Batterie del futuro? Scienziati sono riusciti a utilizzare i rifiuti di legno al posto del litio
In un’epoca in cui la ricerca di alternative ecologiche è diventata imprescindibile, un gruppo di scienziati ha raggiunto un traguardo sorprendente. Utilizzando materiali ricavati da scarti di legno, i ricercatori hanno progettato sia una batteria sia un supercondensatore totalmente ecosostenibili. Questo progetto promette di ridurre significativamente l’impatto ambientale dei tradizionali dispositivi di accumulo energetico, offrendo...

In un’epoca in cui la ricerca di alternative ecologiche è diventata imprescindibile, un gruppo di scienziati ha raggiunto un traguardo sorprendente. Utilizzando materiali ricavati da scarti di legno, i ricercatori hanno progettato sia una batteria sia un supercondensatore totalmente ecosostenibili. Questo progetto promette di ridurre significativamente l’impatto ambientale dei tradizionali dispositivi di accumulo energetico, offrendo al contempo prestazioni elevate.
Il team di studiosi, appartenente alla Linköping University e alla Chalmers University of Technology in Svezia, ha elaborato un metodo innovativo per trasformare i rifiuti di legno in una risorsa preziosa per l’accumulo di energia. In particolare, hanno sviluppato un elettrodo ibrido che può funzionare sia come batteria sia come supercondensatore, il tutto impiegando una materia prima largamente disponibile e spesso inutilizzata: il legno di scarto.
Gli scienziati hanno estratto la lignina, un polimero naturale presente nelle pareti cellulari delle piante, per ricavarne una sostanza in grado di immagazzinare energia. Attraverso un processo chimico di ossidazione, sono riusciti a creare una struttura nanoporosa particolarmente adatta ad aumentare la superficie di contatto, caratteristica fondamentale per migliorare la capacità di carica e scarica dei dispositivi energetici.
Come funziona il nuovo sistema di accumulo energetico a base di lignina
La nuova tecnologia combina la lignina con un polimero conduttivo chiamato PEDOT:PSS. Questa combinazione permette di ottenere un materiale capace di immagazzinare elettroni e di liberarli rapidamente quando necessario, proprio come avviene nei supercondensatori. Tuttavia, a differenza di questi ultimi, il dispositivo basato su lignina garantisce anche una capacità di accumulo energetico simile a quella di una batteria, offrendo così una duplice funzionalità estremamente interessante.
I test di laboratorio hanno dimostrato che il sistema può essere ricaricato fino a 8.000 volte senza perdere efficienza, mantenendo intatte le sue proprietà di stoccaggio. Inoltre, l’intero processo di produzione è più rispettoso dell’ambiente rispetto alle tecnologie attuali, poiché evita l’uso di metalli pesanti e di sostanze chimiche altamente inquinanti.
Questa innovazione potrebbe trovare applicazione non solo nell’elettronica di consumo, ma anche nei sistemi di accumulo per le energie rinnovabili, rappresentando un passo importante verso un futuro più verde.
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Fonte: Journal of Power Sources
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