Certificazione Unica 2025 in scadenza il 17 marzo: ultime istruzioni e novità per imprese e lavoratori

Trasmissione della Certificazione Unica 2025 entro il 17 marzo: modelli, istruzioni e novità su adempimenti, diritti e doveri per PMI e lavoratori.

Mar 11, 2025 - 12:34
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Certificazione Unica 2025 in scadenza il 17 marzo: ultime istruzioni e novità per imprese e lavoratori

Conto alla rovescia per la trasmissione 2025 della Certificazione Unica (CU) da parte dei sostituti d’imposta con l’attestazione dei redditi annuali percepiti da dipendenti e autonomi e delle ritenute fiscali applicate e versate.

Il termine di scadenza per l’invio telematico della CU 2025 è fissato al 17 marzo, con alcune novità per il 2025 tra cui l’esenzione per i lavoratori in regime forfettario e l’introduzione di nuove voci nella certificazione per fringe benefit e il “Bonus Natale” una tantum.

modelli dichiarativi 2025, ordinario e sintetico, sono disponibili online, assieme alle istruzioni di compilazione.

CU 2025: adempimenti per le imprese

Le imprese e i datori di lavoro pubblici e privati (compresi gli enti della PA) sono tenuti a trasmettere la Certificazione Unica 2025 all’Agenzia delle Entrate per tutti i redditi erogati nel 2024. Sono obbligati a indicare nella CU anche le provvigioni, le indennità e i benefici fiscali percepiti dai dipendenti, come i bonus natalizi e fringe benefit.

La CU, che include quindi tutti i redditi da lavoro dipendente, autonomo e gli altri redditi erogati, deve essere inviata telematicamente con le consuete modalità di trasmissione ed il ricorso ai canali ufficiali messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, come il portale Fisco Online o tramite i sistemi di invio telematico per i professionisti o intermediari fiscali.

Online ci sono anche i software di compilazione e di controllo. messi a disposizione gratuitamente dall’AdE.

Il termine di scadenza 2025 per l’invio delle certificazioni è lunedì 17 marzo, in formato sintetico ai lavoratori e in formato ordinario all’Amministrazione finanziaria.

Obblighi per i sostituti d’imposta

I sostituti d’imposta (aziende e pubbliche amministrazioni, comprese INAIL e INPS) sono tenuti a trasmettere la Certificazione Unica per tutti i redditi di lavoro dipendente e assimilati (comprese borse di studio, pensioni, rendite, prestazioni assistenziali, ecc.), i redditi di lavoro autonomo non abituale e i redditi diversi.

Questo obbligo si estende anche agli enti previdenziali per la parte di compenso erogato ai lavoratori autonomi non professionisti.

Le novità 2025 per la Certificazione Unica

Il modello 2025 della Certificazione Unica presenta alcune novità importanti rispetto agli anni precedenti.

Esenzione per i Forfettari

Per il 2025, i lavoratori in regime forfettario non sono obbligati a compilare la Certificazione Unica né a comunicarla all’Agenzia delle Entrate. Questo perché la loro imposizione fiscale è già tracciata dalle fatture elettroniche.

Queste Partite IVA sono tutte soggette dal 2024 all’obbligo di fatturazione elettronica e quindi non è necessaio una ulteriore comunicazione dei ricavi o compensi percepiti.

Fringe benefit, detassazioni e bonus

Le aziende devono includere nel modello CU anche le indennità accessorie come i fringe benefit (che lo scorso anno hanno incamerato una serie di novità) e le indennità una tantum (come il Bonus Natale da 100 euro erogato a dicembre scorso agli aventi diritto) ricevuti dai dipendenti, tenendo quindi conto delle varie novità previste dalla Legge di Bilancio 2025 ( compresa la detassazione per il settore turistico).

Inoltre, nella CU andranno riportati in campi differenti i fringe benefit concessi fino a mille euro per tutti i dipendenti e quelli concessi fino a 2mila euro per i dipendenti con figli a carico. Questi benefici sono stati inclusi nei campi 474 e 475 della Certificazione Unica 2025, insieme ai premi di risultato, indicati nei campi 580, 581, 600 e 601.

Integrazione per i Frontalieri

La Certificazione Unica 2025 prevede l’inserimento delle nuove voci relative ai lavoratori frontalieri, alla luce degli aggiornamenti sui trattati fiscali internazionali.

In base all’accordo contro le doppie imposizioni siglato tra Italia e Svizzera, il reddito da lavoro dipendente erogato ai frontalieri è tassato nello Stato in cui è prestata l’attività lavorativa, con ritenuta alla fonte dell’80% ai fini Irpef e imposte locali; dal 2025 nella CU è più esteso lo spazio per le informazioni sui percipienti esteri.

Sportivi: riduzione codifiche

La disciplina relativa al lavoro classificato come “sportivo” ha visto una riduzione delle codifiche rispetto alla Certificazione Unica dell’anno precedente. Questo cambiamento si inserisce nella riforma del settore sportivo, con l’intento di semplificare la gestione fiscale per gli atleti e le federazioni.

CIN affitti brevi

Un’altra novità riguarda l’introduzione del Codice identificativo nazionale (CIN) relativo alle locazioni brevi, che dovrà essere inserito nel modello CU 2025, in risposta alle normative introdotte per la regolamentazione del settore.

Assegno Unico e altri benefici

La CU 2025 include una sezione (campi da 791 a 805) relativa ai beneficiari dell’Assegno Unico e Universale riconosciuto dall’INPS alle famiglie con figli a carico. Questo aggiornamento garantisce una maggiore trasparenza nel calcolo dei redditi e nella dichiarazione dei benefici ricevuti.

Nuovi codici per Impatriati

Le modifiche al regime agevolativo per i lavoratori impatriati (articolo 5, Dlgs n. 209/2023) hanno comportato l’introduzione di nuovi codici identificativi nella Certificazione Unica 2025, per facilitare la gestione delle agevolazioni fiscali destinate ai lavoratori che rientrano in Italia dopo un periodo di lavoro all’estero.

Imposta sostitutiva per i Sanitari

Un’altra novità riguarda l’introduzione di campi 671-673 per la determinazione dell’imposta sostitutiva del 15% sui compensi erogati al personale sanitario impegnato nelle prestazioni aggiuntive per il taglio delle liste d’attesa (articolo 7, commi 1 e 2 del Dl n. 73/2024).