Banco Bpm, Orcelè pronto al rilancio: se aggiunge valore

Ok, il prezzo (di novembre) è giusto. Andrea Orcel, ospite anche lui alla Morgan Stanley European Financial conference di Londra, ribadisce la sua strategia nell’offerta di pubblico scambio su Banco Bpm: 10,1 miliardi tutti in azioni. «Se saremo convinti che c’è più valore non abbiamo mai escluso di poter rilanciare», ma da quando l’operazione è […] L'articolo Banco Bpm, Orcelè pronto al rilancio: se aggiunge valore proviene da Iusletter.

Mar 20, 2025 - 11:34
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Banco Bpm, Orcelè pronto al rilancio: se aggiunge valore

Ok, il prezzo (di novembre) è giusto. Andrea Orcel, ospite anche lui alla Morgan Stanley European Financial conference di Londra, ribadisce la sua strategia nell’offerta di pubblico scambio su Banco Bpm: 10,1 miliardi tutti in azioni. «Se saremo convinti che c’è più valore non abbiamo mai escluso di poter rilanciare», ma da quando l’operazione è stata annunciata «quello che è successo è uno sviluppo negativo, non positivo», obietta il ceo di Unicredit. Il riferimento è all’ok ottenuto da Banco Bpm in assemblea a promuovere l’opa su Anima anche senza l’utilizzo del Danish Compromise. «Con il Danish Compromise la transazione» sulla sgr «ha un ritorno sull’investimento di oltre il 15% senza consumare molto capitale, ma senza il Danish Compromise il ritorno sull’investimento è all’11% e consuma miliardi di capitale», ha spiegato Orcel. Nel secondo caso «quello che compreremmo sarebbe molto meno capitalizzato di quanto si pensava prima» e quindi «se succede non è un elemento positivo, ma negativo». Senza il Danish Compromise, ha notato ancora il ceo, ci sarebbe «una significativa diluizione del ritorno sull’investimento».

Unicredit, secondo il banchiere, dovrebbe ricevere le ultime autorizzazioni all’ops «alla fine di questo mese» e quindi «il periodo di offerta potrà essere in qualunque momento tra la prima settimana di giugno e l’inizio di luglio». Ogni decisione sulla revisione dei termini o sul ritiro dell’offerta potrà essere presa fino a due giorni prima della chiusura e quindi «sarebbe totalmente irrazionale da parte nostra fare discorsi su cosa fare prima di essere vicini alla chiusura».

Orcel non si è tirato indietro nemmeno sul fronte Commerzbank, su cui «occorre avere pazienza». Il ceo infatti aspetta di avviare i colloqui con il nuovo esecutivo tedesco («vorrà tempo») oltre al responso dell’Antitrust tedesca (arriverà «all’estate o l’inizio dell’autunno»). Dall’altra, se una combinazione non ci sarà, possiamo «aspettare» fino «al 2027 e stabilire se (l’investimento in Commerz, ndr) è una buona cosa».

Castagna a Lodi

«Pmi, famiglie e territori, questi sono i tre capisaldi di Banco Bpm»

Banco Bpm ha proseguito il roadshow: a Lodi, oltre ai dipendenti della direzione Lodi Lombardia Sud e Liguria, il ceo Giuseppe Castagna ha incontrato tanti imprenditori: «Pmi, famiglie e territori: con questi tre capisaldi Banco Bpm ha definito le coordinate del proprio modello di banca — ha detto l’ad—. Su questa base abbiamo raccolto l’esperienza delle realtà grazie alle quali è nato il gruppo, tra queste la Banca Popolare di Lodi che, ricordiamo, è la prima popolare nata in Italia».

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