il proprio nome. È rimasto scioccato quando il chatbot ha risposto con affermazioni false, sostenendo che doveva scontare 21 anni di carcere come criminale condannato per aver ucciso due dei suoi figli e tentato di uccidere il terzo, ha dichiarato Noyb in un comunicato stampa.

La storia dell'orrore inventata da ChatGPT ha immaginato eventi mai accaduti e li ha mescolati a dati personali reali, come il vero numero e il genere dei figli di Holmen, compreso il nome della città natale, il tutto con un bella dose di informazioni false.

Secondo la denuncia, il chatbot, combinando la "falsa accusa di omicidio e incarcerazione" con elementi reali della vita personale dell'uomo norvegese, avrebbe violato i requisiti di accuratezza dei dati stabiliti dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). Holmen, infatti, non avrebbe potuto correggere facilmente le informazioni, come richiesto dal regolamento.

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