Bassetti e il deepfake del finto servizio del Tg1: il video del vero omicidio proviene dall’Ucraina
La vera scena del delitto è stata tagliata ed elaborata per rendere difficile la ricerca L'articolo Bassetti e il deepfake del finto servizio del Tg1: il video del vero omicidio proviene dall’Ucraina proviene da Open.

Ha fatto scalpore, oltre che suscitato rabbia, il video circolato online del finto servizio del TG1 generato con l’intelligenza artificiale, secondo cui Matteo Bassetti sarebbe stato ucciso a colpi di arma da fuoco mentre si trovava nella sua auto a un incrocio trafficato. L’obiettivo del fake? Truffare gli utenti convincendoli ad acquistare dei prodotti “miracolosi”. Sebbene il servizio del TG1 sia un evidente deepfake, la clip che mostra un uomo incappucciato sparare contro un’auto è reale e documenta un vero omicidio. Per rintracciare il video originale, è stato necessario “modificarlo”, e vi spieghiamo il perché.
Ciò che rende particolare il video dell’omicidio è la presenza di un riquadro oscurato in alto a sinistra. Come già accaduto in passato in diversi casi di video manipolati dalla propaganda russa contro l’Ucraina, molte clip vengono prelevate da contesti differenti e modificate per nasconderne l’origine, rimuovendo o oscurando loghi e watermark che permetterebbero di risalire alla vera storia. Inoltre, il video è stato riflesso orizzontalmente, come in uno specchio, una tecnica spesso utilizzata per rendere più difficile l’individuazione del contenuto originale. Effettuando il percorso inverso, modificandolo e utilizzando i singoli fotogrammi per la ricerca, siamo riusciti a risalire all’originale.

Il video riguarda un vero omicidio in ucraina
Il video risale al 2021 ed è stato registrato da una telecamera di sorveglianza posta a un incrocio nei pressi del ristorante Artist, in Piazza della Cattedrale di Dnipro, in Ucraina. Nella versione originale, in alto a destra, è visibile il watermark del sito ucraino Strana.ua (Страна.ua), che aveva diffuso la notizia attraverso un articolo del 24 aprile 2021. Il video originale risulta scaricabile anche dal sito russo Life.ru.

L’uomo ucciso si chiamava Anar Mamedov, 42 anni. Con lui in macchina c’era anche un bambino, che fortunatamente non aveva subito alcun danno fisico dalla sparatoria. Secondo le indagini dell’epoca, il sospettato dell’omicidio era un cittadino azero.
I video generati dall’AI per truffare
Matteo Bassetti aveva inizialmente condiviso il post contenente il video falso, originariamente pubblicato dalla pagina Facebook “Maryse Ratke“.

Aprendo direttamente il video, il post riporta il nome del file: “ITgipaV1.mp4“.

Cercando online lo stesso nome file, è stato possibile rintracciare un altro video truffa generato con l’uso dell’Intelligenza Artificiale. Il nome file è sempre lo stesso, mentre il volto sfruttato non risulta quello di Bassetti, bensì quello di Silvio Garattini.

I gestori della pagina segnalata da Bassetti
La pagina è una delle tante associate allo stesso gestore. Oltre a “Maryse Ratke” troviamo la pagina di “Mary Zieme” e di “Mckenna Kuphal“. Tutte riportano un’informazione: i gestori si troverebbero in Ucraina.

Non è la prima volta che ci troviamo di fronte a una truffa online collegata a un presunto utente ucraino. Era già accaduto in passato, nel caso della falsa promozione Cartafreccia Platino di Trenitalia a 1,95€. All’epoca ricevemmo una serie di email da un indirizzo ucraino (registrato su Ukr.net), ma, nonostante tutto, non esiste alcuna certezza che questo provi l’origine dei truffatori. Infatti, essendo questi dei dati praticamente “pubblici” e forniti dagli stessi truffatori, questi potrebbero aver utilizzato delle VPN per gestire i propri affari, registrandosi come utenti ucraini e depistando così le indagini. Inoltre, al contrario dei video originali che abitualmente riscontriamo di provenienza russa o ucraina, il nome file è non è scritto in cirillico, il che porterebbe ad un’altra teoria: che siano ucraini o meno, chi si occupa della realizzazione dei file MP4 potrebbe risiedere in un paese occidentale.
Conclusioni
Oltre alla denuncia di Matteo Bassetti, è evidente che si tratti di un video falso, composto da una clip relativa a un vero omicidio avvenuto in Ucraina e da un’altra generata tramite l’uso dell’intelligenza artificiale. Lo scopo è lo stesso riscontrato in passato in altri casi di truffa: promuovere prodotti miracolosi che, di fatto, non servono a nulla.
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