Banche Credito Cooperativo, Colombani: “Il capitale va usato per crescere e investire in IA, ma serve un protocollo”

“Il lungo periodo per un utilizzo adeguato e strategico del capitale, pur nel rispetto della prudente gestione, prima ancora del rispetto delle disposizioni di vigilanza. Il risiko bancario determinerà con ogni probabilità ulteriori chiusure, soprattutto laddove l’Antitrust rileverà, in seguito alle diverse aggregazioni, il superamento dei limiti di concentrazione. Le banche di credito cooperativo (Bcc) […] L'articolo Banche Credito Cooperativo, Colombani: “Il capitale va usato per crescere e investire in IA, ma serve un protocollo” proviene da Economy Magazine.

Mar 21, 2025 - 04:31
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Banche Credito Cooperativo, Colombani: “Il capitale va usato per crescere e investire in IA, ma serve un protocollo”

“Il lungo periodo per un utilizzo adeguato e strategico del capitale, pur nel rispetto della prudente gestione, prima ancora del rispetto delle disposizioni di vigilanza. Il risiko bancario determinerà con ogni probabilità ulteriori chiusure, soprattutto laddove l’Antitrust rileverà, in seguito alle diverse aggregazioni, il superamento dei limiti di concentrazione. Le banche di credito cooperativo (Bcc) hanno l’occasione di rilevare gli sportelli che verranno dismessi ed aumentare in questo modo le quote di mercato, impiegando, così, in modo virtuoso il capitale prodotto dalla gestione”.

Lo ha dichiarato il segretario generale First Cisl, Riccardo Colombani, intervenendo alla tavola rotonda “La necessità di una nuova economia: come costruirla, con quale lavoro e il ruolo del credito cooperativo”, cui hanno preso parte Matteo Spanò, vicepresidente Federcasse e presidente delegazione sindacale, Leonardo Becchetti, professore Università di Roma Tor Vergata, Elisa Bernardini, vice presidente Rete Nazionale Giovani Soci e Socie del Credito Cooperativo, Vera Negri Zamagni, professoressa Università di Bologna. L’iniziativa si è svolta a Riccione nell’ambito dei lavori dei congressi First Cisl dei due gruppi bancari cooperativi.

“L’abbondanza di capitale, che è davvero significativa in termini assoluti, dovrebbe inoltre consentire investimenti in sistemi di intelligenza artificiale complementari, ossia a supporto, del lavoro umano, in piena coerenza agli ideali della cooperazione. Serve cioè una best practice. Le Bcc, con la funzione di coordinamento dei relativi gruppi, devono ambire ad essere un esempio di transizione digitale giusta. Tradizione e territorialità possono coniugarsi con visione ed innovazione. Sarebbe davvero lungimirante – ha concluso Colombani – se Federcasse proponesse ai sindacati la definizione di un protocollo sull’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale nell’organizzazione del lavoro, nei modelli produttivi e di servizio conforme all’AI Act europeo”.

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