Automotive col freno a mano. A rischio oltre 15mila posti
Secondo il centro studi di Unimpresa, i produttori di veicoli finiti, come Stellantis, vedranno un calo del fatturato tra 61...

Secondo il centro studi di Unimpresa, i produttori di veicoli finiti, come Stellantis, vedranno un calo del fatturato tra 61 e 200 milioni di euro, legato all’export verso gli Usa (406 milioni annui), con margini ridotti o domanda in flessione del 15-20%.
I sistemisti e modulisti (come Marelli e Bosch Italia) perderanno tra 100 e 225 milioni, mentre i subfornitori, spina dorsale della filiera con 25 miliardi di fatturato, subiranno il colpo più duro: una contrazione tra 1,2 e 2,5 miliardi, dovuta alla dipendenza dall’export europeo, soprattutto tedesco.
Gli specialisti (motorsport e aftermarket, come Brembo) limiteranno i danni a 25-70 milioni. Per quanto riguarda l’occupazione, la perdita potrebbe oscillare fra i 9.700 e i 15.500 posti nelle piccole e medie imprese e negli stabilimenti legati all’export del settore auto, concentrati in Piemonte e Lombardia.
Stellantis potrebbe ridurre mille o duemila posti negli stabilimenti di Melfi e Pomigliano, mentre sistemisti e modulisti contano fra i 1.500 e i 3mila esuberi.