Apple fa scorte di iPhone in USA da India e Cina prima dei dazi: vendite in aumento
I consumatori americani si muovono in anticipo, si temono rincari
Nel tentativo di contenere l'impatto dei dazi imposti dall'amministrazione Trump, Apple ha organizzato un ponte aereo straordinario con cinque voli carichi di dispositivi spediti negli Stati Uniti in soli tre giorni. Contemporaneamente, nei negozi americani si è registrato un afflusso anomalo di clienti spinti, evidentemente, dalla preoccupazione per un possibile aumento dei prezzi.
IMPONENTE OPERAZIONE LOGISTICA
Negli ultimi giorni di marzo, secondo quanto riportato da The Times of India e confermato da un alto funzionario indiano, Apple ha attuato una delle manovre logistiche più rapide degli ultimi anni, facendo decollare cinque aerei cargo pieni di iPhone e altri dispositivi dagli stabilimenti di India e Cina verso gli Stati Uniti nell'arco di appena 72 ore. L'obiettivo era chiaro: anticipare l'entrata in vigore, prevista per il 5 aprile, dei nuovi dazi voluti dall'amministrazione Trump sui prodotti importati, e garantire così una disponibilità di scorte acquistate con costi di importazione ridotti da destinare al mercato americano.
Questa notizia mostra quanto Apple stia prendendo sul serio le conseguenze delle nuove misure. Le spedizioni anticipate permetteranno all'azienda di sostenere le vendite nei mesi immediatamente successivi senza dover modificare i prezzi, almeno finché non si esauriranno le scorte già presenti negli Stati Uniti.
SCORTE ANTICIPATE E STRATEGIA INDUSTRIALE
Apple ha attivato rapidamente le proprie catene produttive in India e Cina, due dei principali hub della sua rete globale. Ma è l'India a guadagnare un ruolo sempre più centrale nella strategia dell'azienda: mentre i prodotti fabbricati in Cina saranno soggetti a dazi fino al 54%, quelli provenienti dall'India affronteranno una tariffa reciproca del 26% a partire dal 9 aprile, una differenza significativa che rende il subcontinente molto più competitivo.
Secondo le fonti consultate da The Times of India, le scorte spedite negli USA a fine marzo sono sufficienti per coprire la domanda per diversi mesi. Apple potrà così mantenere invariati i listini nel breve periodo, in attesa di definire i propri piani di adattamento alla nuova geografia tariffaria. Tuttavia, se le misure resteranno in vigore, la revisione dei prezzi al rialzo potrebbe coinvolgere anche altri mercati strategici, inclusa l'India.
Apple produce in India sia iPhone sia AirPods, contribuendo in modo significativo agli 8,9 miliardi di dollari di smartphone esportati annualmente dal Paese verso gli Stati Uniti. Parallelamente, l'azienda continua a espandere la produzione in Vietnam, Thailandia, Malesia e Irlanda, con l'obiettivo di ridurre progressivamente la dipendenza dalla Cina.