Carceri, a Sollicciano incontri intimi autorizzati, ammessi coniuge o convivente

Il progetto di Firenze vale anche per Brescia, Trento, Civitavecchia, Bologna, quello di Secondigliano a Napoli. I criteri saranno disciplinati da una serie di prassi e verifiche. I numeri dei colloqui potranno sostituire gli stessi di quelli visivi periodicamente concessi

Apr 11, 2025 - 18:35
 0
Carceri, a Sollicciano incontri intimi autorizzati, ammessi coniuge o convivente

Firenze, 11 aprile 2025 – Nel carcere di Sollicciano saranno ammessi incontri intimi per i carcerati. Potrà essere ospitato il o la convivente o coniuge, anche più di una volta al mese. Secondo una serie di criteri.

Si tratta del diritto alla sessualità dei detenuti, che il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) riconosce dunque alle persone recluse con questa importante novità. Il progetto per il momento è per il carcere di Sollicciano ma anche per quelli di Brescia, Trento, Civitavecchia, Bologna, quello di Secondigliano a Napoli. 

In carcere, i criteri per questo tipo di incontri saranno disciplinati da una serie di prassi e verifiche. Ad usufruire di questo tipo di incontri potranno essere soltanto il coniuge o la persona stabilmente convivente del detenuto, in diversi casi anche più di una volta al mese. I numeri dei colloqui potranno sostituire gli stessi di quelli visivi periodicamente concessi e dureranno al massimo due ore.

Garantire la privacy di due persone in quei momenti, e contemporaneamente la sicurezza dell'istituto, sarà uno degli aspetti più delicati: la camera degli incontri, arredata con un letto e servizi igienici e senza la possibilità di chiusura dall'interno, sarà sorvegliata soltanto all'esterno dal personale di Polizia penitenziaria adeguatamente equipaggiato per il controllo dei detenuti e delle persone ammesse ai colloqui intimi.

La priorità sarà data ai detenuti che non hanno permessi premio, né altri benefici penitenziari che consentano di coltivare i rapporti affettivi all'esterno. Inoltre in questo senso saranno privilegiati i detenuti, compresi gli imputati, che a parità di condizioni con altri devono espiare pene più lunghe e che sono in stato di privazione della libertà da più tempo.

Sulla concessione peseranno anche la buona condotta, puntando a valutare anche eventuali motivi di sicurezza che potrebbero portare all'esclusione dalla possibilità di avere gli incontri intimi, così come questo beneficio non sarà accessibile per coloro che sono in regime di 41-bis, per chi viene sorpreso tra le sbarre con sostanze stupefacenti, telefoni cellulari oppure oggetti atti a offendere.