Campi Flegrei, De Luca chiede 500 milioni dopo i terremoti

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha chiesto 500 milioni di euro al Governo per la messa in sicurezza dei Campi Flegrei e dei luoghi colpiti dal terremoto.

Mar 20, 2025 - 08:46
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Campi Flegrei, De Luca chiede 500 milioni dopo i terremoti

L’area dei Campi Flegrei è di nuovo sotto pressione sismica e rimane l’allerta gialla sul territorio. Dopo la fortissima scossa di magnitudo 4.4 registrata nella notte tra il 12 e il 13 marzo 2025, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha chiesto al Governo lo stanziamento urgente di 500 milioni di euro per la messa in sicurezza dell’area.

Una richiesta che il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha accolto, riconoscendo la gravità della situazione.

Il bradisismo accelera: servono soldi per la messa in sicurezza

Secondo il Centro studi di Unimpresa, l’investimento necessario per proteggere gli edifici pubblici e privati dei comuni più esposti (Pozzuoli, Bacoli e Napoli) ammonta a 500 milioni di euro.

Negli ultimi anni, i terremoti più intensi hanno già causato danni strutturali ed economici ingenti.

Nel solo mese di febbraio 2025 sono stati registrati ben 1.813 terremoti nella zona, con epicentri localizzati tra Pozzuoli, Agnano, Bagnoli e l’area Solfatara-Pisciarelli.

Il fenomeno è strettamente legato al bradisismo, il sollevamento del suolo causato dall’attività vulcanica sotterranea dei Campi Flegrei.

Dall’ultimo rilevamento, il suolo si è innalzato di 140 cm rispetto al 2005, con una crescita di circa 3 cm al mese. Solo nel 2024 si è registrato un aumento di 22 cm, una tendenza che preoccupa i geologi.

Il vulcanologo Giuseppe De Natale (INGV) ha avvertito che il rischio sismico potrebbe aggravarsi:

Si può arrivare fino a una magnitudo 5, che sarebbe 10 volte più forte rispetto al terremoto del 12 marzo.

Una prospettiva che rende urgente quindi il nuovo piano di prevenzione strutturale da 500 milioni, che prevede:

  • l’adeguamento antisismico degli edifici residenziali;
  • il consolidamento delle infrastrutture pubbliche;
  • il potenziamento della rete di monitoraggio del bradisismo;
  • sistemi di allarme tempestivo per la popolazione.

Le risorse stanziate dalla Legge di Bilancio 2025 non bastano

La Legge di Bilancio 2025 ha previsto 100 milioni di euro per interventi di sicurezza, da distribuire in 20 milioni annui dal 2025 al 2029. Ma il governatore De Luca ritiene che questi fondi non siano adeguati alla portata del rischio.

Per questo ha chiesto al governo Meloni un intervento straordinario con un finanziamento immediato di 500 milioni di euro, attenendosi alle stime di Unimpresa.

Il governatore ha anche chiesto che i mutui delle persone che sono attualmente senza casa vengano sospesi, così da poter andare incontro a chi è in forti difficoltà, in attesa che l’emergenza rientri.

Ma su questa richiesta non ha ancora ricevuto risposta da parte del governo Meloni, nonostante il presidente della Regione Campania abbia lanciato diversi appelli negli scorsi giorni.

Campi Flegrei, ancora terremoti in arrivo nell’area?

Intanto, gli esperti non escludono nuovi episodi di bradisismo nei prossimi mesi. Il flusso di Co2 dal suolo nell’area della Solfatara, infatti, si mantiene su valori molto elevati (5.000 tonnellate al giorno).

Tale dato è da interpretare come un segnale che conferma l’intensa attività geotermica sotterranea. Vuol dire che il rischio che i danni siano maggiori del previsto – specie se non si attivano misure di prevenzione – è concreto e reale.

La popolazione locale vive con la paura di nuove scosse, mentre le istituzioni cercano di bilanciare sicurezza e sviluppo economico.

Il finanziamento richiesto da De Luca potrebbe fare la differenza tra una gestione ordinaria dell’emergenza e un piano di prevenzione efficace. Ma il tempo stringe e la terra continua a tremare.