Parigi-Nizza, finale da scintille a La Côte-Saint-André. Martinez vince la tappa, Jorgenson nuovo leader
Regala scintille il finale della quinta tappa della Parigi-Nizza. I 203,3 chilometri da Saint-Just-en-Chevalet a La Côte-Saint-André premiano Lenny Martinez della Bahrain – Victorious. Sul muro finale della Côte de Notre-Dame-de-Sciez il corridore francese piazza la rasoiata vincente a poche centinaia di metri dal traguardo, precedendo il connazionale Clément Champoussin della XDS Astana Team e […]

Regala scintille il finale della quinta tappa della Parigi-Nizza. I 203,3 chilometri da Saint-Just-en-Chevalet a La Côte-Saint-André premiano Lenny Martinez della Bahrain – Victorious. Sul muro finale della Côte de Notre-Dame-de-Sciez il corridore francese piazza la rasoiata vincente a poche centinaia di metri dal traguardo, precedendo il connazionale Clément Champoussin della XDS Astana Team e Matteo Jorgenson che porta a casa quattro secondi di abbuono.
Il ciclista americano della Team Visma | Lease a Bike riconquista così la maglia di leader della classifica generale, graduatoria in cui precede il compagno di squadra Jonas Vingegaard di ventidue secondi e il tedesco Florian Lipowitz della Red Bull – BORA – hansgrohe di 36. Joao Almeida è quarto a quaranta secondi. Il primo corridore italiano in graduatoria è Luca Vergallito della Alpecin – Deceuninck, ventiquattresimo a 4′ e 28”.
Sfortunato protagonista di giornata Jonas Vingegaard. Quando mancano ottantacinque chilometri al traguardo il ciclista danese rimedia una brutta caduta che gli causa un taglio al labbro, dolore al polso sinistro e un visibile ematoma sul lato sinistro sul lato sinistro della faccia. Vingegaard si tiene giustamente al coperto per gran parte della corsa e cerca di risalire nel momento della verità prima di alzare bandiera bianca nel finale.
Anima la giornata la fuga da lontano promossa dall’inglese Ben Swift della INEOS Grenadiers e dal francese Thibaud Gruel della Groupama – FDJ. Il duo di testa viene raggiunto nel finale da Tobias Foss che, a quarantacinque chilometri dal traguardo, esce dal gruppo e aggancia rapidamente i due battistrada. A poco più di trenta chilometri Swift accusa la fatica e si stacca, il norvegese ne approfitta, si libera del transalpino e inizia la sua cavalcata solitaria. Foss passa primo sul traguardo volante di Porte-des-Bonnevaux e guadagna così sei secondi di abbuono per la classifica generale prima di arrendersi a meno di cinque chilometri dal termine.