Atletica, l’alto non decolla ai Mondiali: Woo batte Kerr a quota contenuta, Tamberi osserva. Bravo Lando
La gara di salto in alto maschile non è decollata ai Mondiali Indoor 2025 di atletica, incominciati oggi al Cube di Nanchino (Cina). Le misure non sono state vertiginose ed è bastato un balzo da 2.31 metri per conquistare il titolo, mentre con un 2.28 al secondo tentativo si è riusciti a salire sul podio. […]

La gara di salto in alto maschile non è decollata ai Mondiali Indoor 2025 di atletica, incominciati oggi al Cube di Nanchino (Cina). Le misure non sono state vertiginose ed è bastato un balzo da 2.31 metri per conquistare il titolo, mentre con un 2.28 al secondo tentativo si è riusciti a salire sul podio. Un riscontro tecnico non eccezionale per un evento di caratura internazionale e che rimescola le carte in vista del ritorno in gara di Gianmarco Tamberi, che ha deciso di proseguire la propria attività agonistica e che rivedremo all’opera durante l’estate verso i Mondiali all’aperto.
Il sudcoreano Sanghyeok Woo si è imposto superando l’asticella posta a 2.31 metri al primo tentativo e facendo scacco matto al neozelandese Hamish Kerr. Entrambi avevano commesso un errore a 2.24, poi avevano valicato 2.28 al primo assaggio ma il Campione Olimpico di Parigi 2024 non è apparso smagliante alla quota decisiva e si è così dovuto accontentare della medaglia d’argento dopo il trionfo ottenuto dodici mesi fa a Glasgow con un volo da 2.36 (stessa misura che gli valse l’apoteosi a cinque cerchi qualche mese più tardi nella capitale francese).
L’asiatico ha invece bissato il trionfo del 2022 a Belgrado, salendo sul podio per la terza volta consecutiva considerando il bronzo dell’anno scorso. A completare il podio è stato il giamaicano Raymond Richards (2.28 alla seconda), che ha beffato lo statunitense Elijah Kosiba (2.28 alla seconda, ma un nullo a 2.24) e l’ucraino Oleh Doroshchuk (2.28 alla terza, apparso non al meglio dopo il trionfo di due settimane fa agli Europei Indoor).
Il nostro Manuel Lando ha concluso al sesto posto: 2.14 e 2.20 alla prima, poi 2.24 alla terza prima di frenare la propria corsa. Si è trattata di una buona uscita per l’azzurro, che ad Apeldoorn si era accomodato ai piedi del podio alle spalle del giovane compagne Matteo Sioli, assente in questa occasione dopo la prima gioia internazionale a livello assoluto ad appena 19 anni.