Bper, il governo non esercita il Golden Power per Ops su Popolare di Sondrio: via libera senza condizioni
L’esecutivo ha deciso di non esercitare il Golden Power sull'Ops di Bper per Banca Popolare di Sondrio, dando via libera all'operazione L'articolo Bper, il governo non esercita il Golden Power per Ops su Popolare di Sondrio: via libera senza condizioni proviene da FIRSTonline.


Doppio semaforo verde dal governo per il risiko bancario, ma con due pesi e due misure. L’esecutivo ha scelto di non esercitare il Golden Power sull’Ops di Bper per Banca Popolare di Sondrio, lasciando strada libera all’aggregazione. Diversa, invece, la posizione assunta sull’offerta di Unicredit per Banco Bpm: il via libera è arrivato, ma vincolato a condizioni precise, tra cui l’uscita dal mercato russo e il mantenimento degli sportelli.
Nel frattempo, l’assemblea dei soci di Bper ha approvato ieri (venerdì 18 aprile) a larga maggioranza la proposta del Cda di procedere con un aumento di capitale finalizzato a sostenere l’offerta. La decisione prevede anche la modifica dello statuto societario, pur restando subordinata al via libera delle autorità di vigilanza.
La Popolare di Sondrio fa muro: “Avanti da indipendenti”
Dall’altra parte, Banca Popolare di Sondrio conferma la sua posizione: l’Ops non convince e la banca punta a mantenere la propria autonomia. La linea sarà ribadita anche in occasione dell’assemblea degli azionisti, fissata per il 30 aprile.
“Banca Popolare di Sondrio, nella sua dimensione di banca dei territori, oggi tra le più importanti nel nostro Paese, ha mostrato coi comportamenti e coi numeri che si può competere in un sistema finanziario integrato senza dimenticare le molteplici dimensioni locali in cui si opera – ha dichiarato il direttore generale e consigliere delegato di Banca popolare di Sondrio, Mario Alberto Pedranzini –. Il nostro nuovo Piano industriale è costruito su questa consapevolezza: avanti a modo nostro, perché questa nostra fisionomia non è, come forse qualcuno superficialmente crede, un vezzo fuori dal tempo, bensì un fattore costitutivo del nostro successo imprenditoriale e finanziario”.
L’Antitrust accende i riflettori sull’operazione
Sul tavolo resta aperta anche la partita con l’Antitrust. Lo scorso 14 aprile, l’Autorità Garante della Concorrenza ha avviato un’istruttoria per valutare l’impatto dell’operazione, segnalando possibili criticità per la concorrenza nei mercati locali.
Sarà quindi necessario, secondo l’Antitrust, “procedere a ulteriori approfondimenti istruttori, al fine di valutare se l’operazione sia suscettibile di ostacolare in modo significativo la concorrenza effettiva nei mercati locali degli impieghi alle famiglie produttrici-piccole imprese delle province di Varese, Como e Pavia”.