Analisi di portafoglio: guida completa
Che tu sia alle prime armi o abbia già esperienza nel mondo degli investimenti, una cosa è certa: prima di prendere qualsiasi decisione, serve un’analisi approfondita del portafoglio.Oggi più che mai, con mercati volatili e scenari in continua evoluzione, monitorare il comportamento dei propri investimenti è fondamentale per ridurre i rischi e massimizzare i risultati. […] L'articolo Analisi di portafoglio: guida completa proviene da IoInvesto SCF.

Che tu sia alle prime armi o abbia già esperienza nel mondo degli investimenti, una cosa è certa: prima di prendere qualsiasi decisione, serve un’analisi approfondita del portafoglio.
Oggi più che mai, con mercati volatili e scenari in continua evoluzione, monitorare il comportamento dei propri investimenti è fondamentale per ridurre i rischi e massimizzare i risultati.
Una buona analisi finanziaria ti aiuta a capire se il tuo patrimonio è ben diversificato, se stai sostenendo costi eccessivi o se ci sono aree da rivedere per migliorare la performance complessiva.
E se non hai tempo o strumenti per farlo da solo:
Inizia con il nostro check-up gratuito del portafoglio e ottimizza i rendimenti
Per te un’analisi dettagliata, personalizzata e senza impegno, per aiutarti a investire con maggiore consapevolezza.
Che cos’è il portafoglio?
Prima di evidenziare come strutturare l’analisi del portafoglio finanziario è necessario comprendere bene cosa sia il portafoglio.
Quando si investe, lo si fa in differenti strumenti finanziari detti asset. Essi possono essere vari, i più comuni sono:
- azioni;
- obbligazioni;
- materie prime;
- ETF;
- fondi;
- criptovalute.
Raramente uno speculatore investe in un unico asset: solitamente opera su più strumenti finanziari, oppure su uno stesso strumento ma in diverse Paesi. L’insieme di tutte le attività speculative svolte, ossia di tutti gli strumenti finanziari su cui si investe viene definito portafoglio. Se le attività di investimento sono esclusivamente di tipo finanziario si parla di portafoglio finanziario; se invece gli investimenti includono anche beni immobili (appartamenti, opere d’arte o altro), si parla di portafoglio immobiliare.
In questo articolo ci soffermiamo esclusivamente sul portafoglio finanziario, in particolare sulla modalità di analisi e gestione per investimenti in grado di garantire il minimo rischio e il massimo rendimento.
Come creare un portafoglio finanziario
Prima di capire come si può effettuare correttamente un’analisi finanziaria e gestione di portafoglio è necessario comprendere come creare un portafoglio in maniera corretta. Al di là degli strumenti finanziari che si selezionano, infatti, si dovrà tenere conto di una serie di parametri, come:
- il rischio;
- la durata degli investimenti;
- la tipologia di gestione.
Il rischio, o meglio il livello di rischio, rappresenta l’aspetto più importante per un investitore. Più di guardare al rendimento, infatti, ogni speculatore deve prima definire in maniera precisa quanto è disposto a rischiare per raggiungere un determinato obiettivo. Con la consapevolezza che non esiste un investimento a rischio zero, quindi, dovrà porre dei paletti precisi sul capitale che intende utilizzare ed eventualmente perdere in caso di investimento fallimentare.
Ricorda che quando valuti il rischio devi tenere conto sia del rischio sistematico, ossia quello derivante dall’andamento del mercato, sia il rischio specifico, che può dipendere dall’asset, ossia del settore, area geografica o impresa in cui si investe.
La durata degli investimenti è uno degli aspetti strategici che permette di definire il tipo di speculazione. Rappresenta il tempo in cui si vuole investire il proprio denaro prima di tirare le somme e, quindi, trarre i profitti derivanti dall’attività di investimento.
Un altro importante aspetto riguarda la tipologia di gestione del portafoglio, che può essere attiva o passiva. Per comprendere questo aspetto devi ricordare che un investitore è il proprietario del portafoglio ma nella maggior parte dei casi la sua gestione è affidata a un professionista finanziario oppure a una banca o altro tipo di istituto finanziario. In accordo con il proprietario del portafoglio, il gestore potrà optare per una strategia di gestione attiva, che prevede continui cambi dell’allocazione dell’asset per garantire un incremento della performance, oppure per una passiva, che prevede semplicemente la replica di un indice di riferimento, in maniera appunto passiva, senza alcun intervento da parte del gestore.
La performance di un portafoglio
Ogni portafoglio può avere un rendimento differente per cui si può fare una stima della performance utilizzando i cosiddetti indicatori di performance. Quello più comunemente utilizzato è l’indice di Sharpe che permette di valutare se un portafoglio sia in grado di sovraperformare, ossia di incrementare il rendimento dell’attività. Uno degli aspetti negativi degli indicatori è che essi non possono essere fatti a priori, ossia prima della formazione del portafoglio, ma solo a posteriori quando già si hanno i primi dati sulla speculazione effettuata.
Che cosa significa analisi del portafoglio
Chi opera nel mondo delle speculazioni non può non conoscere uno degli strumenti più importanti per gli investimenti, cioè l’analisi del portafoglio finanziario. Questo, infatti viene realizzato per permettere una valutazione di quelli che sono gli andamenti dei propri asset nonché la composizione degli investimenti stessi. Si può quindi considerare un processo di diagnosi in quanto consente una verifica continua su quelli che sono gli stati di salute dei propri investimenti, in termini di efficacia e rendimento.
Uno dei principali aspetti della gestione del portafoglio è che l’analisi finanziaria che lo caratterizza deve essere continuamente aggiornata: si può pertanto dire che in risposta alla mutevolezza dei mercati, anche questo strumento dovrà essere mutevole. Per avere la certezza di una corretta mitigazione del rischio e un incremento del rendimento, sarà necessario procedere con continue variazioni, aggiustamenti strategici e modifiche per restare sempre in linea con gli andamenti del proprio asset.
Il secondo elemento che caratterizza un portafoglio è la sua diversificazione. In un’analisi di portafoglio titoli, azioni, asset e tutti i vari strumenti finanziari dovranno essere ben diversificati, ossia distribuiti tra differenti settori economici, classi e anche aree geografiche. Solo una corretta distribuzione, infatti, porrà al riparo contro crisi di settore, classi di asset o crisi finanziarie geolocalizzate.
Infine, un’attenta gestione del portafoglio permetterà di verificare continuamente gli andamenti della propria speculazione e offrirà l’opportunità di gestire al meglio la tolleranza di investimento, di gestione del rischio e di obiettivi a medio e lungo termine.
Perché fare l’analisi di portafoglio?
Abbiamo visto quali sono le caratteristiche principali di questo importante strumento finanziario: è quindi evidente che, considerando le possibilità che offre si pone come un elemento fondamentale per gli investitori. Infatti esso rappresenta il primo strumento, in ordine di importanza, per una gestione corretta del capitale investito e, soprattutto, per la mitigazione del rischio.
Le speculazioni, infatti, sono sempre caratterizzate dal rischio: non esistono investimenti a rischio nullo, ma solo a basso o alto rischio. In molti casi, è possibile gestire il rischio, riducendolo al minimo, proprio grazie a un’attenta analisi del proprio portafoglio di investimenti. Monitorando in maniera regolare gli andamenti degli asset e dei settori di speculazione, infatti, si potranno prevedere eventuali drastici cambiamenti nei mercati e quindi livelli di performance degli asset in cui si è investito.
Una verifica fatta in tempo ti permetterà di procedere con le necessarie modifiche necessarie per riallineare il tuo portafoglio alle nuove esigenze di mercato, tenendo conto della possibilità di ulteriori investimenti o, viceversa, della chiusura di posizioni aperte che stanno volgendo verso situazioni poco favorevoli.
Questo tipo di analisi non è sempre facile da effettuare, soprattutto se sei alle prime esperienze nel settore e se non hai a disposizione il tempo necessario per monitorare tutti gli asset e gli andamenti del mercato ad essi associati. Per questo motivo può essere utile rivolgersi a un consulente esperto che possa aiutarti ad effettuare una attenta analisi degli investimenti e una successiva realizzazione di un portafoglio sostenibile e compatibile con le tue esigenze.
La definizione del portafoglio: gli step fondamentali
Per una corretta analisi del portafoglio e gestione delle finanze devi procedere in maniera precisa e attenta, effettuando una serie di step che ti permetteranno di avere un profilo dettagliato degli asset e delle opzioni possibili di investimento. Pertanto, andranno valutati i seguenti elementi:
- verifica del profilo di investimento;
- definizione degli obiettivi;
- diversificazione:
- valutazione dell’esposizione valutaria;
- verifica dei titoli;
- asset di investimento.
Vediamo maggiormente in dettaglio questi differenti punti e come essi vanno analizzati per avere un quadro completo su come gestire i propri capitali.
Verifica del profilo di investimento
La verifica del profilo di investimento rappresenta un controllo che va effettuato regolarmente per avere la certezza che l’andamento degli asset sia in linea con gli obiettivi prefissati e con la sostenibilità del proprio investimento. Infatti, tramite il controllo del profilo di speculazione ci si potrà assicurare del livello di rischio, ossia se questo sia incrementato o ridotto rispetto alle posizioni inizialmente previste, nonché degli andamenti degli asset di investimento.
In caso di eventuali allontanamenti dai propri obiettivi, siano essi di rendimento o di rischio, la gestione del portafoglio permetterà di intervenire subito effettuando le modifiche necessarie a riportare la propria speculazione in linea con quanto atteso.
Definizione degli obiettivi
Prima di intraprendere qualsiasi tipo di progetto è necessario definire i propri obiettivi: questo è tanto più vero nel mondo delle speculazioni dove gli obiettivi possono essere diversi a seconda dei capitali investiti e delle strategie da adottare. Infatti, anche se lo scopo comune per chi investe è quello di incrementare il proprio profitto, gli obiettivi specifici possono essere differenti.
Infatti si potrà puntare a ottenere un rendimento minimo per supportare la pensione, oppure si potrà scegliere di effettuare un investimento a breve termine per un’esigenza di liquidità più a breve scadenza. Gli obiettivi sono fondamentali perché permettono di definire la strategia di investimento: in base alle tue necessità specifiche potrai quindi definire obiettivi a breve, medio o lungo periodo, di riduzione del rischio oppure di ottimizzazione del rendimento e, quindi, le strategie migliori per raggiungere tali obiettivi.
Diversificazione
Come già accennato la diversificazione rappresenta uno dei punti di forza di un investimento: essa infatti permette di ridurre il rischio derivante dall’investire in un unico asset. Anche la diversificazione, però, deve essere effettuata tenendo conto di una serie di regole, o meglio di strategie che permettono di realizzare un portafoglio completo, in grado di bilanciare eventuali perdite in un settore con maggiori introiti in un altro.
Una diversificazione corretta andrà fatta sia per settori di mercato, sia per classi di asset sia, infine, per aree geografiche. Per avere sempre il corretto controllo e la verifica del proprio portafoglio sarà poi necessario procedere a una valutazione continua dei settori di diversificazione, in modo da avere la sicurezza di non imbattersi in situazioni che possano minare la stabilità finanziaria raggiunta.
Negli ultimi anni si sta puntando sempre di più sulla diversificazione per aree geografiche, che permettono di sfruttare la crescita economica dei mercati emergenti e, allo stesso tempo, di mitigare il rischio investendo nelle aree ad economia matura. Questo tipo di diversificazione garantisce anche maggiore stabilità contro crisi economiche locali, derivanti da instabilità politiche, guerre improvvise o altre situazioni di disequilibrio economico.
Valutazione dell’esposizione valutaria
La possibilità di investire in mercati esteri permette di incrementare il panorama degli investimenti ma comporta anche un particolare fattore, ossia quello connesso al rischio di cambio della valuta. Per gestire tale rischio è necessario agire su quella che è definita l’esposizione valutaria: questa deriva proprio dal fatto che, a causa del cambio valuta, gli speculatori possono essere esposti a fluttuazioni non sempre ben quantificabili, che avranno influenza sul proprio investimento, talvolta in maniera negativa (rischio di cambio) altre volte in maniera conveniente.
Gestire bene il proprio portafoglio in maniera corretta significa anche tenere conto del rischio di cambio, definendo le strategie adatta ad affrontare questo parametro fondamentale nei mercati internazionali.
Una delle strategie più adottate è quella di acquistare i titoli stranieri con la propria valuta, ossia procedendo al cambio prima dell’acquisto, in modo da avere ben chiaro quale sia il valore dell’investimento. Un’altra opzione è quella di selezionare gli strumenti che presentano un hedging ossia una protezione dai cambiamenti dal rischio di cambio. In entrambi i casi, devi ricordare che una corretta gestione delle problematiche derivanti dal rischio di cambio e, quindi dall’esposizione valutaria possono trasformarsi in opportunità se si è in grado di cogliere i momenti più idonei, ossia corrispondenti a cambi favorevoli della valuta.
Valuta la qualità delle tue scelte con un’analisi gratuita del portafoglio. Non buttare via i risparmi di una vita!
Verifica dei titoli
Nell’analisi di portafoglio i titoli, o meglio la loro qualità, è fondamentale in quanto rappresenta un elemento critico di differenziazione. Infatti, per avere una massima riduzione del rischio è necessario investire in titoli di qualità; questa viene definita da una serie di sistemi di valutazione, ossia di rating, che permette di verificare le performance degli asset nel tempo.
Effettuare un controllo del rating è il primo passo da compiere per scegliere gli strumenti finanziari da inserire nel proprio portafoglio: la selezione degli asset ad elevato rating è infatti sinonimo di stabilità ed elevati rendimenti. Come sempre accade nei mercati, però, nulla è veramente stabile e durevole nel tempo: ecco perché bisogna verificare regolarmente gli andamenti dei rating per ottimizzare appieno il proprio investimento.
Asset di investimento
Dopo aver verificato tutti gli elementi di cui sopra, si potranno definire quelli che sono gli asset più convenienti ossia quelli che, in seguito alla completa diagnosi effettuata, possono garantire una maggiore stabilità speculativa, un rischio minimo e un rendimento interessante.
Ancora una volta, devi ricordare che per poter ottenere un profitto regolare dai tuoi investimenti dovrai essere in grado di mutare come mutano i mercati: ecco perché devi essere pronto a ridistribuire risorse, variare posizioni, vendere o acquistare al momento giusto per poter seguire le fluttuazioni del mercato restando sempre all’erta sulle possibili variazioni di margine superiore alle previsioni.
Esperti di analisi del portafoglio
La complessità dell’analisi di portafoglio e della gestione delle finanze rende necessario rivolgersi a un esperto del settore, che possa garantirti esperienza e competenza finanziaria. Se da un lato, infatti, è possibile avere una prima idea generale su come strutturare i propri investimenti facendo uso di calcolatori finanziari, dall’altro per avere una strutturazione precisa e professionale del proprio portafoglio ci si dovrà necessariamente rivolgere a un consulente esperto.
Rivolgersi a un professionista del settore significa effettuare un ulteriore investimento, visto che a fronte di una spesa per l’analisi si potrà contare su una maggiore probabilità di incremento del capitale derivante dalle proprie speculazioni. I consulenti più attenti, come i professionisti di IoInvesto SCF propongono ai propri clienti soluzioni personalizzate, basate sulle effettive necessità del cliente, ossia soluzioni sostenibili sia per quanto riguarda l’analisi del rischio sia la strategia temporale.
Oltre a una competenza ed esperienza elevate, i professionisti dell’analisi di portafoglio dispongono di risorse avanzate, come software specifici per l’analisi delle tendenze, degli andamenti e, quindi, dei rischi e delle opportunità per ciascun mercato. Online è possibile trovare anche siti che effettuano analisi del portafoglio in maniera dettagliata e puntuale, ma per essere utilizzati al meglio è necessario che tu sia un investitore esperto, in grado di riconoscere tutti i parametri da inserire all’interno del software.
Viceversa, potresti andare incontro ad errori di valutazione che renderebbero completamente inutile l’analisi, se non addirittura dannosa, il che significherebbe un elevato rischio di perdita dei capitali investiti. Ecco perché gli investitori principianti dovrebbero rivolgersi a un consulente finanziario.
Come fare l’analisi del portafoglio finanziario?
Vediamo ora come si effettua un’analisi del portafoglio in maniera corretta. Ricorda che lo scopo principale di questo strumento è quello di verificare in maniera continua e attenta gli andamenti del mercato e adeguare costantemente le proprie attività in modo da controllare il rischio.
A seconda della strategia temporale adottata, l’analisi può prevedere una periodicità differente: può quindi essere effettuata con cadenza bimestrale o trimestrale per strategie a breve periodo oppure a cadenza semestrale o annuale in caso di strategie a più lungo termine.
L’intervallo temporale non è l’unico elemento da prendere in considerazione per una corretta analisi. Uno degli elementi più importanti riguarda infatti il concetto di frontiera efficiente.
La frontiera efficiente è una curva matematica caratterizzata da un allineamento di punti calcolati tenendo conto di una serie di fattori: ogni punto rappresenta la migliore caratterizzazione del portafoglio, ossia il portafoglio più conveniente in determinate situazioni. Poiché si basa sul rapporto tra rischio e rendimento, la frontiera efficiente permette di valutare quale sarà il minore rischio o il maggiore rendimento: starà quindi a te optare per la soluzione ottimale, ossia per l’investimento che permette di garantirti il rapporto più adatto alle tue esigenze, scegliendo preferibilmente quello in grado di garantire un maggiore rendimento, senza tuttavia sottovalutare il livello di rischio.
Questo tipo di valutazione può essere effettuata su tutti i tipi di portafogli, sia quelli da realizzare ex-novo sia quelli già esistenti.
Sia che tu stia creando un portafoglio o ottimizzando quello esistente, un’analisi gratuita ti aiuterà a fare scelte più consapevoli.
Perché è importante fare un’analisi di portafoglio?
Quante volte fate un check up della vostra salute o della vostra carriera?
Ugualmente analizzare il vostro portafoglio ha il grande valore di permettervi di notare eventuali debolezze che potrebbero trasformarsi in stati patologici per le vostre finanze. Da un mutuo errato, a un fondo inadatto a un’eccessiva focalizzazione degli investimenti.
Trovare l’equilibrio non è facile e per questo il consulente finanziario è fondamentale. Il vostro CFA con l’analisi di portafoglio comprendere vizi e virtù dei vostri investimenti. Con la consulenza vi consente di eliminare i primi e valorizzare i secondi.
Per concludere
L’analisi del portafoglio è fondamentale per una gestione corretta degli investimenti. Prima di iniziare la tua attività di speculazione, quindi, dovrai definire in maniera accurata la tipologia di asset su cui investire, le strategie di diversificazione e, soprattutto il rischio che vuoi assumerti per raggiungere i tuoi obiettivi di rendimento.
Il monitoraggio continuo, così come una forte elasticità ad adattarsi alle variazioni del mercato, sono i due elementi chiave per mitigare il rischio e incrementare il proprio rendimento. Ricorda che l’analisi del portafoglio rappresenta lo strumento più importante per il monitoraggio dei tuoi investimenti per cui dovrà essere condotta in maniera professionale e accurata. Non puoi pensare di investire e lasciare il tuo investimento senza un controllo continuo: al contrario dovrai sempre stare attento ad effettuare cambiamenti di direzione in caso di variazioni improvvise dei mercati o del valore degli asset considerati.
Cosa sapere sull’Analisi di Portafoglio? Domande frequenti
Cosa significa analisi del portafoglio?
L’analisi del portafoglio consiste nell’esaminare la composizione e la performance di un insieme di investimenti detenuti da un investitore. L’obiettivo principale è valutare il rendimento potenziale e il rischio complessivo del portafoglio, bilanciando diverse tipologie di asset (azioni, obbligazioni, liquidità, ecc.) per massimizzare i guadagni e minimizzare i rischi. Questa analisi aiuta a verificare se il portafoglio è coerente con gli obiettivi di investimento dell’investitore, come crescita del capitale, conservazione o generazione di reddito.
Informazioni importanti:
- Composizione e performance investimenti
- Valutare rischio potenziale e complessivo
- Bilanciare asset
Come si calcola il valore di un portafoglio?
Per calcolare il valore di un portafoglio, devi sommare il valore di tutti i tuoi investimenti. Immaginiamo che possiedi un portafoglio con azioni e obbligazioni. Devi iniziare contando quanti titoli hai, ad esempio, 10 azioni di una società e 5 obbligazioni di un’altra. Poi, moltiplichi il numero di titoli per il prezzo attuale di mercato: se ogni azione vale 20 euro e hai 10 azioni, il valore delle azioni sarà 10 per 20, che fa 200 euro. Ripeti questo processo per ogni tipo di investimento nel tuo portafoglio e somma tutti i risultati per ottenere il valore complessivo.
Informazioni importanti:
- Sommare il valore degli investimenti
Come si misura il rischio di un portafoglio?
Il rischio di un portafoglio viene misurato principalmente attraverso diversi indicatori quantitativi, tra cui:
- Deviazione standard: misura la volatilità del portafoglio, ossia quanto il rendimento varia rispetto alla media.
- Beta: indica la sensibilità del portafoglio rispetto al mercato; un beta superiore a 1 indica un portafoglio più volatile del mercato, mentre un beta inferiore a 1 indica meno volatilità.
- Value at Risk (VaR): calcola la perdita massima potenziale del portafoglio in un determinato periodo di tempo con un certo livello di confidenza.
- Sharpe ratio: misura il rendimento extra rispetto al rischio assunto; un rapporto più alto indica una migliore performance corretta per il rischio.
Informazioni importanti:
- Indicatori quantitativi
- Deviazione standard
- Beta
- Value at Risk
- Sharpe Ratio
A cosa è finalizzata generalmente l’attività di diagnosi di un portafoglio?
La diagnosi di un portafoglio serve a verificare se gli investimenti stanno raggiungendo gli obiettivi finanziari dell’investitore. Si controllano aspetti come la diversificazione, i risultati ottenuti, i costi e i rischi per capire se il portafoglio è efficace e adatto al profilo di rischio dell’investitore. Questo processo aiuta a scoprire eventuali problemi o eccessi di rischio e suggerisce cambiamenti per migliorare i rendimenti o ridurre il rischio complessivo.
Informazioni importanti:
- Controllare se gli investimenti stanno raggiungendo gli obiettivi
- Diversificazione
- Risultati
- Costi
- Rischi
Compila il form e a breve verrai contattato da un nostro consulente.
L'articolo Analisi di portafoglio: guida completa proviene da IoInvesto SCF.