Bonus Giovani e Bonus Donne, guida ai requisiti

Requisiti, scadenze, importi e durata degli incentivi per assunzione di giovani e donne fino al 31 dicembre 2025: come funzionano i Bonus del DL Coesione.

Mag 12, 2025 - 11:31
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Bonus Giovani e Bonus Donne, guida ai requisiti

Da alcune settimane, le imprese posso finalmente utilizzare gli incentivi alle assunzioni di giovani e donne previsti dal Decreto Coesione (DL 60/2024). In entrambi i casi si tratta di esoneri contributivi al 100% destinati ai datori di lavoro privati. Il Bonus Donne può durare 12 o 24 mesi a seconda dei requisiti della lavoratrice ed è riconosciuto fino a un massimo di 650 euro mensili, il Bonus Giovani dura 24 mesi e può arrivare a 500 euro, che salgono a 650 euro nella ZES del Mezzogiorno.

Vediamo schematicamente i dettagli sulle agevolazioni, con l’aiuto della presentazione predisposta dal Ministero del Lavoro.

Come funziona il nuovo Bonus Giovani

Il Bonus Giovani, disciplinato dall’articolo 22 del Decreto Legge 60/2024, incentiva le assunzioni a tempo indeterminato (oppure le trasformazioni dei contratti a termine in tempo indeterminato) di lavoratori che non hanno ancora compiuto il 35esimo anno di età. Oltre a quello anagrafico, il requisito fondamentale è che il giovane non sia mai essere stato precedentemente occupato a tempo indeterminato.

L’assunzione deve avvenire entro il 31 dicembre 2025 e, a seconda del luogo in cui si trova la sede di lavoro, cambiano importi massimi e validità temporale dell’agevolazione.

Per i giovani ovunque residenti, l’esonero massimo è di 500 euro su base mensile e il contratto deve partire in una data compresa dal primo settembre 2024 e il 31 dicembre 2025. Se però la sede di lavoro è nell’area ZES (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna), l’assunzione deve avvenire dal 31 gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 e il rapporto di lavoro non può essere già in corso nel momento dell’avvio della procedura INPS.

Nei sei mesi precedenti l’assunzione, il datore di lavoro non deve aver effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o a licenziamenti collettivi nella medesima unità operativa o produttiva. La domanda si presenta in via telematica all’INPS, come detto l’invio della comunicazione telematica all’istituto di previdenza deve avvenire prima dell’assunzione, e il rapporto di lavoro deve essere instaurato entro 10 giorni dall’accoglimento della domanda. L’incentivo è compatibile con la maxi deduzione al 120% sulle nuove assunzioni introdotta dalla Riforma IRPEF (articolo 4 dlgs 216/2023), mentre non è cumulabile con altre agevolazioni.

NB: Sono esclusi i rapporti di lavoro domestico, le imprese in difficoltà o che non hanno rimborsato aiuti di stato.

Come funziona il nuovo Bonus Donne

Il Bonus Donne riguarda i contratti a tempo indeterminato a favore di lavoratrici donne disoccupate che comportano un incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori occupati rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti. Il riferimento normativo è l’articolo 23 del Decreto Coesione. L’agevolazione massima è pari a 650 euro al mese, la durata cambia a seconda dei requisiti della lavoratrice. In entrambi questi casi, l’esonero dura fino a 24 mesi, mentre scende a 12 mesi per le assunzioni di donne occupate nelle professioni o settori ad alta disparità occupazionale di genere assunte dal primo settembre 2024 al 31 dicembre 2025.

Per le donne prive di impiego regolarmente retribuito da almeno due anni l’assunzione è agevolata se va dal primo settembre 2024 e il 31 dicembre 2025. Se la lavoratrice risiede nella ZES unica deve essere priva di impiego regolarmente retribuito da sei mesi e l’assunzione deve avvenire dal 31 gennaio 2025 al 31 dicembre 2025.

La domanda si presenta all’INPS, prima di far partire l’assunzione che va poi perentoriamente avviata entro i dieci giorni successivi all’accoglimento da parte dell’INPS. Analoghe a quelle del Bonus Giovani le regole su compatibilità con altri incentivi e casi di esclusione: anche il Bonus Donne non spetta al datore di lavoro che abbia effettuato nei sei mesi precedenti all’assunzione licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi nella medesima unità produttiva.