Basket: Italia battuta dall’Ungheria a Reggio Calabria nell’ultima delle qualificazioni agli Europei 2025
A Reggio Calabria, l’ultima partita delle qualificazioni agli Europei 2025 finisce con la vittoria dell’Ungheria sull’Italia per 67-71. Un successo amaro per i magiari, che con l’Islanda capace di battere la Turchia vedono svanire i sogni continentali. Gli azzurri chiudono da primi nel girone B, ma stasera ai 17 di Nicola Akele e ai 14 […]

A Reggio Calabria, l’ultima partita delle qualificazioni agli Europei 2025 finisce con la vittoria dell’Ungheria sull’Italia per 67-71. Un successo amaro per i magiari, che con l’Islanda capace di battere la Turchia vedono svanire i sogni continentali. Gli azzurri chiudono da primi nel girone B, ma stasera ai 17 di Nicola Akele e ai 14 di Matteo Spagnolo rispondono i 20 di Zoltan Perl e i 16 di David Vojvoda, due che neanche troppo a caso il campionato italiano lo conoscono bene.
Prime fasi un po’ complesse per l’Italia, ma è anche normale: gli azzurri non si giocano nulla, l’Ungheria (forse) tutto. Comincia Reuvers, replica da tre Severini, ma Perl e Goloman siglano il 3-7. L’Italia si riprende con Diouf che segna e organizza, Akele che piazza il 10-9 da tre, poi Keller ne mette quattro in fila ed è così che finisce un primo quarto (10-13) molto impreciso a livello offensivo e, se vogliamo, anche con un certo livello di tensione.
Punteggio che continua a rimanere fondamentalmente basso nel secondo quarto, con la tripla di Akele rapidamente replicata dall’accoppiata Vojvoda-Pongo per il 13-19. Spagnolo e Sarr ci mettono del loro per ricucire (con una gran azione solitaria del 2006 del Barcellona), si aggiunge Caruso ed è parziale azzurro di 12-2 che esalta Reggio Calabria. Perl e Vojvoda colpiscono da tre, Pozzecco si prende un tecnico, e alla fine è proprio Perl che piazza il 27-32 che chiude la prima metà di gara.
L’Italia riparte non forte, di più: Pajola, Bortolani e Akele lanciano il miglior momento azzurro, quello che porta fin sul 39-33. Il parziale si chiude per poi riaprirsi di forza ancora con Bortolani e Akele, stavolta in compagnia di Diouf per il 46-36. Sembra la svolta, ma è l’Ungheria che si ridesta con Perl e Pongo, anche se il terzo periodo termina su un convincente 50-42.
Il problema, però, è nell’inizio dell’ultimo: dopo il 53-45 di Bortolani arrivano per larga misura sempre loro, Perl e Vojvoda, a ribaltare completamente la situazione e a dare all’Ungheria tre punti di vantaggio. Di più: entrano in partita anche Keller e Somogyi e, all’atto pratico, è un pesantissimo 2-19 che obbliga Pozzecco al timeout. Dal 55-64 l’Italia prova a ridestarsi, con due efficaci minuti di Spagnolo, Akele e Diouf che rimettono la questione in bilico (64-66), ma Perl punta Basile e lo batte per un +4 che non viene più recuperato. Finisce 67-71.
ITALIA-UNGHERIA 67-71
ITALIA – Sarr 2, Spagnolo* 14, Procida*, Niang, Basile, Bortolani 13, Caruso 4, Diouf* 11, Severini* 3, Grant ne, Akele 17, Pajola* 3. All. Pozzecco
UNGHERIA – Pongo 6, Pallai ne, Keller 12, Mocsan ne, Vojvoda 16, Varadi* 3, Goloman* 5, Lukacs*, Perl* 20, Somogyi 4, Reuvers* 5, Molnar ne. All. Okorn