Atletica, Fortunato record del mondo. Inzoli accarezza 8 metri a 16 anni, Sioli super 2.28, Iapichino vince

La prima giornata dei Campionati Italiani Indoor di atletica, in corso di svolgimento al PalaCasali di Ancona, ha riservato dei risultati davvero rimarchevoli, a cominciare dallo strepitoso record del mondo dei 5.000 metri di marcia firmato da Francesco Fortunato. Il pugliese, bronzo nella 20 km degli ultimi Europei, ha stampato un perentorio 17:55.65 e ha […]

Feb 22, 2025 - 19:21
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Atletica, Fortunato record del mondo. Inzoli accarezza 8 metri a 16 anni, Sioli super 2.28, Iapichino vince

La prima giornata dei Campionati Italiani Indoor di atletica, in corso di svolgimento al PalaCasali di Ancona, ha riservato dei risultati davvero rimarchevoli, a cominciare dallo strepitoso record del mondo dei 5.000 metri di marcia firmato da Francesco Fortunato. Il pugliese, bronzo nella 20 km degli ultimi Europei, ha stampato un perentorio 17:55.65 e ha così battuto un primato vecchio di trent’anni (18:07.08 del russo Mikhail Shchennikov, datato 14 febbraio 1995). Il 30enne ha strapazzato ovviamente il vecchio record nazionale (18:08.86 di Ivano Brugnetti datato 2007), precedendo ampiamente Gianluca Picchiottino (18:50.11) e Riccardo Orsoni (18:56.55).

Daniele Inzoli ha incendiato la pedana del salto in lungo, sulle orme di Mattia Furlani (oggi assente dopo il superbo 8.37 di Torun): ad appena sedici anni ha accarezzato gli iconici otto metri, volando fino a 7.93 e ritoccando di tre centesimi quanto fatto lo scorso anno all’aperto in quel di Savona. Il volo odierno lo proietta al sesto posto delle liste europee under 18 di sempre ed è il miglior allievo azzurro di sempre in sala. Si è lasciato alle spalle alcuni problemi fisici della passata stagione e si è regalato una grande soddisfazione dopo che poche settimane fa aveva vinto il tricolore under 18 sui 60 metri in 6.78. Battuti Leonardo Pini (7.67) e Riccardo Mancini (7.55), quarto Francesco Inzoli (7.54 per il fratello maggiore di Daniele).

Fuochi d’artificio anche nel salto in alto, tra l’altro davanti agli occhi del padrone di casa Gianmarco Tamberi. Matteo Sioli è entrato definitivamente in una nuova dimensione, superando 2.28 metri al terzo tentativo e incrementando il proprio personale di tre centimetri. Il 19enne, già argento iridato under 20, ha dimostrato di essere uno dei talenti più splendenti del panorama nazionale e si è portato a due centimetri dalla qualificazione diretta agli Europei Indoor. Il lombardo si era già migliorato con 2.26 e ha avuto la meglio nell’avvincente duello con Manuel Lando (2.26), mentre Federico Celebrin ha completato il podio (2.23).

Larissa Iapichino era la donna più attesa del pomeriggio: la toscana ha vinto la gara di salto in lungo ma non con le misure che sperava dopo il 6.86 di inizio stagione a Padova. La figlia di Fiona May, allenata da papà Gianni, si è imposta con 6.69 precedendo Giulia Riccardi (6.35) ed Elisa Naldi (6.29). Roberta Bruni ha fatto suo il duello con Elisa Molinarolo nel salto con l’asta: 4.58 alla terza prova e poi tre nulli a 4.68, mentre la veneta si è fermata a 4.48, terze Maria Roberta Gherca e Virginia Scardanzan (4.30).

Matteo Oliveri ha vinto la gara di salto con l’asta superando 5.70 al primo tentativo dopo essersi salvato a 5.50 alla terza e aver valicato 5.65 alla seconda: il classe 2002 si è lasciato alle spalle Federico Biancoli (5.25 alla prima) e Simone Bertelli (5.25 alla seconda, poi tre nulli a 5.45). Soltanto Giuseppe Gibilisco e Claudio Stecchi (5.82) avevano fatto meglio di lui nella storia azzurra a livello indoor.

Giada Garmassi ha dettato legge sui 60 ostacoli in 8.02 regolando Alice Muraro (8.14) e Angelika Wegierska (8.28), mentre tra le barriere al maschile ha fatto festa Nicolò Giacalone per appena cinque millesimi nei confronti di Hassane Fofana (7.82 per entrambi), terzo Oliver Mulas (7.88) nella gara priva dell’infortunato Lorenzo Simonelli.

I 1500 metri portano la firma di Ludovica Cavalli (4:11.37) e Federico Riva (3:54.37): Cavalli ha piegato Laura Pellicoro (4:12.76) e Micol Majori (4:15.66), mentre Riva ha saputo rimontare l’attaccante Simone Valduga (3:55.04) nel finale, terzo Joao Bussotti (3:55.09). Federica Curiazzi si è imposta sui 3000 metri di marcia in 12:17.08 (miglior prestazione mondiale stagionale), precedendo Giada Traina (12:46.48) e Sofia Fiorini (12:50.11). Nelle batterie dei 400 metri: Alice Mangione è la migliore in 52.57 davanti ad Ayomide Folorunso (52.94), Luca Sito ha chiuso in 47.07 senza forzare e segue Matteo Raimonti (47.06) nella classifica combinata dei tempi.