Asset allocation: oro ed hedge fund per proteggere i portafogli dalla volatilità
L’euforia registrata sui mercati dopo le elezioni statunitensi dello scorso novembre sta ora lasciando il posto a crescenti preoccupazioni. Da catalizzatore per il fiorente mercato azionario statunitense e utili aziendali robusti, il ritorno dirompente di Trump ha portato a una nuova realtà. Anche se la crescita economica statunitense rimane resiliente, l’implacabile attivismo di Trump sta... Leggi tutto

L’euforia registrata sui mercati dopo le elezioni statunitensi dello scorso novembre sta ora lasciando il posto a crescenti preoccupazioni. Da catalizzatore per il fiorente mercato azionario statunitense e utili aziendali robusti, il ritorno dirompente di Trump ha portato a una nuova realtà. Anche se la crescita economica statunitense rimane resiliente, l’implacabile attivismo di Trump sta aggiungendo nuovi livelli di rischio. E il suo approccio irregolare sta accentuando i rischi geopolitici e destabilizzando i mercati globali, mentre i dazi potrebbero far aumentare l’inflazione e ostacolare la crescita statunitense.
L’amministrazione statunitense sta cambiando la propria strategia di crescita economica interna e imponendo dazi ai propri partner commerciali, ed è sempre più incerto l’impatto a breve termine che queste politiche avranno sulla crescita e sull’inflazione della più grande economia del mondo. I mercati finanziari globali stanno reagendo con una maggiore volatilità, a causa del maggior rischio di un’accelerazione delle tendenze di stagflazione.
In questo scenario, ecco di seguito la view in ottica di investimento di Michaël Lok, Group CIO e Co-CEO asset management di Ubp.
“In questo contesto, l’oro è emerso come il chiaro beneficiario quest’anno, mentre si sono registrati moderati rendimenti positivi nel reddito fisso, nell’azionario globale e negli hedge fund. Sebbene abbiamo rivisto al ribasso le nostre previsioni per la crescita degli Stati Uniti, passando dal 2,8% a un intervallo tra il 2% e il 2,5%, e nonostante l’impatto sugli utili statunitensi, manteniamo una visione costruttiva sull’economia globale e riteniamo che le debolezze a breve termine siano temporanee”, afferma Lok.
Dopo lo shock inflazionistico che ha fatto seguito alla pandemia, l’economia statunitense ha registrato una crescita robusta, mentre il resto del mondo si è trovato ad affrontare maggiori difficoltà.
I mercati finanziari stanno ora iniziando a tenere conto del miglioramento delle tendenze in Europa e Cina, dal momento che entrambe le regioni sono destinate a beneficiare di stimoli fiscali. Ciò coincide con il cambiamento nella strategia dell’amministrazione statunitense, che è passata da una spesa pubblica su larga scala a una riduzione delle spese e un aumento delle entrate attraverso dazi più elevati, così da poter finanziare la futura crescita del settore privato attraverso tagli fiscali. L’impatto a breve termine sulla crescita sarà negativo.
“Per adattarci a questo ambiente in evoluzione, abbiamo preso la decisione tattica di ridurre l’esposizione ad asset rischiosi, di proteggere parte della nostra esposizione azionaria e avviare una posizione di liquidità nei portafogli”, sostiene l’esperto di Ubp.
“L’oro e gli hedge fund rimangono le nostre asset class preferite per affrontare le attuali turbolenze di mercato. Anche se l’oro ha già registrato un forte rialzo, continuiamo ad aspettarci che il metallo giallo prosegua la rotta verso i 3.300 dollari, con la ripresa dell’inflazione nei prossimi mesi, trainata non solo dalla politica tariffaria statunitense, ma anche dalla storica espansione fiscale della Germania. Di conseguenza, per gli investitori si presentano ulteriori opportunità di aumentare le posizioni esistenti sul lingotto”, avverte Lok.
“Guardando, invece, agli hedge fund, per gli investitori potrebbe essere utile considerare strategie obbligazionarie alternative. Queste strategie nel settore degli hedge fund offrono agli investitori la possibilità di aggirare la volatilità dei tassi di interesse e di gestire e sfruttare la volatilità degli spread creditizi in modo più proattivo, replicando al contempo i rendimenti ottenuti dai portafogli obbligazionari investment grade più tradizionali. Gli investitori possono utilizzare questi due pilastri come base dei loro portafogli, proteggendoli dalle periodiche ondate di volatilità sia nei mercati obbligazionari che azionari, che prevediamo si verificheranno frequentemente visti i tentativi dell’attuale presidente degli Stati Uniti di rimodellare il panorama globale”, conclude Lok.