Anno sabbatico post diploma: pro e contro
Un giovane diplomando ha dato vita a un confronto divisivo su Reddit a tema "anno sabbatico". L'idea dello studente è di prendersi una pausa dopo il liceo, magari viaggiando in Australia, lavorando e migliorando il proprio inglese. Tuttavia, la paura di "perdere tempo" e di ritrovarsi in ritardo rispetto ai suoi coetanei lo frena. Gli utenti della piattaforma gli hanno proposto una panoramica variegata dei pro e contro legati a questa scelta. Indice Un'opportunità di crescita Riflettere sugli obbiettivi futuri Riprendere lo studio dopo un anno di lavoro Un’alternativa: l’Erasmus e l’esperienza all’estero Un'opportunità di crescita Un ragazzo ha risposto: "Se senti dentro di te che fare l’anno sabbatico ti servirebbe, fallo. Ne uscirai giovato dal punto di vista mentale e di esperienza. Un anno non è niente, non sarai in “ritardo”. Considera che lavoriamo 40+ anni, cosa cambia iniziare un anno dopo?". Secondo un'altra utente, che ha iniziato l’università a 25 anni, intraprendere l'università più tardi permette anche di affrontare il percorso con più motivazione. Riflettere sugli obbiettivi futuri Un anno sabbatico può essere, poi, un'occasione per riflettere sui corsi universitari e sugli obiettivi futuri. Per questo un altro coetaneo consiglia: "Prenditi un anno per vedere cosa potresti fare oltre l'università e/o valutare bene i corsi a cui saresti interessato". L'anno sabbatico, in questo caso, non è perciò visto come una perdita di tempo ma come una fase di esplorazione e di consapevolezza. In altre parole: un investimento. Riprendere lo studio dopo un anno di lavoro Altri utenti, tuttavia, sollevano dei dubbi riguardo alla fatica di riprendere lo studio dopo aver fatto tutt'altro per un periodo più o meno lungo. Un commento recita: "è veramente tosto riprendere a studiare dopo che si è iniziato a lavorare o comunque si è fatto altro". Un altro suggerisce, a supporto di questa tesi: "Il lavoro ricompensa immediatamente; perciò, lo studio ti apparirebbe naturalmente più faticoso e meno conveniente rispetto al mantenere un impiego lavorativo". Un’alternativa: l’Erasmus e l’esperienza all’estero In alternativa all'anno sabbatico, infine, alcuni suggeriscono di considerare esperienze all’estero durante il percorso universitario, come l’Erasmus. Un utente avverte: "Magari, se non sei sicuro/a, considera di fare almeno 1 anno di Erasmus nei tuoi studi". In questo modo, si può coniugare l’esperienza di vita all’estero con il percorso di studi, senza perdere il ritmo accademico.

Un giovane diplomando ha dato vita a un confronto divisivo su Reddit a tema "anno sabbatico". L'idea dello studente è di prendersi una pausa dopo il liceo, magari viaggiando in Australia, lavorando e migliorando il proprio inglese. Tuttavia, la paura di "perdere tempo" e di ritrovarsi in ritardo rispetto ai suoi coetanei lo frena.
Gli utenti della piattaforma gli hanno proposto una panoramica variegata dei pro e contro legati a questa scelta.
Indice
Un'opportunità di crescita
Un ragazzo ha risposto: "Se senti dentro di te che fare l’anno sabbatico ti servirebbe, fallo. Ne uscirai giovato dal punto di vista mentale e di esperienza. Un anno non è niente, non sarai in “ritardo”. Considera che lavoriamo 40+ anni, cosa cambia iniziare un anno dopo?".
Secondo un'altra utente, che ha iniziato l’università a 25 anni, intraprendere l'università più tardi permette anche di affrontare il percorso con più motivazione.
Riflettere sugli obbiettivi futuri
Un anno sabbatico può essere, poi, un'occasione per riflettere sui corsi universitari e sugli obiettivi futuri. Per questo un altro coetaneo consiglia: "Prenditi un anno per vedere cosa potresti fare oltre l'università e/o valutare bene i corsi a cui saresti interessato". L'anno sabbatico, in questo caso, non è perciò visto come una perdita di tempo ma come una fase di esplorazione e di consapevolezza. In altre parole: un investimento.
Riprendere lo studio dopo un anno di lavoro
Altri utenti, tuttavia, sollevano dei dubbi riguardo alla fatica di riprendere lo studio dopo aver fatto tutt'altro per un periodo più o meno lungo. Un commento recita: "è veramente tosto riprendere a studiare dopo che si è iniziato a lavorare o comunque si è fatto altro".
Un altro suggerisce, a supporto di questa tesi: "Il lavoro ricompensa immediatamente; perciò, lo studio ti apparirebbe naturalmente più faticoso e meno conveniente rispetto al mantenere un impiego lavorativo".
Un’alternativa: l’Erasmus e l’esperienza all’estero
In alternativa all'anno sabbatico, infine, alcuni suggeriscono di considerare esperienze all’estero durante il percorso universitario, come l’Erasmus. Un utente avverte: "Magari, se non sei sicuro/a, considera di fare almeno 1 anno di Erasmus nei tuoi studi". In questo modo, si può coniugare l’esperienza di vita all’estero con il percorso di studi, senza perdere il ritmo accademico.