Approvato il Decreto sicurezza: tutte le novità. Meloni: “Avevamo promesso un'Italia più sicura”
Fumata bianca questa sera dal Consiglio dei Ministro. Ecco i punti cruciali del dl proposto dalla premier insieme ai ministri Nordio, Sicurezza e Piantedosi

Roma, 4 aprile 2025 – “Approvato oggi in Consiglio dei Ministri il nuovo decreto sicurezza: più strumenti e tutele per le Forze dell'Ordine, tempi più rapidi per liberare gli immobili occupati illegalmente, maggior rigore contro chi delinque e molte altre misure a tutela della sicurezza dei cittadini”. Lo ha annunciato questa sera la premier Giorgia Meloni al termine di un lungo Cdm.
E poi esulta: “Avevamo promesso un'Italia più sicura e stiamo mantenendo quella promessa. Il Governo continuerà a lavorare con determinazione su questa strada”, ha scritto sui social la presidente del Consiglio.
Cosa prevede il decreto legge
Tra le novità, le nuove disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario. Il testo prevede, in particolare, significative novità in materia di contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata, di amministrazione dei beni sequestrati e confiscati, di sicurezza urbana, di tutela del personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico e di gestione dei detenuti e delle attività lavorative all'interno e all'esterno degli istituti penitenziari.
Si eleva a delitto l'illecito amministrativo per blocco stradale, con la pena della reclusione fino a un mese e la multa fino a 300 euro. In caso di fatto commesso da più persone, la reclusione va da sei mesi a due anni.
Terrorismo internazionale
Prevenzione e contrasto al terrorismo internazionale e ai reati contro l'incolumità pubblica. Si punisce con la reclusione da 2 a 6 anni chi si procura o detiene materiale contenente istruzioni sulla preparazione e l'uso di congegni bellici micidiali, armi, sostanze chimiche o batteriologiche e di ogni altra tecnica o metodo per il compimento di atti con finalità di terrorismo. Per chi diffonde o pubblicizza tale materiale con qualsiasi mezzo, anche telematico, si prevede la reclusione da sei mesi a quattro anni.
Per la prevenzione dei reati di terrorismo e di particolare gravità (quali associazione a delinquere, associazione di stampo mafioso o per favorire l'immigrazione clandestina), gli esercenti attività di noleggio senza conducente dovranno comunicare al Ced Interforze, oltre ai dati identificativi di chi noleggia il veicolo, anche quelli del veicolo stesso. La sanzione in caso di omessa comunicazione sarà l'arresto fino a tre mesi o l'ammenda fino a 206 euro.
Criminalità organizzata
E poi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata. Si estendono le verifiche antimafia anche alle imprese che aderiscono al ''contratto di rete''. Si esclude che il prefetto possa procedere d'ufficio a limitare alcuni effetti dell'informazione interdittiva antimafia per garantire adeguati mezzi di sussistenza ai familiari del destinatario della stessa.
È quindi previsto che ciò avvenga esclusivamente su documentata istanza del titolare dell'impresa individuale. In seguito alla sentenza della Corte Costituzionale che riconosce i benefìci previsti per i superstiti delle vittime della criminalità organizzata anche al coniuge, convivente, parente o affine entro il quarto grado di una persona destinataria di una misura di prevenzione di cui al codice antimafia o di soggetti sottoposti a un procedimento penale per reati di tipo mafioso, si stabilisce che tali benefici siano riservati esclusivamente a chi ha interrotto definitivamente i rapporti personali e patrimoniali, con tale soggetti, prima dell'evento che dà luogo al beneficio. Si amplia per i collaboratori di giustizia e i loro familiari la possibilità di utilizzo di documenti e di identità fiscali di copertura e di costituire società ''fittizie'' per svolgere attività che richiedono un rafforzato livello di riservatezza.
Carceri, nasce il reato di rivolta
Si introduce il nuovo reato di ''rivolta all'interno di un istituto penitenziario'', che punisce le condotte di promozione, organizzazione o direzione e partecipazione a una rivolta consumata all'interno di un istituto penitenziario da tre o più persone riunite, mediante atti di violenza o minaccia, tentativi di evasione o atti di resistenza anche passiva che impediscono il compimento degli atti d'ufficio o del servizio necessari alla gestione dell'ordine e della sicurezza.
Si inasprisce la pena per chi istiga alla disobbedienza delle leggi se il fatto è commesso all'interno di un istituto penitenziario o mediante scritti o comunicazioni diretti a persone detenute. Una fattispecie di reato analoga alla rivolta in istituto penitenziario è introdotta anche per condotte commesse all'interno di centri di trattenimento per migranti irregolari. Si definisce più incisivamente la facoltà già conferita agli Organismi di informazione e sicurezza di richiedere la collaborazione delle pubbliche amministrazioni e dei soggetti che erogano, in regime di autorizzazione, concessione o convenzione, servizi di pubblica utilità.
È previsto, inoltre, che le modalità di tale collaborazione siano definite con convenzioni che possano prevedere anche la trasmissione di informazioni, in deroga a vincoli di riservatezza previsti dalla normativa di settore. Inoltre, si introducono misure a tutela dello stesso personale in relazione ad attività di contrasto rispetto a condotte riferibili a minacce terroristiche e sovversive.
Inoltre, si introduce la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell'esercizio o dell'attività da 5 a 30 giorni per i casi nei quali le imprese autorizzate a vendere schede S.I.M. di telefonia mobile non osservino gli obblighi di identificazione dei clienti, mediante acquisizione, nel caso si tratti di cittadino non dell'Unione Europea, di copia del titolo di soggiorno. Si introduce anche la pena accessoria dell'incapacità di contrarre con gli operatori per un tempo da fissarsi tra i sei mesi e i due anni ai condannati per il reato di sostituzione di persona commesso con la finalità di sottoscrivere un contratto per la fornitura di telefonia mobile.
Vittime di usura
Sulla tutela delle vittime d'usura, si introduce la figura del tutor, con funzioni di consulenza e di assistenza nella gestione del mutuo concesso in favore degli operatori economici vittime di usura, al fine di attenuare l'alta morosità riscontrata nella restituzione dei mutui stessi da parte dei beneficiari e per favorirne il reinserimento nel circuito economico legale. Le vittime di usura si possono avvalere della consulenza dell'esperto a partire dal momento della concessione del mutuo.
Stop all’accattonaggio: delittuosità molesta urbana
Si introducono misure di contrasto alla delittuosità molesta urbana con l'aumento della pena per l'induzione all'accattonaggio per l'impiego di minori sino a 16 anni e di un'aggravante se il fatto è commesso con violenza o minaccia.
Bodycam e tutele per le forze di sicurezza
Per quanto riguarda la tutela delle forze di polizia, delle forze armate e del corpo nazionale dei vigli del fuoco e degli organismi del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, si introduce una circostanza aggravante del delitto di violenza o minaccia e di resistenza a pubblico ufficiale se il fatto è commesso nei confronti di un ufficiale o un agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza con l'aumento di pena fino alla metà e un'ulteriore circostanza aggravante in caso di atti violenti commessi al fine di impedire la realizzazione di un'infrastruttura. Si prevede la possibilità di dotare le Forze di polizia di dispositivi di videosorveglianza indossabili (bodycam), idonei a registrare l'attività operativa nei servizi di mantenimento dell'ordine pubblico, di controllo del territorio, di vigilanza di siti sensibili e in ambito ferroviario e a bordo treno e quella di utilizzare dispositivi di videosorveglianza, anche indossabili, nei luoghi e negli ambienti in cui vengono trattenute persone sottoposte a restrizione della libertà personale. In materia di tutela legale degli appartenenti alle Forze di polizia, al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e alle Forze armate per fatti connessi alle attività di servizio si aumenta fino a 10.000 euro l'importo massimo che può essere corrisposto per ciascuna fase del procedimento. Si rafforza la tutela dei beni mobili e immobili adibiti all'esercizio di funzioni pubbliche con la previsione, in caso di deturpamento e imbrattamento degli stessi, della pena della reclusione da sei mesi a un anno e mezzo e la multa da 1.000 a 3.000 euro, con aumento della pena detentiva nel massimo (tre anni) e della multa (fino a 12.000 euro), in caso di recidiva; si inaspriscono le sanzioni per violazione delle prescrizioni e degli obblighi impartiti dal personale delle Forze di polizia in servizio di polizia stradale, prevedendo anche la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da 15 a 30 gg, in caso di recidiva per le violazioni previste.
Immobili abusivi e beni confiscati
Misure su amministrazione di beni sequestrati e confiscati. In materia di gestione di immobili abusivi, si prevede il coinvolgimento immediato da parte degli enti locali e la competenza del giudice che, con il provvedimento di confisca, ordina la demolizione in danno. Inoltre, si introducono norme per la semplificazione della procedura relativa alla cancellazione delle aziende inattive; il divieto di prestare attività lavorativa alle dipendenze di un'azienda, dopo la confisca definitiva, da parte di soggetti vicini al destinatario della confisca stessa o a coloro che siano stati condannati, anche in primo grado, per associazione di tipo mafioso; l'iscrizione gratuita al registro delle imprese, da parte del tribunale o dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, delle modifiche riguardanti le imprese sequestrate e confiscate; il soddisfacimento dei creditori prededucibili delle aziende mediante il prelievo delle somme disponibili nel patrimonio aziendale.