ATP Madrid 2025: il possibile cammino degli italiani. Musetti remake di Montecarlo, Berrettini passa da Draper

Andiamo a scoprire come può essere il cammino dei giocatori italiani nel tabellone del Masters 1000 di Madrid, il quarto del 2025 e il secondo sulla terra rossa, ancorché lo status del torneo della capitale spagnolo sia particolare. Questo in virtù dell’altitudine della Caja Magica, che si trova oltre i 650 metri sul livello del […]

Apr 22, 2025 - 10:09
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ATP Madrid 2025: il possibile cammino degli italiani. Musetti remake di Montecarlo, Berrettini passa da Draper

Andiamo a scoprire come può essere il cammino dei giocatori italiani nel tabellone del Masters 1000 di Madrid, il quarto del 2025 e il secondo sulla terra rossa, ancorché lo status del torneo della capitale spagnolo sia particolare. Questo in virtù dell’altitudine della Caja Magica, che si trova oltre i 650 metri sul livello del mare, a differenza di Roma, che ha condizioni decisamente più simili rispetto al Roland Garros. L’analisi che segue è effettuata non per ordine di classifica, ma per zona del tabellone in cui gli azzurri si trovano.

Dati i primi due spot privi di italiani, nel terzo si trova il primo azzurro, Federico Cinà, protagonista di uno scontro tra wild card con il rappresentante di Hong Kong Coleman Wong. Un sorteggio che forse difficilmente poteva essere più fortunato, anche perché Wong con la terra ci ha sempre dialogato pochissimo. Parliamo di un giocatore da 8-13 a livello ITF e appena 0-1 nei Challenger. Nelle due categorie (e sul tour ATP nelle occasioni toccategli in sorte) ha giocato quasi sempre sul duro, mentre chiaramente la genesi del siciliano è diversa per forza di cose. Se Cinà dovesse ripetere il colpo di Miami, al secondo turno sarebbe probabilmente chiuso da Sebastian Korda, ma anche con l’americano sarebbe tutta esperienza guadagnata.

Nello spot di ottavi immediatamente inferiore c’è Flavio Cobolli, atteso dall’ungherese Fabian Marozsan, uno che quando vede i Masters 1000 c’è una buona probabilità che si esalti. Un unico precedente tra i due, al Challenger di San Marino 2022, in cui il primo turno fu fatale all’azzurro. Come duello è aperto a ogni pronostico, ma in caso di vittoria per l’italiano ci sarebbe Holger Rune. Il danese è in grande fiducia, e basta del resto vedere quel che ha fatto a Barcellona vincendo il titolo, ma per Flavio c’è ancora qualcosa da ricordare, leggere alla voce Roland Garros 2024 quando l’impresa è stata davvero a un passo in uno dei match più belli del torneo, anche secondo buona parte degli osservatori internazionali. Passare l’ostacolo Rune vorrebbe dire, chissà, sognare, perché sia Medvedev che Auger-Aliassime non sempre sono animali da rosso (Nakashima permettendo).

Nel quinto spot si cominciano ad alzare i giri, perché è la zona di Matteo Berrettini, questa volta usufruttario di un bye al primo turno. Per il romano esordio con il vincitore del derby USA tra il giovane Learner Tien e Marcos Giron: con quest’ultimo i precedenti dicono 0-2. Il perché si spiega subito: a Parigi-Bercy, nel 2020, Matteo arrivò senz’aver più giocato dopo il Roland Garros e la devastante (mentalmente) sconfitta con il tedesco Daniel Altmaier, mentre a Halle, nel 2024, ci fu un chiaro calo di energie nel terzo set da parte del romano. Potenziale terzo turno con Jack Draper, ed il britannico è così chiamato a una prova interesante per testare le proprie ambizioni rosse. Teoricamente, però, Berrettini ha delle chance di raggiungere almeno i quarti di finale, poi lì sarebbe questione di Novak Djokovic. Sul serbo, però, arriviamo presto.

L’ex numero 1 del mondo si trova nel sesto spot, dove fa compagnia a ben tre italiani. Il primo che incontriamo è Luciano Darderi, chiamato contro il francese Quentin Halys a raccogliere quanto di buono maturato a partire dal ritorno sul rosso, culminato con la vittoria nel 250 di Bucarest. Nessun precedente tra i due, che si contendono un posto di fronte all’americano Frances Tiafoe, che a Madrid ha al massimo raccolto due terzi turni. All’atto teorico, c’è spazio almeno fino al terzo turno con il francese Ugo Humbert. Più in giù c’è Mattia Bellucci, atteso da un vero e proprio scontro generazionale con il bosniaco Damir Dzumhur, che ultimamente qualche partita in più rispetto al solito recente la sta indovinando. I due si sono già trovati di fronte a livello Challenger in quel di Cordenons nel 2022, negli ottavi: fu netto 6-2 6-1 per il lombardo. Potenziale secondo turno contro l’argentino Sebastian Baez (nessun precedente), possibile terzo contro Djokovic. Il serbo, peraltro, potrebbe trovare per la prima volta Matteo Arnaldi, a patto che il sanremese avanzi (inutile tentare previsioni sul suo primo turno: bisogna attendere il nome del qualificato).

Nel settimo spot troviamo i due Lorenzo, Sonego e Musetti. Partiamo dal torinese, che per la sesta volta a livello ATP e nona in assoluto trova il serbo Miomir Kecmanovic, con il quale è avanti 3-2 sul circuito maggiore e 5-3 in totale; contro di lui ha inoltre conquistato il primo torneo ATP in assoluto, sull’erba di Antalya nel 2019. Una vittoria lo porterebbe a fronteggiare Alex de Minaur: con l’australiano è 0-3, ma i due mai si sono confrontati sul rosso. Quanto al carrarino, invece, bye al primo turno e attesa per uno tra l’argentino Tomas Martin Etcheverry (nessun precedente) o il serbo Hamad Medjedovic (idem). Di qui in avanti, il tabellone ripercorre in modo sinistro Montecarlo, ma sempre con un anticipo di due turni: al terzo il greco Stefanos Tsitsipas, agli ottavi de Minaur e ai quarti Carlos Alcaraz, il quale non si può dire abbia esattamente il tabellone della vita (Bergs o Nishioka, poi Lehecka e poi Dimitrov o Machac).